mercoledì 30 dicembre 2009

Caro Babbo Natale...

Tutto bene, eh! Il problema è che la qui presente supermamma-superlavoratrice non ha avuto minimamente il tempo per aggiornare il blog nelle ultime due settimane... Così ora provo a buttare giù qualche appunto in ordine sparso.

Innanzitutto, prima di Natale si è interrotto il record di presenza consecutiva a scuola: nessuna assenza dal primo giorno fino, appunto, a giovedì 17 dicembre, quando mi ha chiamato la maestra per dirmi che Gabo aveva vomitato la colazione mentre mangiava la merenda di metà mattina. E aveva vomitato anche il giorno prima, subito dopo aver finito TUTTO il pranzo, tanto che persino le maestre avevano pensato che il suo stomaco, abituato a semi-digiuni, non avesse sopportato tutto quel cibo. Inoltre il martedì aveva avuto un paio di scariche semi-liquide, sempre a scuola, così abbiamo sospettato un virus gastro-intestinale. Fatto sta che l'ho tenuto a casa due giorni ma è sempre stato benissimo. Quindi chissà... forse era solo un'indigestione.

Poi è arrivata la maxi-nevicata e quindi ha saltato un altro giorno di scuola, il martedì 22, per il ghiaccio che ci ha praticamente impedito di uscire di casa. Ma lunedì 21 Gabo è riuscito a partecipare alla festicciola natalizia a scuola, rigorosamente senza genitori con mia grande gioia (non amo le recite, anche perché credo che non piacciano nemmeno a lui). Mi pare di aver capito che sia arrivato Babbo Natale da una finestra sul tetto, ma mio figlio è piuttosto avaro di racconti. Di sicuro so che ha portato dei giochi "collettivi" (anche perché li abbiamo pagati noi con una colletta tra genitori), ovvero un paio di bambole e un paio di piste per le macchinine più qualche libro.

E finalmente... è arrivato Babbo Natale anche a casa nostra. Di notte, perché non si fa vedere dai bimbi (nessuna pantomima con amico in costume, insomma). E mi pare che la cosa che abbia eccitato di più Gabo, la sera della vigilia, sia stato lasciare la "merenda" sotto l'albero per rifocillare il munifico vecchietto: un biscotto (anche se all'inizio Gabo era piuttosto riluttante a cederglielo) e un brick di latte e cacao Plasmon. "Buona idea, mamma!", ha ripetuto più volte con entusiasmo quando gliel'ho proposto.

Così, la mattina del 25, Gabo ha trovato un grande sacco rosso con dentro il regalo che aveva chiesto: "un aereo più grande di me", mi aveva dettato per la letterina a Babbo Natale, cambiando negli ultimi giorni il suo desiderio. In realtà, in cantina, avevamo già da giorni una bicicletta, che invocava da prima dell'estate... Ma, a dire il vero, mi lasciava perplessa come regalo natalizio, visto che in inverno si può usare poco. Quindi lo teniamo "di riserva", con l'idea di fargli trovare la bici quando, in primavera,  traslocheremo nella casa nuova, come regalo di "benvenuto".
Intanto, sotto l'albero ha trovato l'aeroporto della Lego Duplo, più un "sapientino" di Winnie the Pooh (comprato in realtà solo perché, in quello che aveva già, si erano scaricate le batterie della "penna" e ricomprarle sarebbero costate il triplo di un gioco nuovo...) e un librino cartonato in tema natalizio. Ma sul piattino dove avevamo lasciato il biscotto c'era una letterina da parte di Babbo Natale: "Caro Gabriele, ecco il tuo regalo. So che sei un bimbo buono, ma so anche che negli ultimi giorni hai fatto un po' troppi capricci. Quindi cerca di fare il bravo altrimenti dovrò venire a riprenderlo...".

Il problema è che Babbo Natale è un gran pasticcione e ha portato regali per Gabo anche in altre case... Sotto l'albero della zia, un elicottero della Dinoco con un'incredibile serie di macchinine di Cars, più (dalla nonna) un set di costruzioni con Saetta (Cars va sempre molto forte). Poi, il giorno di Santo Stefano, sotto l'albero di un'altra zia un grande camion per il trasporto di animali. Ma non è finita: domenica sera, scambio di regalini tra famiglie di amici, e per Gabo sono arrivati un trenino, un play-set con mezzi della polizia, un camion della spazzatura con vari accessori, due attrezzi di Manny tuttofare, pennarelli e album da colorare... Infine (per ora) un libro-puzzle di Cars dalla dada. Ma qualcos'altro dovrebbe arrivare ancora domani sera, senza contare che c'è ancora la Befana...

E su cosa ha pianto Gabo perché non l'ha avuto come regalo? Un aggeggio a forma di uccellino per tirare su gli stuzzicadenti, con cui ha giocato a Natale dalla zia...

L'anno prossimo, caro Babbo Natale, ti prego, solo libri e abbigliamento. Perché tanto Gabo preferisce giocare col mio ciappo per i capelli...

martedì 15 dicembre 2009

Perché? Come mai? PERCHE' MAI?

Siamo prepotentemente entrati nella fase dei perché...

Per ora le domande sono facili, ma il problema è che ripete sempre la stessa anche dieci volte di seguito. E non capisco se lo fa perché non è soddisfatto della risposta oppure perché è una specie di tecnica per apprendere meglio i concetti.

Esempio.
Ieri mattina ci siamo svegliati sotto una lieve coltre di neve. Gabo, ovviamente, esaltato.

"Mamma, perché c'è la neve?"
Perché fa freddo.
"Perché fa freddo?"
Perché è inverno.
"Perché c'è la neve?"
Perché fa freddo...
"Come mai?"
Perché è inverno...
"Perché mai?"

E via così, in stile "quo vadis"... (Dove vai? Al cinema. A vedere cosa? Quo vadis. Cosa vuol dire? Dove vai. Al cinema...).

Urgono strategie di sopravvivenza!

mercoledì 2 dicembre 2009

Come si chiama tuo papà?

Quando meno te lo aspetti, ZAC! Gabo ti caccia lì una domanda di quelle che ti lasciano a bocca aperta.

Tutto è cominciato domenica mattina, nello spogliatoio della piscina a lezione finita. Chiacchieravo con una mamma ucraina: lei mi raccontava che aveva pensato di chiamare suo figlio Gabriel, poi all'ultimo ha optato per Yuri. Così le ho detto che uno dei primi nomi che avevo pensato per Gabo era Ivan, anche perché in russo significa Giovanni, che era il nome di mio padre. Gabo era vicino a me che giocava, o meglio: cercava di fare danni, come al solito.

La sera stessa, quando meno me lo aspettavo, ZAC!, ecco la domanda: "Come si chiama tuo papà?".
Io ho abbozzato: Giovanni...
E lui: "Aaahhh".

Poi mi ha posto la stessa domanda la mattina successiva. E il dialogo è stato identico.

Ma prima o poi mi chiederà dov'è il mio papà, temo. Infatti mi chiede spesso dov'è nonna Mei, dov'è nonna Linda, dov'è la dada ecc.ecc. e ho sempre una risposta.

Se e quando me lo chiederà, gli dirò che è in un posto tanto lontano. Ma è sempre vicino al mio cuore.

Da 20 anni, ormai.

E spero che da quel posto tanto lontano possa vedere questo suo unico nipotino crescere, e chiedere di lui.

lunedì 23 novembre 2009

Aspettative deluse

Io e i compleanni non andiamo d'accordo... fosse per me, li abolirei, e anche Natale e Befana. Già adesso non vedo l'ora che sia il 7 gennaio... ma da quando sono diventata mamma non posso fare finta di niente, e quindi bisogna festeggiare.

Il fatto è che Gabo ha un caratterino tutto suo (come me e il papà, d'altronde, che non siamo certo persone facili...). E così sabato, tappa importante della sua vita visto che ha compiuto tre anni, gli abbiamo fatto trovare il nostro regalo appena sveglio: il computer di Topolino e un libro di Cappuccetto Rosso, dentro a una tenda piena di palloncini. Pare aver gradito, anche se il computer è decisamente troppo avanzato: nonostante l'età indicata sia +4, io forse sarei stata in grado di fare le attività più semplici a 7 o 8 anni... Il primo esercizio matematico chiede di mettere in ordine, dal più piccolo al più grande, addirittura numeri di due cifre!!

Poi, il pomeriggio, avevo invitato due suoi amichetti a casa nostra, i bimbi suoi "amici di pancia", come li chiamo io, che in pratica frequenta da quando è nato. Io sono un po' contraria alle festicciole, sono una spesa e uno stress che (pensavo) a tre anni non vale la pena sobbarcarsi. Avevo fatto preparare in pasticceria una torta con l'immagine di Saetta, più vari salatini, pizzette, pasticcini e stuzzichini vari. Gabo con Pupetta e Dado si è scatenato, ha corso, saltato e urlato per due ore, arrampicandosi addosso ai genitori degli amichetti... insomma, lui da solo valeva per dieci bimbi. Ha avuto in regalo una confezione di Didò, un Cricchetto della Lego e un puzzle di Cars da 108 pezzi. Ah, in mattinata erano arrivati altri due regali: un puzzle del LIbro della giungla (dal testimone di nozze di mio marito) e un bellissimo set dei pompieri della Lego (dalla nonna paterna). Insomma, giochi per un anno...

Al momento della torta, però, Gabo ha messo su il muso e non ha voluto saperne di spegnere la candelina (ci ha pensato Dado...) né di fare foto. Boh??

La sera, quando siamo andati in camera sua per la routine della nanna, gli ho chiesto: sei stato contento della festa? E lui: "No... voglio più persone e più regali. E la torta con tanta panna".

Se mi avesse dato una martellata in testa mi avrebbe fatto meno male.

Ok, è un bambino, in fondo non è ben cosciente di quel che dice, però ho pensato che se già a questa età è un ingrato materialista c'è qualcosa che non funziona. Eppure non è certo un bambino abituato ad avere giochi "fuori periodo", al di là delle figurine e delle macchinine che riceve come premio. Non mi sembra che lo stiamo viziando, insomma. Probabilmente, come dice il papà, sono che io che sto esagerando, complice la stanchezza e il nervosismo di questa nostra vita un po' difficile. Ma se io ho deluso le aspettative di mio figlio per la sua festa, anche lui ha deluso le mie. Passerà (magari anche quando mi passerà la sindrome p.m.)...

mercoledì 18 novembre 2009

Adorabili storpiature

Il linguaggio di Gabo migliora ogni giorno. Ma ci sono certe parole che quasi spero non corregga ancora per un bel po', perché è dolcissimo quando le pronuncia...

Uno dei suoi giochi preferiti resta lo scotch, ma io devo prepararglielo in pizzoli peccoli (piccoli pezzi), così poi lui li attacca alle macchinine, alla fattoria o al garage.

Sono sempre molto gradite anche le figurine: in ballo abbiamo le raccolte di Cars, Playhouse Disney e Up. Si diverte ad aprire le bustine, riconosce subito se mancano o se sono doppie, poi lui legge il numero, io gli cerco la pagina giusta e lui le attacca sul bambum (album).

Quando lo vesto, devo sempre un po' lottare per infilargli la maglietta dentro le mutande, per coprirgli la pancia. Lui ride e si divincola perché dice che gli faccio il lecchete (solletico).

Ecco, queste sono alcune delle parole che ancora non gli correggo... sono davvero adorabili storpiature!

giovedì 12 novembre 2009

Come mai sono nato?

Nonostante tempo fa avesse azzardato un paio di "kè?", Gabo non chiede perché, o almeno non ancora. Però ogni tanto chiede: "Me mai?" (come mai?).

E ieri sera mi ha posto la sua prima, grande domanda esistenziale: "Me mai sono nato?".

La sua curiosità è nata da un aggeggio che ci regalò mia sorella quando lui aveva pochi giorni di vita: un sacchettino che, quando lo si apre, fa uscire tanti bacetti. "Smack, smack, smack!". Poi, con una vocetta squillante, dice: "Presto, chiudi, non farli uscire tutti: sono solo per te".

Gabo ieri l'ha ritrovato e l'ha aperto tantissime volte di seguito, così gli ho spiegato che gliel'aveva regalato "zia Lima" (come la chiama lui) quando era appena nato. E lì è arrivata la grande domanda...

La risposta mi è venuta così: "Perché mamma e papà si volevano tanto bene e ti desideravano tanto, così sei nato". Per ora mi è apparso soddisfatto, ma immagino che presto vorrà saperne di più.

Intanto, sempre ieri sera ho tirato fuori le foto dei suoi primi due mesi di vita. Mi è sembrato tra il felice e il perplesso... la foto che l'ha più colpito, però, è una che lo ritrae a poche settimane di fianco alla sua amica Pupetta. "Vedi? Questa è Pupetta...". E lui, tutto contento: "E' mia amica!".

Però non gli ho mostrato le prime foto dell'album, quelle in cui lui è ancora dentro la mia pancia. Magari sarà il prossimo passo, quando mi farà domande più approfondite...

lunedì 9 novembre 2009

Perché lo faccio (?)

Dopo due settimane di pausa a causa di un po' di tosse, ieri mattina ho riportato Gabo in piscina.
E mi chiedo perché lo faccio...

E' una fatica immane, non solo in vasca ma anche e soprattutto fuori, negli spogliatoi e sotto la doccia. Con il diluvio di ieri, poi, il disagio per raggiungere l'impianto sportivo raddoppia la fatica.

E in acqua? Be', Gabo mi sta in collo tutto il tempo e non vuole fare nessuna attività con gli altri, tipo canzoncine o percorsi. Di indossare i braccioli o il salvagente, niente, non ne vuole sapere...

Però comunque si diverte ed è un bel modo di passare le domeniche d'inverno. Inoltre, penso che sia meglio insistere, visto che è così poco acquatico... se non lo portassi, insomma, temo che sarebbe peggio, visto che al mare non ha mai fatto un bagno di sua iniziativa!

Così ieri pomeriggio siamo stati in casa, tanto lui in qualche modo si era sfogato. Una mia amica, la mamma di Pupetta, ci aveva chiesto se volevamo andare da Chiccolandia, un mini-parco di divertimenti con vasche piene di palline e scivoli. Ma ho pensato che è meglio evitare luoghi affollati di bimbi portatori di virus vari: c'è già la scuola, meglio non andarseli a cercare altrove i malanni, insomma... la piscina almeno un po' "disinfetta"! E secondo me fortifica pure.

Ecco, insomma, perché lo faccio.

martedì 3 novembre 2009

Dichiarazione d'intenti

Ore 7.15, in bagno.
Mezza addormentata, mi chino di fronte a Gabo per togliergli la mutanda della nanna e infilargli la tuta che indosserà alla scuola materna.
Lui, in piedi davanti a me, con tono allegro, dichiara:
"Quando sono grande faccio pipì in piedi".
Pausa di un paio di secondi.
"E prendo il computer".
Ci pensa un attimo, serio, e aggiunge.
"Di Winnie Pooh".

(Ok, cominciamo ad appuntarcelo per la letterina a Babbo Natale...)

lunedì 2 novembre 2009

Parole parole parole

Il tempo vola e io faccio sempre più fatica a stare dietro a questo blog. Vorrei appuntarmi tutti i piccoli grandi progressi di mio figlio, le scoperte, le gioie, i capricci...

Anche perché da quando ha cominciato la materna è cresciuto tanto. Soprattutto nel linguaggio. Abbiamo notato un'evoluzione esponenziale nelle prime due settimane di frequenza. Ad esempio, nel questionario conoscitivo compilato per la scuola scrivevo:
Il suo linguaggio è comprensibile a tutti? No ("parla" da poche settimane e in media pronuncia solo due sillabe di ogni parola - ex. lino = pannolino)

Ora (anche se continua ad "accorciare" certe parole, ma più che altro per pigrizia: "lino" può essere pannolino, topolino, giornalino...) dice frasi lunghe e complete, spesso molto buffe.

Una che ripete di frequente negli ultimi giorni, e che mi fa ovviamente sciogliere, è: "Per fortuna che c'è la mamma!". Immagino che sia dovuta a qualche lettura a scuola, ma preferisco non indagare e godermi questa sua dichiarazione di fiducia. Un'altra è "non si fanno quetti ccherzi a un bimbo che gioca!", pronunciata la prima volta quando, mentre era impegnato a giocare, il papà gli è arrivato da dietro e gli ha fatto il solletico...

E' poi diventato molto curioso sulle parole scritte. Spesso mi chiede: "Cosa c'è scritto qui?". Così ho preso in biblioteca un testo di Glenn Doman, "Leggere a tre anni". Lungi da me l'idea di insegnargli a leggere, lo metto subito in chiaro. Però mi sembra giusto rispondere alla sua curiosità nel modo migliore. E' un libro comunque molto interessante perché spiega il funzionamento del cervello e quindi il meccanismo dell'apprendimento nei bambini piccoli. E ho subito trovato una rispondenza in Gabo (senza provare ad applicare il metodo Doman, che peraltro ancora non conosco perché sono a metà lettura).

I bambini, spiega lo studioso, sono in grado di riconoscere delle parole, ancor prima delle lettere dell'alfabeto. E sapete qual è la prima parola che Gabo è stato in grado di leggere?

...IKEA!

Non a caso, è una parola che a casa nostra compare un po' ovunque, dai pupazzi ai mobili ai piatti ai sacchetti ecc.ecc. E l'Ikea è anche un posto dove gli piace andare e dove andiamo di frequente, visto che è vicino a casa nostra (e ci andremo sempre più spesso, con il trasloco in vista).

La seconda parola che Gabo ha imparato a riconoscere in questi giorni è STOP, grazie al garage multipiano con cui gioca da mesi. E poi anche UP e WALL-E...

Non solo cultura filmica dinseyana, però. La sua ultima passione, infatti, è KUNG FU PANDA. Il film gli piace moltissimo e in biblioteca abbiamo preso anche un libro. Il problema è che cerca di allenarsi buttandosi dal divano...

martedì 20 ottobre 2009

venerdì 9 ottobre 2009

Nella mini fattoria

Una sera della scorsa settimana Gabo mi ha fatto capire di voler vedere una mucca.
Poi ha anche farfugliato qualcosa tipo "mamma fieno" e "papà latte"... insomma, un desiderio piuttosto bucolico, forse dovuto al cartone "Tractor Tom" che ogni tanto, la mattina prima di andare a scuola, gli faccio vedere in inglese su Disney channel.

E così, mi sono messa alla ricerca di un posto dove fargli vedere una mucca. Mi è venuto in mente che qualche mese fa un'amica mi aveva segnalato l'esistenza di una "fattoria urbana", a pochi minuti da un centro commerciale, e domenica abbiamo fatto un salto.

E' una mini-fattoria con pochissimi animali, proprio un posto adattto per un bimbetto "urbano"di due o tre anni: c'è un recinto con un pony, un asinello, un vitellino, una coppia di capre e due pecore; poi un'aia con un paio di oche e tre anatre; un'aia con conigli in gabbia, un'altra con gallo, galline e polli e una bella colonia felina con tanti animali in libertà.












lunedì 5 ottobre 2009

Guri!

Cara zia,

la mia mamma ci ha provato a insegnarmi a cantare "Tanti auguri a te" o anche solo a dire "Auguri", ma lo sai come sono fatto, no? Faccio una cosa solo se e quando mi va di farla...

Però ti voglio tanto tanto bene, perché mi fai tanto ridere quando giochi con me, e poi sei l'unica che mi fa curiosare dentro la sua borsa e soprattutto giocare col telefonino.

Quindi, anche se non lo so dire, lo penso e con tanto affetto è come se oggi ti dicessi:


TANTI GURI ZIA LIMA!!!

giovedì 1 ottobre 2009

Nanna bagnata...

Ieri primo giorno a tempo pieno alla materna. Quando sono andata a prendere Gabo l'ho trovato vestito in modo completamente diverso da come l'avevo lasciato la mattina... Come previsto, ha tranquillamente fatto la pp nel sonno! Non c'è niente da fare, proprio non se ne accorge...

Per il resto, però, era tranquillo. La maestra mi ha detto che ha fatto molta fatica a prendere sonno e si è praticamente rigirato per un'ora nella brandina (e pure nella pp, aggiungo io...), ma non era né triste né stravolto, anzi. E stanotte ha fatto una tirata dalle 22 alle 7 che per lui è un record!

Di certo, rispetto al nido, alla materna hanno molte meno attenzioni in generale. E ci credo, con una maestra da sola per 20 bambini...

Esempio: la mattina fa freschino, ci sono 16-17 gradi, e quando lo porto a scuola lo lascio con la felpa addosso. Sotto ha la canottiera e una maglietta a mezza manica. Be', lo hanno messo a letto vestito di tutto punto! Per forza che si rigirava... poi mi hanno pure detto che aveva fatto una gran sudata. Oggi ho chiesto che lo mettano a letto con la maglietta, senza felpa. Speriamo bene. Ma basterebbe un minimo di buon senso, no? Fa un caldo assurdo in questi giorni...

martedì 29 settembre 2009

Pommm!

A Gabo piace vedere Paperissima, la domenica sera... la chiama "Pommm!" perché si diverte a vedere le cadute. E' l'unico programma "da grandi" che gli concediamo, ogni tanto.

Il fatto è che lui stesso, piuttosto di frequente, fa "pommm".

E lo ha fatto anche ieri a scuola...

Quando sono andata a prenderlo l'ho trovato con il naso sbucciato. "Eravamo in giardino ed è caduto...", si sono affrettate a dirmi le maestre. Quando sono arrivata a casa e gli ho lavato la faccia, gli ho scoperto anche un gran bernoccolo in fronte. E ne ho chiesto conto oggi, quando l'ho portato a scuola. Le maestre gli hanno guardato le croste sul naso un po' perplesse: "Non sembrava mica una cosa così, ieri...". Ma l'avete disinfettato? "No, solo lavato...". E la fronte? "Fronte? Perché, che cos'ha in fronte??".

Non si erano nemmeno accorte che aveva sbattuto la testa, oltre che il naso. E vabbe' che ha la frangetta lunga, però, insomma...

Guarda caso, al nido non era mai successo nulla. E quando stamattina, come tutte le mattine ormai da due settiamane, Gabo mi ha detto: "Vojo 'ndare nido. Ccuola butta. Ccuola chiusa. Nido apetto", ovviamente gli ho ripetuto che la sua scuola è bellissima ecc.ecc.

Ma in cuor mio, tesoro, come ti do ragione...

lunedì 28 settembre 2009

Ritorno in piscina

Nonostante l'ultima esperienza, a maggio, fosse stata un po' scoraggiante, ho deciso di riprovarci. E così ho iscritto Gabo ad un corso di acquaticità in piscina: una volta a settimana, la domenica mattina alle 10.20, con me in acqua. L'ho riportato dove già mi ero trovata bene due anni fa, quando era un cucciolino che ancora non stava seduto...

Sabato siamo andati assieme in segreteria per le pratiche di iscrizione, così gli ho fatto vedere la piscina dalla tribuna e abbiamo curiosato assieme negli spogliatoi. La cosa che l'ha attratto di più sono le macchinette distributrici di bevande e merendine... Ma così ieri l'ambiente gli era già noto, e c'è andato più che volentieri. Dopo mezz'ora di giochi (il più gradito è stato lo scivolo), però, mi ha chiesto di uscire, e ovviamente l'ho assecondato. Ero stanca anch'io... Il post-corso, tra l'altro, è sempre la parte più faticosa, tra la doccia, l'asciugatura, la vestizione ecc.ecc.

Siamo poi stati un po' nel parco attiguo all'impanto sportivo, per una merendina (qualche briciola di brioche presa alla macchinetta e un succo di frutta portato da casa) e abbiamo fatto anche una lunga passeggiata, vista la giornata mite.

Alle 12.45 eravamo a casa.
Alle 12.50 Gabo si è addormentato sul divano, così l'ho trasferito a letto. Per la prima volta senza pannolo, in vista della imminente nanna a scuola.
Alle 15 circa sono andata in camera e l'ho toccato: era fradicio di pp e dormiva ancora.

E anche ieri, durante il pisolo pomeridiano, l'ho dovuto svegliare io perché lui continuava a dormire senza accorgersi di essersi bagnato.
Questa parte dello spannolinamento mi sa che sarà ancora lunga... ma per la nanna a scuola, ahimé, non ci sono alternative.
Temo raffreddore incipiente. Già che ci sono, da ieri abbiamo cominciato la terapia immunizzante con le bustine di Ommunal... e incrociamo le dita!

giovedì 24 settembre 2009

Welcome

Da ieri, sul portone della scuola, fa bella mostra di sè questo cartello di benvenuto:

SI E' VERIFICATO UN CASO DI PIDOCCHI
CONTROLLATE I VOSTRI FIGLI!!


E siamo solo all'inizio...

martedì 22 settembre 2009

Grande sogno

All'alba abbiamo sentito Gabo fare uno strano verso nel sonno: sembrava una risata sardonica, ma poteva anche essere un piccolo grido di paura. Però lui ha continuato a dormire e noi non ci siamo nemmeno alzati.

Poi, poco prima delle 7, si è svegliato e mi ha chiamato dalla cameretta, come fa sempre: "Mammaaa". E io ci ho provato: "Dormi ancora, è buio...". Ma lui, con voce squillante e allegra: "Io fatto grande sogno!". Al che ci siamo alzati e abbiamo cominciato la routine della mattina: colazione davanti alla tv (prima il Tg5, poi un cartone), quindi in bagno, giochi e vestizione in cameretta.

A quel punto lui ha ripetuto di aver fatto un "grande sogno", al che ho provato a indagare: "Ma ti ricordi cosa hai sognato?". 
E lui: "Io dato calcio a cane!".
"Amore... non si danno i calci ai cani, non si danno a nessun animale e a nessuna persona...".
"Ma io paura!".
"Non devi avere paura dei cani, sono buoni, basta stare attenti prima di avvicinarli e chiedere al loro padrone se puoi accarezzarli...".

Insomma, comincia il periodo delle grandi spiegazioni. Anche se ancora non siamo arrivati al culmine dei perché (al massimo mi ha chiesto un paio di volte "memai?", ovvero "come mai'). Per il momento è più interessato al "che cosa" e al "dove". Ma non è detto che le risposte siano più semplici.

Ad esempio ieri sera, mentre leggevamo il libro "L'arca e i Barbapapà", mi ha chiesto: "Sè ...mento?" (tradotto: che cos'è l'inquinamento?). Ho farfugliato un paio di esempi ("quando le macchine fanno puzza, quando la gente maleducata butta le carte per terra..."), ma erano già le 22.30 e sinceramente non ce l'ho fatta a rispondere.
Ora magari ci penso, ma cavoli, è - come direbbe Gabo - "ficile"!

lunedì 21 settembre 2009

Vojo Nido!

Stamattina Gabo mi ha rilasciato la seguente dichiarazione, salendo in macchina:

"No piace ccuola nuova. Vojo atta ccuola. Vojo nido!" e l'ha ripetuto con tono fermo un paio di volte durante il viaggio e anche appena arrivati.
Poi è entrato rassegnato ma tranquillo.

Il problema è che in fondo ha ragione lui...

Aggiornamento

Quando sono andata a prenderlo, alle 13.30, mi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Piace ccuola nuova!".
Mio figlio è già un politico.

mercoledì 16 settembre 2009

Oggi tiamo a casa?

Come temevo, stamane è andata meno bene di ieri...

Già appena alzato, Gabo ha fatto un capriccio assurdo (li fa molto di rado) perché voleva il latte rimasto nel biberon di ieri sera, che ovviamente ho subito buttato, e ha rifiutato il bibe nuovo... che ha bevuto soltanto guardando i cartoni in tv, e sul divano.

Poi mi ha chiesto: "Oggi tiamo a casa?". Gli ho fatto notare che pioveva forte e che chiuso in casa si sarebbe annoiato, ma non mi è sembrato convinto.

Al momento di uscire, altro capriccio assurdo, perché voleva vedere ancora i cartoni: "Ancoa uno!", ha detto dopo averne visti un paio aggiuntivi rispetto alla tabella di marcia... Al che, ovviamente, ho dovuto cominciare a vestirlo per uscire un po' di forza, così apriti cielo: pianti, urli, sdraiato a terra batteva pugni e piedi. Ho cercato di consolarlo e di farlo ragionare, poi ho aperto la porta di casa e a quel punto mi ha seguito, ma voleva stare in braccio e mi ha chiesto di stringerlo forte, "tetto tetto". Poi si lamentava: "Male bocca", tanto che temevo vomitasse sul pianerottolo... Poi la crisi è rientrata.


Arrivati a scuola, è entrato un po' mogio e si è messo a giocare con una gru.

Credo che sia tutto normale: ha capito che la scuola non è una tantum, ma la routine. E, ovviamente, fa resistenza. Alle 13 lo vado a prendere e temo che non mi diranno "tutto bene" come ieri, anche perché è costipato e già ieri sera aveva mal di pancia.
Saranno lunghe, queste ore... per me e per lui.


Aggiornamento alla fine del secondo giorno

E' andata meglio del previsto. Circa.

Nel senso che quando sono entrata in sezione a prenderlo stava giocando con una bimba e una maestra e mi ha fatto un sorrisetto, però non si è avvicinato. Allora mi sono mossa io e lui... si è messo a piagnucolare dicendo "nonnaaaa"! Insomma, si aspettava che arrivassimo assieme a prenderlo, io e la nonna, come ieri, e ci è rimasto male a vedermi da sola...
Mio figlio è decisamente poco mammone. Sgrunt.

Comunque si è calmato subito e mi ha fatto vedere un cartellone a forma di scuola con tanti personaggi di Disney attaccati, e indicando Topolino mi ha detto: "Quetto l'ho messo io!". E così Topolino è il suo simbolo alla scuola materna. La maestra mi ha riferito che oggi ha mangiato un po' di pane tocciandolo nei piatti e non mi ha segnalato altro. Mentre andavamo alla macchina, gli ho chiesto cosa avesse fatto a scuola, e lui, con tono un po' scocciato (come per dire "ma che domande stupide mi fai?"): "Tanti giochi!". Quindi l'ho portato a casa, dove ci aspettava la nonna, e sono tornata al lavoro.

Il vero problema si è presentato più tardi, ma credo che sia indipendente dalla nuova esperienza scolastica. Dopo vari e lunghi tentativi per addormentarlo (e qui la novità della scuola di sicuro c'entra), dopo appena dieci minuti di nanna si è svegliato: "Nonna, ho fatto la c@cc@!". Purtroppo capita piuttosto spesso che la faccia nel sonno, nel pannolino... E dopo non c'è stato più verso di farlo dormire.

Immaginavo che stasera sarebbe crollato di stanchezza... macchè! C'è voluta una lotta di mezz'ora per convincerlo ad andare a letto, con pianti calmati solo dalla nostra magica ninna nanna dell'omino del sonno, e gli ho dovuto tenere la manina a lungo.

Di sicuro, in appena due giorni di scuola materna ho notato un notevole progresso nel linguaggio, con frasi articolate e parole di tre sillabe. Chissà, forse era semplicemente arrivato il momento giusto. O forse è proprio l'ambiente che è più "intellettualmente stimolante" rispetto al nido...

martedì 15 settembre 2009

Questioni di principio

Il primo giorno di scuola materna è stato segnato da una notte agitata per vari motivi, una pioggia battente e un'enunciazione di principio al momento del pranzo: "No, io non mangio", ha subito dichiarato Gabo quando, a mezzogiorno, ha visto arrivare la pappa...

Insomma, pare che tutto sia andato bene. Molto bene. "Pure troppo, come primo giorno", mi ha detto Tina, la maestra "anziana", che poi avrà la mia età ma mi sembra la decana della scuola, visto che alle due riunioni a cui ho partecipato (quella informativa dell'istituto comprensivo, in febbraio, e quella specifica della scuola, giovedì scorso) ha parlato solo lei. L'altra maestra, Betta, invece è nuova di quest'anno e ci ho scambiato appena due parole.

Forse perché tutti provengono dal nido, pare che non ci siano state malinconie di alcun tipo. Oggi l'inserimento prevedeva la presenza di sette bambini su 20; tra due giorni altri sette, poi la prossima settimana si aggiungeranno gli ultimi sei. L'orario previsto era con entrata tra le 8 e le 9 e uscita fra le 13 e le 13,45: a differenza di tante altre scuole dell'infanzia, infatti, hanno richiesto espressamente che i bambini restassero fino a dopo pranzo. Tra 15 giorni potranno restare tutti a nanna, con uscita tra le 16 e le 16.30.

Alle 8.30, quando l'ho portato a scuola sotto la pioggia, ha subito riconosciuto l'istituto, dove era stato in giugno assieme ad alcuni compagni di nido: "Quetta è la mia cuola!", ha detto. E' entrato in classe senza problemi e ha cominciato subito a curiosare attorno. D'altronde era da tempo che lo preparavo dicendogli che alla scuola materna avrebbe trovato tanti giochi... e tanti bimbi con cui giocare. E dopo un'intera giornata passata in casa, ieri, per la pioggia, aveva decisamente voglia di cambiare ambiente. L'ho salutato, gli ho chiesto un bacio (che mi ha dato, e non è sempre così...) e mi sono avviata verso l'uscita. Gli ho dato un'ultima occhiata e mi sembrava giusto un tantino perplesso.

Quando sono andata a prenderlo, assieme alla nonna, era seduto in braccio alla maestra Betta, ma tranquillo, e guardava dei libri assieme ai compagni. Ci ha visto, ha sorriso e ci è venuto incontro, ma senza particolari scene. Mentre la nonna gli metteva la giacca, ho scambiato due chiacchiere con le maestre, che mi hanno soltanto riferito del suo digiuno annunciato e, peraltro, atteso. "Quando abbiamo visto il suo rifiuto, abbiamo letto il foglio e, come primo giorno, non abbiamo insistito", mi ha spiegato Tina. E' andato in bagno tre volte per fare la pipì, e non mi hanno segnalato altro.

E ora speriamo che continui come è cominciata, questa nuova, grande esperienza. Anche perché in casa abbiamo, purtroppo, dei pensieri familiari non di poco conto... Incrociamo le dita.

N. B. Per la cronaca, nemmeno io ho pianto né mi sono commossa. E un pochino quasi mi dispiace! Ma ho veramente tanti altri pensieri per la testa...

lunedì 14 settembre 2009

Questionario conoscitivo (2)

Ecco la seconda parte del questionario compilato per la materna: si comincia domani!!

RIPOSO
E' abituato a dormire nel pomeriggio? Sì.
Utilizza il ciuccio o altri oggetti particolari per tranquillizzarsi? No.
Abitualmente dorme da solo o con altri? Da solo nel suo letto.
Si addormenta da solo? Quasi
Ha qualche particolare rituale per addormentarsi? Routine della nanna con letture e coccole in poltrona con l'adulto di riferimento, poi trasferimento nel letto da semi-addormentato (ma al nido si è sempre addormentato da solo)

VITA AFFETTIVA E RELAZIONALE
Quali giochi predilige? Macchinine, attività motoria, colorare/disegnare/puzzle (ma per un tempo breve)
Preferisce giocare da solo? No.
Con chi preferisce giocare? Adulti in casa (genitori, nonna, baby sitter), altri bimbi fuori.
E' socievole o riservato? Molto socievole.
Ha iniziativa nel gioco? Abbastanza.
Preferisce giochi sedentari o di movimento? Di movimento.
Quali? Correre, pedalare, arrampicarsi, scivolo.
Affronta giochi o movimenti con il senso del pericolo? Piuttosto spericolato.
Come usa i propri giocattoli? (li cura, li conserva, li mette in comune con gli altri). Non ha riguardi, è disordinato, non è abituato a condividerli in casa.
Guarda spesso la televisione? Sì.
Cosa vede di solito? Cartoni animati.
Quali momenti della giornata trascorre con i genitori? Mattina, sera e weekend.
Quale comportamento dell'adulto risponde meglio ai bisogni affettivi del vostro bambino? (ad esempio: ascolto, contatto fisico, fermezza, spiegazione...). Fermezza per contenerlo; spiegazione (meno efficace); cerca contatto fisico (in braccio) ma per tempo limitato.

AIUTATECI ANCORA
Indicate ciò che ritenete opportuno rispetto ai seguenti punti:

Com'è la salute del vostro bambino?
Buona (*)
Ha delle paure? No.
Quale conoscenza avete voi genitori della nostra scuola? Nessuna.
Come avete preparato il vostro bambino a questa nuova esperienza? Da quando ha finito il nido gli spieghiamo che andrà in una scuola nuova con tanti amici, maestre nuove e tanti giochi.
Come vi aspettate che sia affrontato l'inserimento alla scuola del vostro bambino? Positivamente; ho qualche timore per alimentazione e riposo pomeridiano.

(*) Segnalo stipsi (da mesi curata con paxabel) che comporta evacuazione dolorosa e traumatica con urla, pianti, tremori, anche nel sonno; trattiene le feci ed evacua solo nel pannolino o nelle mutande, raramente nel vasino. Per il pediatra è una fase passeggera. Vorremmo sapere se e quando evacua.

domenica 13 settembre 2009

Questionario conoscitivo

A pelle, la prima impressione sulla scuola materna e sulle insegnanti di Gabo è: temevo peggio... Ma alla riunione di giovedì scorso sono andata con aspettative davvero basse, così forse mi sono depressa meno di altre mamme. Più che altro, mi sto concentrando sui problemi pratici, vista la montagna di roba che devo procurare e che ieri mi ha impegnata tutto il giorno in acquisti e preparativi vari (ora urgono le fototessera... per il corredo per la nanna, invece, abbiamo ancora due settimane).

Comunque, martedì 15 settembre sarà il primo giorno di scuola per Gabo. Un po' di apprensione non posso negarla, ma sono abbastanza fiduciosa su un inserimento tranquillo, come è avvenuto anche nei due nidi. Il vero problema è che il primo colloquio personale con le maestre sarà in novembre, così tutte le informazioni personali sono affidate ad un "questionario conoscitivo per i nuovi iscritti". Con pochissimo spazio per le risposte, tra l'altro...

Eccolo.

STORIA DEL BAMBINO
Il bambino ha frequentato l'asilo nido? Sì, per due anni (dai 10 mesi).
Se sì, come ha vissuto l'esperienza? Inserimento immediato senza alcun problema, in due nidi diversi; frequenza regolare e con piacere.
Chi terrà i rapporti più frequenti con la scuola? La madre.
In casa c'è uno spazio destinato al bambino? Sì, ha la cameretta.
C'é uno spazio della casa che il bambino predilige? La sala, dove gioca (in nostra presenza) e dove passiamo la maggior parte del tempo assieme.

AUTONOMIA PERSONALE
Motoria

A quale età ha cominciato a camminare? A 1 anno.
Si muove volentieri, con agilità (corre, salta, striscia...) E' molto agile e motorio.
Gli piace camminare o usa spesso il passeggino? Cammina molto (passeggino eliminato).
Affronta le esperienze motorie con sicurezza o prudenza? Con spavalderia (è piuttosto imprudente).
Linguistica
Il suo linguaggio è comprensibile a tutti?
No ("parla" da poche settimane e in media pronuncia solo due sillabe di ogni parola - ex. lino = pannolino)
Esprime verbalmente i suoi bisogni? Non sempre.
Ama ascoltare racconti e/o favole? Sì ma meglio se con immagini (letture di libri illustrati).
Vita pratica
Ha raggiunto il controllo sfinterico diurno?
Per urina quasi sempre, per feci no (soffre di stipsi molto dolorosa).
Svolge con autonomia semplici attività di igiene personale? (Si lava, si asciuga, si riordina, si veste e si sveste...) No (molto di rado).
Va in bagno da solo? Qualche volta ma non è in grado di vestirsi/svestirsi, chiede sempre aiuto all'adulto di riferimento.

ALIMENTAZIONE
Mangia da solo? Di rado; se non incoraggiato e aiutato, digiuna.
Com'è il suo rapporto con il cibo? Molto problematico, è inappetente estremo!
Ci sono cibi che non gradisce? Quasi tutti. Quali? Mangia solo due o tre cibi... cotoletta, pane e stracchino, polpette, zuppa con ditalini...
Presenta specifiche allergie alimentari? No.
Vi sono aspetti riguardanti l'alimentazione o la salute del bambino dei quali ritenete opportuno informarci? Inappetente dalla nascita, esclusi problemi organici; emulazione nulla; digiuna con chiunque (famiglia, nido); mangia un po' guardando cartoni in tv.
Come vi comportate quando il bambino rifiuta di mangiare? Non lo forziamo ma cerchiamo di incoraggiarlo e di aiutarlo. Se il rifiuto è netto e piange, non insistiamo.


(continua)

giovedì 10 settembre 2009

Pagella

Oggi pomeriggio riunione alla scuola materna: finalmente saprò quando e come Gabo comincerà l'inserimento, perché siamo completamente in alto mare. Intanto, mi è venuto in mente che l'ultimo giorno di nido le educatrici mi consegnarono un paio di fogli che suppongo di dover consegnare alle maestre. Si intitolano "Scheda informativa passaggio nido d'infanzia/scuola dell'infanzia" e sembra quasi la prima pagella della carriera scolastica di Gabo! Contiene infatti tre "giudizi" su "attività", "relazione" e "relazioni con l'adulto".

1. "Ama le attività motorie dimostrando minor interesse per le attività di concentrazione sebbene accetti con entusiasmo tutte le attività proposte".

2. "Dimostra maggior tranquillità nel piccolo gruppo ma è socievole e gestisce con tranquillità anche il grande gruppo".

3. "A volte cerca il contatto con l'adulto ma una volta rassicurato torna al gioco".

Sintetizzando... 7+??

Di una cosa, però, sono certa: rimpiangeremo (Gabo per primo) il nostro bel nido, il rapporto con le educatrici e l'atmosfera di affetto e tranquillità che si respirava già all'ingresso...

lunedì 7 settembre 2009

Piccolo mondo moderno

Ieri sera prima volta di Gabo alla Festa dell'Unità. Andiamo a cena (noi due, lui ovviamente "assiste") in un ristorante gestito da militanti del Pd del nostro Comune, compreso il sindaco che serve da bere. Gabo è abbastanza paziente e disciplinato, anche se disinteressato al cibo, ma il papà lo chiama ad alta voce un paio di volte per fermare una fuga. Un volontario che porta le consumazioni si avvicina sorridente e gli dice: "Sai che una volta ho conosciuto un Gabriele che si chiama Lenticchia?".

Ohibò, il mondo è proprio piccolo...

***

Un paio di news veloci.
1. Sabato mattina siamo stati "ripescati" nella graduatoria della scuola materna del nostro quartiere: giovedì prima riunione, solo allora ne sapremo di più, ma probabilmente Gabo, come ultimo arrivato, sarà anche l'ultimo ad essere inserito.

2. Stanotte, all'1.40, siamo stati svegliati dal pianto disperato di Gabo. Corro in cameretta e lo trovo a terra, in mezzo ai pupazzi. Forse la spondina è un po' piccola per arginare il nostro cucciolo. Che non sta mai fermo, nemmeno quando dorme.

venerdì 4 settembre 2009

Avviso per le amiche

O qualcuna di voi si sbriga a mettere in cantiere un pupo (preferibilmente maschio, di piccola taglia e con nascita prevista in autunno-inverno), oppure entro sei mesi do via sei scatoloni di vestiario praticamente nuovo, giocattoli e diverse attrezzature ormai inutilizzate.

Un po' mi dispiace, perché ogni tutina è un caro ricordo, ma con il trasloco previsto in primavera devo cominciare al più presto a fare pulizia in casa...

lunedì 31 agosto 2009

Appunti di ritorno

Mentre mi godo l'ultimo giorno di vacanza e il pisolino pomeridiano di Gabo, provo a buttare giù qualche appunto in ordine sparso.

- Da sabato pomeriggio Gabo dorme nel lettino nuovo, che pare gli sia piaciuto molto. Dobbiamo solo aggiustare la routine della nanna alla nuova situazione logistica, cercando di rimediare alle "cattive" (per noi, ottime per lui) abitudini prese al mare, dove si addormentava su un letto singolo, abbracciato a mamma o papà... Il problema principale è rappresentato dal vecchio lettino con le sbarre, che resta piantato nel mezzo della camera in attesa del vecchio padrone (che dobbiamo ancora avvertire, ma fino a ieri era al mare) o di un nuovo destino.

- Durante le due settimane e mezza trascorse al mare, Gabo ha perso circa mezzo chilo (pesato al ritorno era 12,7 kg, a "pancia piena", contro i 13,1 dell'ultima pesata). In media mangiava un quarto di piadina con stracchino a pranzo, mentre a cena spesso digiunava; un paio di volte a settimana mangiava mezza cotoletta di pollo, una volta minestra di verdura con ditalini. Per fortuna prende sempre il latte a colazione e prima della nanna, a cui ho aggiunto anche un biberon a merenda, visto che è l'unico alimento che assume volentieri. Ovviamente questa situazione, con il suo totale disinteresse per il cibo e infinita inappetenza, ha ulteriormentre stressato una vacanza che già in partenza non si annunciava riposante per problemi familiari (un nonno in ospedale). Oggi l'ho portato dal pediatra il quale, serafico come al solito, dice che non c'è nessun problema medico e che per lui mezzo litro di latte al giorno più i biscotti a colazione possono essere sufficienti per crescere (a proposito, mi appunto che è alto 90 cm). Così ci ha dato il nome di una pediatra specializzata in neuropsichiatria infantile, perché il problema - secondo lui - è solo nostro e il bimbo sta benissimo. Vorrei che vedesse il nostro smarrimento quando  è il momento di andare a tavola... "E ora che cosa gli diamo???"

- Tra le nuove esperienze in vacanza, da annotare il viaggetto in Francia a Marineland, dove Gabo è rimasto letteralmente a bocca aperta a vedere gli squali nuotare sopra la sua testa ed è stato affascinato dalle vasche dei pesci e dai pinguini, mentre è risultato indifferente agli spettacoli di delfini, orche e foche. Si è però divertito molto di più a partecipare ad una dimostrazione all'aperto di judo, buttandosi letterlamente in mezzo ad una mischia di adulti, cinture nere, e restando seduto buono buono al fianco di bimbi con cinture bianche, gialle e arancioni, ma fremendo per buttarsi pure lui sul tappeto.

- Infine, l'esperienza di ieri: la prima volta tutti assieme al cinema, a vedere "L'era glaciale 3". Non mi aspettavo che resistesse quasi due ore seduto (ma per fortuna c'è stato l'intervallo, provvidenziale per una pausa-pipì...). Il problema, più che altro, era farlo stare zitto, visto che commentava ad alta voce e spiegava a suo modo le scene a Pupetta, la sua amica del cuore.
(A proposito, in vacanza ha decisamente acquistato un eloquio vario e abbondante, anche se è sempre indietro rispetto ai suoi coetanei e spesso pronuncia solo due sillabe di ogni parole: così macchina è macca, vasino è jino, piccolo è picco...).
Al termine, quando ormai era ora di cena, si è praticamente autoinvitato da lei (salutandoci sotto casa sua: "Ciao mamma, ciao papà, a dopo!"). Visto che i genitori di Pupetta erano d'accordo, lo abbiamo lasciato da loro un'oretta. Poi la mamma mi ha avvisato con un sms: "Guarda che dice che vuole rimanere qui, e anche Pupetta chiede perché vuoi venire a prenderlo...". Ma per farlo rimanere a dormire da un'amica magari aspettiamo ancora  un po', eh?
Ah: per la cronaca, Pupetta ha mangiato pappa in brodo e teneroni; Gabo assolutamente nulla, nemmeno una briciola di pane. Il che, sotto sotto, mi ha in qualche modo persino rincuorato...

lunedì 17 agosto 2009

Fratelli di spiaggia

Da una settimana, i compagni di giochi di Gabo in spiaggia sono tre gemellini di poco più di 2 anni, due maschi e una femmina. Dalla loro mamma sto imparando tante cose: ad esempio, che sono diversissimi tra di loro e ognuno ha un carattere ben definito. I due maschietti sono perfettamente spannolinati mentre la femminuccia ha avuto il terrore del vasino e porta ancora il pannolo. I due gemelli identici hanno un ottimo rapporto con l'acqua mentre il loro fratello di pancia non ne vuole sapere di fare bagno o doccia. La femmina è super-motoria mentre il suo gemello è il più capriccioso e non vuole condividere i giochi con nessuno. Insomma: nonostante abbiano fatto tutti le stesse esperienze nella stessa famiglia e contemporaneamente, ognuno ha reagito in modo diverso e personalissimo. "Noi ci siamo resi conto che possiamo solo cercare di smussare certi lati del loro carattere, ma non più di tanto", mi ha detto il papà. E questo mi ha fatto capire che tanti sensi di colpa di noi genitori spesso sono ingiustificati, e mi rasserena molto. Quei genitori, ad esempio, non si chiedono mai "dove ho sbagliato nello spannolinamento?" se la femmina rifiuta il vasino... Oppure per loro è inutile domandarsi "che errore ho fatto per fargli sviluppare la paura dell'acqua?", visto che un bimbo ce l'ha e gli altri due no.

A parte queste elucubrazioni, mi piace moltissimo vedere come giocano tra di loro i gemellini e anche il rapporto che si sta instaurando con Gabo. Ma quel che mi ha intenerito di più è una loro frase che mi ha riferito la loro mamma: ieri mattina, prima di scendere al mare, hanno chiesto: "Dov'è il nostro fratellino grande di spiaggia?". Eh be', si vede che per loro tutti i bimbi della loro età sono fratelli...

sabato 8 agosto 2009

Primo giorno di vacanza

Appunti random, finché funziona la connessione con la nuova chiavetta Vodafone:

. ieri pomeriggio, appena arrivati, il cambio d'aria gli ha smosso la pancia sei volte in un paio d'ore (ma nessun centro nel vasino; "Saetta grande", ovvero la macchina radiocomandata come superpremio per lo spannolinamento, è di là da venire...);

- da oggi Gabo è ufficialmente entrato nel periodo dinosauresco, con il suo primo tirannosaurus rex acquistato in edicola; fino a pochi giorni fa non li conosceva, poi ha sbirciato le strisce di Calvin e Hobbes che da tempo rappresentano la mia unica lettura serale, e ha scoperto un mondo nuovo;

- in questo momento sta facendo il pisolino in un letto singolo da adulti, con il suo lettino da campeggio a mo' di sponda; decisamente è arrivato il tempo di svezzarlo anche dal lettino con le sbarre, e come avevamo già deciso compreremo un lettino intermedio (tipo quello dell'Ikea, lungo 160 cm circa) appena torneremo dalle vacanze; la scorsa notte, però, ha dormito nel lettino, ma il vero problema è l'addormentamento, visto che manca la poltrona a cui è abituato, così son costretta a sdraiarmi di fianco a lui nel letto.

E per ora è tutto... ah no, un'altra cosa: piove. Così Gabo non ha ancora visto il mare, che invocava ormai da diverse settimane... Però ha passato il pomeriggio di ieri a giocare con la nonna e la mattina di oggi a trovare il nonno convalescente, ed è stato bravo. Anche se è sempre un monello di prima categoria.

giovedì 6 agosto 2009

Quante cose...

...sono successe in queste ultime settimane. Piccoli e grandi fatti che, unitamente al superlavoro, mi hanno tenuto lontana da questo mio diario. E mi dispiace perché molto spesso, per me, è di utile consultazione. Così, non mi sono annotata che proprio negli ultimi giorni di nido Gabriele è rimasto a casa con un febbrone che ha toccato i 39,6: forse una scaldata, oppure - mia teoria - una costipazione. Tant'è vero che dopo 24 ore e una seduta liberatoria (rigorosamente nel pannolo) è passato tutto.

Un grande fatto, invece, è che pare che abbiamo comprato casa... Ma sicuramente ne parlerò più diffusamente avanti. E mi sa che dovrò creare una nuova tag, tipo "trasloco", anche se in realtà il trasferimento dovrebbe avvenire nella primavera 2010.

Intanto, a Gabo è decisamente esploso il linguaggio. Se fino a poche settimane fa ancora non pronunciava la "c" dura e si ostinava a chiamare l'acqua "lalla", ora ha una grande padronanza, e davvero migliora di giorno in giorno. Siamo riusciti persino a fargli dire "bus" invece di "cicci"... e ora già rimpiangiamo quando parlava tutto storpiato e, per chiedere "ancora", diceva "tota".

Ecco, sono questi i piccoli-grandi fatti che vorrei sempre appuntarmi, ma il tempo è sempre meno e vola sempre di più. Be', almeno è arrivato il tempo delle vacanze... tra un paio di giorni, finalmente andiamo al mare. E chissà se in spiaggia riusciremo a ricavarci, anche a turno, uno spazietto di riposo... anche se temo che dovremo correre il doppio dietro alla peste, rispetto all'anno scorso!

venerdì 31 luglio 2009

Fine di un ciclo

Oggi io e Gabriele abbiamo varcato per l'ultima volta la soglia del nido.

E io ho pianto come una fontana...

lunedì 27 luglio 2009

Affaccendati

Due righe solo per dire che ci siamo, va tutto - più o meno -  bene, ma siamo molto presi (e le ferie sono ancora lontane...).

giovedì 16 luglio 2009

Twitting

Da oggi sono anche su twitter... anche se non ho capito bene perché.

C'è qualcuno che mi può spiegarne il senso?

Ma soprattutto... quanto costa mandare un sms ad un numero con prefisso +44??

martedì 14 luglio 2009

Prime volte

Negli ultimi giorni sono successi tanti piccoli-grandi fatti che voglio appuntarmi, in ordine sparso.

Innanzitutto, sabato pomeriggio ho iscritto Gabo per la prima volta ad una biblioteca, la Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che ha una splendida sezione "bebé", con libri fino a 4 anni e uno spazio su misura per loro. Lui ovviamente si è divertito a correre e giocare, ma abbiamo anche letto assieme un libro dei Barbapapà (L'albero, bruttino... così non lo comprerò) e ne ho presi tre in prestito. Uno per me ("Come sopravvivere all'ora della pappa") e due per lui ("Voglio il mio vasino" e "Chi me l'ha fatta in testa?").
E mi pare che gli siano piaciuti entrambi, anche se non hanno sortito l'effetto desiderato, ovvero la c@cc@ nel vasino... Dopo cinque giorni di blocco, infatti, finalmente ieri si è liberato, ma prima nel pannolino e poi nelle mutande. Vabbe', un passo alla volta.
In compenso, segnalo alle famiglie bolognesi e ad eventuali turisti che in Sala Borsa c'è uno splendido bagnetto per bebé (le chiavi vanno chieste alle bibliotecarie), con mini-water e mini-lavandino, entrambi apprezzati da Gabo in una pausa tra giochi e letture.

Devo invece segnalare, ahimé, la prima vomitata in macchina... E' successo domenica mattina mentre andavamo a trovare la nonna, in vacanza sull'Appennino. Una brutta strada piena di curve ha fatto stare male Gabo, che - poverino - ci ha anche avvertiti, una prima volta, che aveva la nausea, dicendo "male pancia" e indicandosi la bocca. Ci siamo fermati un po', ma non è bastato. Siamo ripartiti e dopo pochi chilometri, a cinque minuti dall'arrivo, ha tirato fuori il latte che aveva bevuto tre ore prima... Un disastro. Con me avevo solo un cambio di mutandine e pantaloncini, in caso di incidente bagnato, ma non avevo previsto che potesse stare male. Così l'abbiamo denudato al ciglio della strada, ripulito alla bell'e meglio con salviette e vestito come uno scappato di casa, con bermuda e felpa... Per non parlare del seggiolino, anch'esso ripulito come potevo, ma che abbiamo dovuto riutilizzare per il viaggio di ritorno.

Nell'occasione, abbiamo sperimentato anche la prima pp open air. Visto che era nudo, e che era stato così bravo da tenerla per un'ora, il papà gli ha insegnato a farla in piedi. Direi che lo spannolinamento, sul versante bagnato, è ottimamente concluso. Ora dovremo lavorare su quello solido, ma ci vorrà mooolto tempo e taaanta pazienza.

Infine, la prima volta più dolce per me. Un regalo impagabile che mi ha fatto qualche sera fa. Eravamo in bagno, gli stavo mettendo le "mutande della nanna" (come chiamo il pannolino a mutandina che glli faccio indossare la notte) e il pigiamino, Gabo mi ha abbracciato e mi ha detto: "Vojo bene, mamma".

(Me lo devo ricordare quando si sveglia la notte alle 3 e, soprattutto, quando la mattina alle 6 è già arzillo e desideroso di giocare...)

giovedì 9 luglio 2009

Ferritina e dintorni

Gabo mangia sempre pochissimo e malvolentieri, e in questo periodo anche meno del solito, ma non insistiamo più di tanto perché ci stiamo concentrando sullo spannolinamento. In ogni caso, gli esami del sangue di un paio di settimane fa hanno rivelato una sorta di anemia, così il pediatra ha ordinato una curetta a base di Fer-in-sol (gocce: 5 ml al giorno fino alla fine del flacone, lontano dai pasti), che comincerà oggi. Sperando di riuscire a fargliele prendere, 'ste gocce, perché le ho annusate e hanno un sapore fortissimo e amarissimo: proveremo a dargliele in un po' di té deteinato.

Intanto, mi appunto qui i valori "sballati". Speriamo di non doverli ripetere, ma non si sa mai. Comunque, è definitivamente provato che Gabo non è celiaco e non ha problemi di malassorbimento. Semplicemente, mangiare non gli interessa...


















































Eritrociti 4.47 < (4.50-6.10)
Emoglobina 12.2 < (14-18)
Ematocrito 35.9 < (42-52)
Neutrofili 33.7 < (40-74)
Linfociti 55.3 > (19-48)
Linfociti 4.49 > (0.80-4.32)
Ferro 75 (50-160)
Ferritina 9 < (15-140)
Immunoglob. M 30 < (50-220)

lunedì 6 luglio 2009

S-day - Secondo aggiornamento

Ieri, sesto giorno di spannolinamento soft, la tabella di marcia segnala: nessun incidente bagnato!
E sabato sera c'era stato solo un episodio, tra l'altro - proprio come giovedì sera - in un momento in cui mi ero allontanata per pochi secondi: Gabo era in sala col papà, stava giocando in piedi davanti al divano, ha detto "male!", il papà ha fatto in tempo solo a chiedergli "male dove?" e lui... se l'è fatta tra i piedi. Poco male, si sa che incidenti del genere avvengono anche dopo mesi.

Da segnalare che abbiamo giocoforza dedicato il weekend full immersion allo spannolinamento: nella notte tra venerdì e sabato, infatti, Gabo si è svegliato con un febbrone che ha toccato una punta di 39.6. Già domenica mattina era sfebbrato, forse è stata una semplice "scaldata" (venerdì pomeriggio aveva corso e saltato per ore come uno scalmanato, a spasso con il papà e la zia). In ogni caso, sabato mattina l'abbiamo fatto visitare dalla guardia medica che gli aveva trovato soltanto la gola leggermente arrossata. Un paio di supposte di tachipirina più una fallimentare dose di Nureflex sciroppo (5 ml sparati in gola che l'hanno ovviamente fatto arrabbiare, con conseguente maxi-vomitata sul divano...) sono però bastati (speriamo!) a fare passare tutto.

Così stamane è al nido. Ed entriamo nella seconda S-week...

Per quanto riguarda la "tecnica", a casa abbiamo fatto così. Appena alzato, gli togliamo il pannolino e lo portiamo in bagno sul vasino. Poi gli mettiamo le mutandine (ne abbiamo una scorta notevole, di diverse marche e misure, ma gli stanno tutte enormi, anche taglia 12 mesi, tranne un modello della Chicco che è perfetto, tanto che ne ho prese sei paia). Poi ogni 5-10 minuti parte la litania: "Gabo, ricordati che non hai il pannolino, hai solo le mutandine, quindi se devi fare la pp lo devi dire alla mamma, al papà o alla dada, così corriamo in bagno e la fai nel vasino". "Gabo hai la pp?". "Se hai la pp tienila stretta, non farla scappare via, mi raccomando!". E così, di continuo. Finora solo una volta è stato lui, di sua spotanea volontà, a dire che doveva farla. Altrimenti, circa ogni ora-ora e mezza, lo portiamo in bagno e cerchiamo di farlo sedere sul vasino. Per quella "grossa", invece, ancora nulla... l'ha fatta solo sabato pomeriggio, durante la nanna pomeridiana, quando era col pannolino. E questo sarà lo scoglio più grande.

venerdì 3 luglio 2009

S-day - Primo aggiornamento

A tre giorni dall'inizio, la situazione è questa: se la fa costantemente addosso, senza avvertire prima, né dopo... E non dà nemmeno segnali di accorgersi di essere bagnato. Non appare mortificato, sorpreso, nulla.

Fino a ieri sera non ero stata testimone diretta di episodi "bagnati", perché sta tutto il giorno al nido poi con la tata fino alle 20, e quando torno è già col pannolino per la notte. Ma ieri sera, che eravamo a casa soli io e lui, gliel'ho tolto dopo cena (la mia, visto che lui ha digiunato per la seconda sera consecutiva) e abbiamo giocato in sala. Ogni due minuti gli dicevo: "Gabo, ricordati che sei senza pannolino, hai solo le mutande, se ti scappa la pp me lo devi dire e ti porto sul vasino, non farla scappare via, tienila, tineila, tienila!".

Poi mi sono allontanata pochi secondi per andare a portare una cosa in camera sua, e al ritorno non era in sala... Era andato in cucina a prendere uno straccio con cui in genere asciugo per terra quando rovescia l'acqua dal bicchiere. Così mi sono accorta che avevo calpestato una bella pozzetta davanti al divano. Ovviamente, ho abbozzato e gli ho solo detto: "Hai fatto la pp per terra... Non ti preoccupare, non è un problema, ora lavo e asciugo, ma la prossima volta lo devi dire prima così la fai nel vasino". Nessuna reazione.

Mi sa che lo spannolinamento sarà complicato e luuuungo...

martedì 30 giugno 2009

S-day

Come deciso, oggi si comincia lo spannolinamento. Per ora in maniera molto soft. D'accordo con le educatrici del nido, lo porto all'asilo col pannolino e loro glielo tolgono, poi glielo rimettono per la nanna, quindi glielo tolgono per un'oretta e glielo rimettono di nuovo per il ritorno a casa. Poi toccherà alla tata fare la stessa operazione, e di nuovo rimetteremo il pannolo per la notte.

Mi sono data una settimana di tempo per valutare come va... Anche perché le stesse dade mi hanno detto che, tra i bimbi del gruppetto a cui l'avevano tolto in maggio, molti sono tornati indietro e hanno dovuto rimettere il pannolino. Anche se sembravano pronti, insomma, non lo erano. E quasi tutti sono più "maturi" di Gabo, non tanto perché più grandi di età, ma proprio per comportamento, linguaggio e interazione.

Incrociamo le dita...

Intanto, ho dato a Gabo un obiettivo: quando avrà imparato a fare pp e c@cc@  sempre nel vasino o nel water dei grandi col riduttore, anche soltanto di giorno, avrà in regalo una mini pista di Cars "drive in".

Spero di potergliela regalare prima dell'autunno...

mercoledì 24 giugno 2009

Pistola scaccia-bua

Ieri mattina ho dovuto portare Gabo in ospedale per un prelievo. Il pediatra, infatti, ha ordinato esami del sangue per controllare i valori, vista l'inappetenza e la scarsa nutrizione (anche se da un paio di settimane va meglio e, almeno, a cena un po' mangia). Lunedì ho provato a convincere il pediatra che forse non era più il caso... ma ha detto che è meglio toglierci ogni dubbio, soprattutto su celiachia e malassorbimento e, soprattutto, per controllare se è anemico.

Così, ieri mattina ci siamo presentati in pediatria, con la zia in appoggio. Per Gabo l'ambiente era familiare, perché un paio di settimane fa eravamo stati lì per la visita dal gastroenterloogo, e si è messo subito a giocare con una bellissima cucina in legno. Non si è turbato nemmeno a sentire gli strilli di una bimba a cui stavano facendo il prelievo. E' stato tranquillo anche quando siamo entrati e l'ho sdraiato sul lettino. Non ha detto beo nemmeno quando gli hanno infilato l'ago. Ma dopo un paio di secondi... buaaaaaaaaaaaaahhh!
Credo che il maggiore fastidio gliel'abbia dato il laccio emostatico. Infatti ha voluto che gli togliessimo subito il cerotto che gli avevano messo, molto stretto, attorno al braccio.

Come consolazione, gli avevamo promesso un regalo. Così siamo andati all'edicola dell'ospedale e abbiamo comprato una busta-sorpresa. Per 4 euro dentro c'era una vera manna: quattro o cinque giornaletti (tra album da colorare, anche con pennarello magico, e altri con stickers), più una bambolina, le bolle di sapone e... una pistola spara-palline. Secondo voi qual è stata l'unica cosa che ha attirato la sua attenzione? La pistola, ovviamente...

Pensavo - ingenua! - che non sapesse nemmeno cosa fosse. Invece, appena l'ha vista, ha esclamato: "Pittola, mia!" e ha cominciato a sparare palline per l'atrio dell'ospedale... Possibile che al nido giochino con le pistole?? Fatto sta che sia ieri che oggi se l'è voluta portare all'asilo. e ieri sera l'ho dovuto convincere che non si dorme con la pistola a letto. Le "munizioni", però, le ho accuratamente nascoste. Tanto lui si diverte comunque a sparare dicendo "pumm".

E la bambolina? L'ha subito gettata a terra. Non c'è niente da fare: è proprio un adorabile maschiaccio.

venerdì 19 giugno 2009

Giornalini

Da quando Gabo era ancora una lenticchia nella pancia, con il papà vagheggiavamo di quali abitudini cercare di dare al nostro pargoletto. Una di queste era la lettura, tanto che i primi librini abbiamo cominciato a sfogliarli con lui quando non aveva ancora tre mesi. E la lettura è, da oltre due anni, il nostro appuntamento fisso prima della nanna: una specie di "coccola" che vale anche cinque o sei libri (ma l'ultimo, prima di spegnere la luce, dev'essere sempre uno di Barbapapà).

Tra le abitudini che ci eravamo riproposti, c'era anche la lettura del giornale: "Ogni volta che andremo in edicola a comprare il quotidiano, dovremo uscire con un giornalino per Lenticchia". E da qualche tempo, la domenica mattina, abbiamo cominciato a metterla in pratica. A dire il vero, Gabo è più attratto dagli espositori di macchinine (a proposito: avete notato che ormai le edicole sono diventate rivendite di giocattoli??). Ma io lo dirotto verso lo scaffale delle riviste per l'infanzia. Abbiamo provato la Pimpa e Winnie the Pooh, con scarso successo. E' andata meglio con Il mondo di Cars, ma soprattutto per la macchinina allegata al giornale (abbiamo già un mini-Saetta e un mini-Cricchetto).

La vera rivelazione, però, l'abbiamo avuta domenica scorsa con Giulio Coniglio. Non avevo mai comprato nessun libro con questo personaggio, creato da Nicoletta Costa, che conoscevo solo "di vista". Il giornalino si apre con una storia, una specie di fumetto, con protagonista Furio Cavallo e i suoi amici: oltre a Giulio Coniglio, l'oca Caterina, il tasso Torquato e una lumachina di cui non ho ancora memorizzato il nome. Da quando è sul comodino di Gabo, mi tocca leggerglielo almeno cinque volte di seguito... Credo che diventerà un acquisto fisso ogni mese.

Nel frattempo, ho ordinato il prossimo numero di Cars. Lo ammetto: sono curiosa di sapere quale macchinina ci sarà in regalo... Conto su Luigi, la mitica 600 gialla doppiata da Alex Zanardi, o su Guido, il mulettino-sprint!

martedì 16 giugno 2009

Addio al pannolo tra 15 giorni

Ho deciso: martedì 30 giugno si comincia lo spannolinamento. Perché se aspetto che Gabo dia qualche segnale di essere pronto, arriviamo alla soglia dell'università... e invece l'ingresso alla scuola materna (dove il pannolino è vietato, come ci hanno detto dirigenti e insegnanti) si avvicina. Infatti proprio ieri sera ci è arrivata la lettera del Comune: per il momento siamo entrati nella scuola più lontana da casa, ma fino al primo giorno di inserimento (quindi circa a metà settembre, o al più tardi a fine mese) possiamo sempre sperare di essere chiamati in una scuola del nostro istituto comprensivo.

Lo ammetto: sono totalmente impreparata sull'argomento... Ho quindi un paio di settimane di tempo per documentarmi su come affrontare questa nuova, impegnativa, tappa dell'addio al pannolo.

Avete qualche consiglio pratico? Magari qualche lettura da consigliarmi?

Intanto, potrei ordinare qualche ameno gadget dal sito sononato, come gli adesivi-premio per ogni volta che usa il vasino, (vedere foto in alto a destra) oppure il "crescoasciutto", una sorta di "traversa" che impedisce, in caso di incidenti, di bagnare il seggiolino auto.

Ma, soprattutto, mi sa che dovremo comprare una batteria di mutande... e armarci di una bella dose di pazienza!

mercoledì 10 giugno 2009

Gita alla materna

Ieri Gabo è entrato per la prima volta in una scuola materna. E' stata una specie di gita, organizzata dal nido per tutti i bimbi che l'anno prossimo frequenteranno la scuola dell'infanzia. Anche se per noi è ancora una chimera... infatti siamo quarti in lista d'attesa, risaliti appena di un paio di posizioni rispetto alla prima graduatoria.

Ufficialmente non sappiamo ancora nulla, ma incrociando le informazioni avute da altre mamme, dovremmo già essere inseriti in una scuola molto lontana da casa (3 km, il che equivale a una mezz'oretta di macchina, causa traffico in ora di punta, e impossibile da raggiungere a piedi). Dobbiamo dunque sperare in qualche rinuncia per conquistare un posto nel nostro istituto comprensivo. E la scuola vista ieri è l'unica in cui abbiamo speranze di entrare... infatti è vecchia e bruttina, con un giardinetto brullo e sterrato, e pare che negli anni scorsi molte famiglie abbiano preferito optare per una privata parrocchiale piuttosto che mandare i figli lì. A me, invece, non dispiacerebbe, anche perché - a causa delle aule più piccole - le classi sono di 21 bambini invece di 25, e dal punto di vista educativo lo trovo un rapporto bambini/insegnanti più consono. Quindi, incrociamo le dita...

Intanto, l'esperienza di ieri a Gabo è piaciuta, anche se si è limitata solo alla mattina. Ma a pranzo ha persino mangiato qualche cucchiata di pasta, pare, e quando sono andata a prenderlo, alle 13, lui ha salutato tutto festoso: "Ciao, amici!". Poi con me c'era anche mia madre, e per Gabo è sempre una festa avere la nonna. Forse non è un caso se ieri, dopo il fuori programma alla materna e il pomeriggio passato con mamma e nonna, la sera ha mangiato tranquillo ben due arrosticini, due pomodorini e una pesca... con premio finale consistito nella visione di Ratatouille.

Anche al momento dell'addormentamento è stato tranquillo e sereno, tanto che gli ho fatto notare: "Che bella giornata che è stata oggi...". E Gabo: "Sì. Nonna... mamma... e papà". Sono queste, le "cose" veramente importanti per lui.

martedì 9 giugno 2009

Errori e tentativi

Dopo un weekend di digiuno quasi totale (rifiuto della pappa a pranzo e cena il sabato e a pranzo la domenica, solo colazione e latte della nanna), domenica sera siamo tornati ai cartoni animati... e così qualcosa ha mangiato, ipnotizzato dalla tv. Una fetta di prosciutto cotto, due pomodorini e una strisciolina di pizza al taglio. Mentre lo imboccavo, lo guardavo un po' sconsolata e pensavo: chissà quante volte nella tua vita ci chiederemo "ma dove abbiamo sbagliato??"...

Insomma, qui per l'inappetenza si va avanti a tentativi. L'ultimo è una nuova tovaglietta personalizzata con i suoi amati Teletubbies (anche se ora preferisce Tom e Jerry, Caillou e i Baby Looney Tunes) e la frase "Buon appetito Gabriele!". L'ho comprata sul sito sononato.it, lo stesso dove mi sono fatta fare la targa personalizzata per il passeggino.

E' un'idea carinissima (e super-economica: 4,90 euro!) per un regalo, ma con un'avvertenza: è un po' piccolina... In pratica è un foglio "A4" plastificato. Va bene per appetiti mignon come quello di Gabo, insomma, ma è ideale anche per il tavolino del seggiolone oppure da portare al ristorante o a casa di amici e parenti, per ricreare un'atmosfera "familiare" (proprio uno dei consigli di Estivill, che dice di usare sempre gli stessi oggetti e gli stessi gesti al momento della pappa). La trovate qui assieme ad altri prodotti a meno di 5 euro.

giovedì 4 giugno 2009

Doppio paxabel

Ieri visita da un pediatra gastroenterologo per la stipsi cronica di Gabo. Ha escluso cause organiche (anche perché per i primi due anni di vita è stato regolarissimo) e anche collegamenti diretti con l'inappetenza e la conseguente scarsa nutrizione. A suo dire, secondo quanto gli ho riferito, il problema è insorto dopo l'incidente di fine gennaio, con il taglio al labbro e i cinque punti di sutura. In sostanza, ha provato uno choc e un dolore così forte che ora cerca di evitare dolore trattenendo le feci...

Sarà un percorso lungo, su un doppio binario. Il primo è quello farmacologico, con doppia dose di paxabel (quindi due bustine al giorno invece di una); il secondo è quello "psicologico", con il consiglio di mantenere lo stesso atteggiamento di "nirvana" che cerchiamo di seguire di fronte al rifiuto della pappa. Quindi per ora spannolinamento rimandato (ma tanto Gabo non dà segnali di voler passare al vasino o al riduttore, anzi... solo ogni tanto, quando è sul fasciatoio, chiede di fare pipì sul vaso). E se il doppio lassativo comincerà a fare effetto, rendendo le feci più morbide, dovremo rassicurarlo il più possibile ("bene, hai visto, niente male, la farai così anche domani") e magari anche premiarlo.

Intanto, ieri sera la seconda dose di paxabel ha fatto effetto e si è liberato, ma è stato un vero parto, con urla e pianti, povero... E puntuale è arrivato il premio, ovvero la visione di Cars. Che è anche il superpremio per quando mangia tanta pappa. Per fortuna c'è l'avanzamento veloce... e ancora non sembra accorgersi che tagliamo interi pezzi di film per arrivare alla corsa finale!

venerdì 29 maggio 2009

Optional

Da un mesetto abbiamo deciso di rivoluzionare il momento della pappa. Qualche risultato lo stiamo vedendo, ma certo il cibo per Gabo è sempre un optional.

Tutto è cominciato durante la vacanza a Roma: in quattro giorni non ha praticamente toccato cibo né a pranzo né a cena. Prendeva il biberon con latte e biscotti a colazione, il latte la sera prima di dormire, e uno yogurt a merenda. Per il resto, sciopero della fame. Un po' perché al ristorante non c'è la tv con i cartoni animati, un po' perché il suo menù contemplava, allora, ancora le pappette da svezzamento con omogeneizzati oppure, uniche alternative solide, la cotoletta o la piadina con stracchino (in quantità da criceto, non da bimbo di 2 anni e mezzo...).

Così, durante il ponte del primo maggio, ho rispolverato alcuni libri dedicati all'alimentazione. E abbiamo deciso di provare ad applicare il metodo Estivill per "insegnare a mangiare". L'autore di "Si mangia!" è famosissimo (amato/odiato) per il metodo relativo al sonno ("Fate la nanna"); molto meno per la pappa.

In estrema sintesi, dal punto di vista pratico funziona così: si apparecchia, si mette il bimbo a tavola, se rifiuta il cibo dopo 3 minuti di tentativi si sparecchia e lo si mette giù. Si fanno 3 minuti di pausa, poi si apparecchia, 4 minuti di tentativi di farlo mangiare, se rifiuta lo si mette giù per 4 minuti. Terzo e ultimo tentativo, per 5 minuti: se continua a non mangiare amen, si sparecchia, mangerà al prossimo pasto.

Al metodo, poi, noi abbiamo pure aggiunto la disintossicazione drastica dai cartoni in tv e in particolare dal dvd di "Cars", che era diventata una vera fissazione. I cartoni ora li usiamo come premio, se mangia qualcosa. E Saetta torna in tv solo quando mangia proprio tutto!

Il problema è che Estivill non contempla quella che è stata (e qualche volta ancora è) la reazione di Gabo, quando lo facciamo scendere da tavola dopo il rifiuto della pappa: si arrabbia come una iena, piange, si butta a terra, batte i pugni e urlando si arrampica di nuovo sul seggiolino e chiede il piatto. Fin qui benissimo, si suppone che l'obiettivo sia questo. Il problema è che (all'inizio lo faceva sempre, ora spesso) comunque lui non mangia. Punto. O meglio, mangia solo se nel piatto c'è la cotoletta o la piadina. E a volte nemmeno quelle. Abbiamo trovato per ora una sola alternativa, che sono delle svizzerine di vitello che cuocio nel latte, e magari un pomodorino pachino di contorno. Meglio che niente... Ma siccome soffre anche di stipsi cronica, ogni tanto proviamo a proporgli un passato di verdura, un minestrone, una pasta e fagioli, per non dire di pastina in brodo o pasta asciutta... Niente da fare. Non c'è da stupirsi se abbia perso oltre mezzo chilo in tre settimane... Anche perché contemporaneamente ho tagliato drasticamente anche i budini (Danette, Muu Muu Cameo, Fruttolo...), che lo avevano inciccito parecchio negli ultimi mesi (a fine aprile pesava 13 chili, ora 12,4...) ma non certo nutrito.

Insomma, il momento di mettersi a tavola è sempre difficile. E anche al nido salta completamente il pranzo (al massimo mangia un po' di carne un paio di volte a settimana), tanto che sono state proprio le educatrici a sollecitarmi a portarlo dal pediatra. Noi, ormai, avevamo raggiunto una sorta di nirvana: se non mangia, pazienza. E il pediatra, la settimana scorsa, ci ha consigliato di continuare a tenere questo atteggiamento: "Voltatevi dall'altra parte". Non sempre ci riusciamo, però...

martedì 26 maggio 2009

Idee chiare

Domenica mattina ho portato Gabo in piscina.

Visto che il papà non sa nuotare e io ho avuto paura dell'acqua fino a pochissimi anni fa (poi ho imparato a nuotare e sono diventata anche sub...), vorrei tanto che mio figlio crescesse un po' più "acquatico" di noi. Anche per questo, quando aveva quattro mesi, l'ho portato ad un corso di acquaticità. Ed era tranquillo e felice di giocare in acqua, a differenza della maggior parte degli altri bambini. Anche in Tunisia, un anno fa, si divertiva nella piscinetta bassa e facevamo fatica a tenerlo lontano dall'acqua.

Così domenica andiamo in una piscina dove, dalle 10 alle 11.20, c'è l'accesso libero per bimbi da 0 a 6 anni, con tanti giochi e attrezzi adatti a loro.

Appena ha visto la vasca, Gabo ha detto entusiasta: "Bellooo".
Siamo entrati in acqua e ho tentato di mettergli le alette. Niente da fare.
Ho provato a proporgli il salvagente: nisba.
L'ho infilato nel tubo galleggiante: accenno di piantino.
Abbiamo giocato qualche minuto a lanciare le palline, poi è stato perentorio: "Via".
Vuoi andare via?
"Sì".

Nello spogliatoio, dopo la doccia, è stato ancora più netto: "Scina, più" (=in piscina non voglio tornare più).
Che caratterino, figlio mio...

lunedì 25 maggio 2009

Domande fondamentali

La prima, ormai parecchio tempo fa, è stata vè? (=dov'è?).

Da qualche giorno si è aggiunta sè? (=cos'è?)

Ieri, l'inquietante new entry: pettè? (=perché?)

Si apre un mondo nuovo...

(Tutto questo per dire che ci siamo, stiamo bene, ma non ho il tempo per raccontare del fatto che siamo ancora in lista d'attesa per la scuola d'infanzia, che Gabo fa quasi lo sciopero della fame e dal primo maggio ha perso 6 etti, che siamo stati dal pediatra e ha ordinato una consulenza gastroenterologica con esami del sangue, che abbiamo ricevuto la "pagella" d'ammissione per la materna, che sabato abbiamo fatto un picnic con tutti i bimbi e le dade del nido, che hora ruit, insomma... e io vorrei tanto cambiare lavoro!)

domenica 10 maggio 2009

Adelina e Guendalina

Sono passate due settimane dalla nostra gita a Roma, ma non ho mai avuto tempo di buttare giù più di due righe... Eppure è stata una bella esperienza, che ci è servita molto anche per decidere di "cambiare rotta" sulla pappa (ma ne parlerò con calma in un post a parte).

Per quanto riguarda la visita allo zoo, ha divertito e interessato molto più me rispetto a Gabo, almeno all'apparenza. Io sono rimasta davvero ben impressionata dal Bioparco: nonostante la tristezza della vita in gabbia, ho visto animali molto ben tenuti, di buon aspetto insomma, e anche prolifici. Lo zoo di Barcellona, che ho visto nel 2003, mi lasciò molta più amarezza...

Così, mentre io saltellavo da una zona all'altra gridando con eccitazione: "Gabo, guarda, gli elefantiiiiiii!!! Gabo, guarda, le giraffeeeee!!! Gabo, guarda, gli orsiiii!!!", il tutto condito da dotte citazioni cinematografiche dal Libro della giungla e affini, il nostro cucciolo d'uomo non dava segni particolari di apprezzamento (se non un accenno di stupore alla vista della tigre). Ma, soprattutto, da un certo punto in poi l'apparire di ben altra meraviglia nei vialetti del Bioparco ha attirato tutta la sua attenzione: il trenino elettrico.

Non importava che il giorno prima avesse visto decine di treni "veri", in due stazioni, con tanto di viaggio di 2 ore e 40 su un Eurostar (ma per lui era come stare chiuso in una stanza d'albergo, in effetti): per lui quel trenino era l'unica attrazione dello zoo. E ha gnolato finché non siamo riusciti a salirci per un giro di 10 minuti.

Be', però bisogna dire che si è divertito molto anche a rincorrere un piccione (e non c'era bisogno di andare fino a Villa Borghese a Roma per vederli, visto che li abbiamo sotto casa) e poi due incauti palmipedi in libera uscita. Sarà che le oche degli Aristogatti sono tra i suoi personaggi preferiti, ma l'incontro con quei due pennuti è valsa la gita allo zoo.

In realtà, anche se non dava a vederlo, questa immersione in un mondo animalesco "vero" e non solo di cartoni gli è piaciuto assai. Anche perché, da quando siamo tornati a casa, la sua lettura preferita è il libro dei Barbapapà che racconta di animali ("L'arca dei Barbapapà"), tanto che Gabo li chiama per nome uno ad uno, a modo suo ovviamente, specificando di averli visti tutti allo zoo.
"Paddo, su, nanna, vitto!" (il leopardo faceva la nanna su un ramo, l'ho visto)".
"Dillo, vitto" (coccodrillo, visto).
"Fote, vitte" (foche, viste).
"Tonte, vitto" (il fatto è che il rinoceronte non c'era, allo zoo di Roma... ma non me la sento di deluderlo dicendogli la verità!).