giovedì 22 luglio 2010

Oi dialogoi



Martedì pomeriggio incontriamo sotto casa un amichetto di Gabo.
Si sono salutati più o meno così:

Amico: caccapuzzamerda
Gabo: ciccione cacone
Amico: e tu sei un puzzolone
Gabo: ti sputo la ciccia in bocca!

Dopodichè, si sono offesi, picchiati, tirati i capelli, sputati, rotolati per terra per circa un'ora.

Il tutto in amicizia, eh.

Oh, che bello avere un maschietto di tre anni e mezzo, e in piena fase parolaccia...

venerdì 16 luglio 2010

Centro ettivo cattivo



Siamo ormai al finire della seconda settimana di centro estivo, sul totale di sei che Gabo quest'estate dovrà sopportare... Il primo impatto non è stato positivo, soprattutto per lui. Già il secondo giorno l'ha ribattezzato "centro ettivo cattivo", con la variante "cattivone" (ma perché in questo periodo tende a usare il suffisso accrescitivo per ogni parola). E il terzo giorno l'ho lasciato in lacrime, proprio non ne voleva sapere, singhiozzava "portami a casa, qui non ci voglio stare!". Tra l'altro, era il giorno del mio compleanno, ed ero così sconvolta che, appena risalita in auto per andare al lavoro, ho investito una bici... Per fortuna l'ho solo sfiorata e non è successo niente, ma insomma, ero in lacrime anch'io...



Comunque, piano piano, si sta abituando. O quantomeno rassegnando. Eppure a me sembra ben organizzato e anche la scuola non è male, anzi, è sicuramente più bella della sua. Il programma è denso e vario, ogni giorno fanno attività diverse, ogni martedì fanno una gita (la prima settimana sono andati in un parco, la seconda in un centro giochi con gonfiabili, la prossima sarà la volta di un centro ippico) e ogni giovedì piscina. Ma Gabo ha un atteggiamento negativo su tutto: non partecipa quasi mai ai laboratori (di gioco-danza e riciclo il lunedì, di judo e teatro il mercoledì, di musica e canto il venerdì), preferisce stare in disparte e da solo, anche se negli ultimi giorni pare che la situazione cominci a migliorare.

Quello che proprio non va è il momento del pranzo, ma anche della cena a casa. E' in fase di digiuno totale. A parte colazione (con 300 ml di latte e 8 biscotti) e merenda a casa (sempre latte e biscotti, perché salta anche la merenda a scuola), accetta solo di bere succhi. Ieri sera ha cenato con una banana. Siamo stanchi e preoccupati e a volte ci monta una rabbia mista a preoccupazione che ci fa perdere la testa...

Abbiamo deciso di cercare di far finta di niente, come ci hanno sempre consigliato i pediatri con cui abbiamo parlato. Ma è molto difficile. E se dovesse continuare così, credo che a settembre chiederò aiuto...

Intanto, lo scorso weekend abbiamo fatto una bella gita di due giorni in Toscana, con visita allo zoo di Pistoia (ma Gabo ha mostrato totale disinteresse per gli animali come un anno fa al Bioparco di Roma, quindi con gli zoo per il momento abbiamo chiuso) e al parco di Pinocchio a Collodi (e qui si è divertito un po' di più). Non c'è niente da fare, lui è soprattutto "fisico" e quindi, ovunque andassimo, era interessato solo ai giochi e agli scivoli. Per fortuna in albergo c'era la piscina, dove abbiamo passato un pomeriggio, e lì si è scatenato in una serie di tuffi. Quantomeno, tutti i sacrifici che ho fatto per portarlo in piscina in inverno, dove non voleva proprio saperne di andare e per mesi mi è stato attaccato al collo rifiutando persino di indossare i braccioli o il salvagente, hanno dato qualche frutto... Vedremo al mare: ancora due settimane di centro ettivo cattivo, e finalmente saremo in vacanza!

venerdì 2 luglio 2010

Batticuore


 



Cominciamo dalla fine: è tutto ok, il cuore di Gabo non ha alcun problema.

Torniamo all'inizio. Una decina di giorni fa, appena usciti di casa per andare a scuola, Gabo mi fa: "Mamma, ho il cuore che mi batte forte nella pancia". Sì, tesoro, è normale, il cuore batte...
Già nei giorni precedenti aveva detto la stessa cosa, sempre la mattina, quindi a riposo, e non ci avevo dato peso. Ma, quel giorno, ha aggiunto: "Mamma, senti!". Così mi sono fermata - eravamo ancora nel cortile - e gli ho posato una mano sul torace. Mi è bastato sfiorargli la maglietta per sentire un fortissimo PUM PUM PUM. Non tanto accelerato, ma proprio un battito violento. Ho fatto finta di niente e l'ho portato a scuola.

Poi ci ho ripensato, mi è montata l'ansia e dopo un paio d'ore ho chiamato il pediatra per riferirgli l'episodio. Lui, come sempre, è stato tranquillizzante: "E' normale, a volte i bambini hanno tachicardie, un po' di cardiopalmo. Però è meglio controllare. Venga che le faccio la richiesta per un elettrocardiogramma".
E nell'impegnativa, che prescriveva anche una visita cardiologica, ha scritto "per sospetta tachicardia parossistica sopraventricolare". Urgenza differita, ovvero da effettuare entro 7 giorni.
Dopo aver fatto diverse telefonate e innumerevoli code tra punti di prenotazione e reparti ospedalieri, dopo due ore ho finalmente trovato il posto giusto (cardiologia pediatrica) e prenotato la visita, fatta ieri mattina.

Gabo è stato davvero bravissimo, considerata anche la lunga attesa, per fortuna distratta da una tv 42 pollici con cartoni animati. Ha mugolato un po' solo all'inizio, quando ha visto le pinze che gli dovevano applicare a polsi e caviglie, ma l'infermiera è stata bravissima: "Ti mettiamo i braccialetti dell'uomo ragno". Io lo tenevo in braccio e gli ho ripetuto quel che gli avevo già spiegato prima di portarlo in ambulatorio: "Andiamo in un posto dove con una macchina speciale ti fanno un disegno del tuo cuore, ma è un disegno astratto, con delle righe che vanno su e giù...".

Finito l'esame, nuova lunga attesa per la visita. E anche la cardiologa,  con un modo di fare molto dolce, l'ha conquistato. Dopo aver esaminato l'Ecg, ha infatti deciso di effettuare un'ecografia cardiaca, accertamento molto più lungo, e Gabo ha veramente superato se stesso: è stato fermo sdraiato, prima sul fianco poi sulla schiena, per tutto il tempo senza fiatare e senza agitarsi. "Lo sai che dentro al tuo cuore c'è nascosto un cagnolino? Ora te lo faccio vedere e anche ascoltare...", gli ha spiegato la dottoressa.



Poi, il verdetto: non c'è nulla di patologico, le tachicardie nei bambini sono frequenti ma possono impressionarli parecchio. A volte dicono "ho male al cuore" e questo fa spaventare molto, sia loro, sia i genitori. Mi ha spiegato come rilevargli il battito nel caso dovesse lamentare altri episodi (posandogli un dito sull'inguine) e ci richiameranno tra 8 mesi per un controllo nel reparto di aritmologia. In ogni caso, un Ecg è un esame che prima o poi i bambini fanno di routine, e così abbiamo già fatto anche questo.

Soprattutto, mi sento più tranquilla in vista di lunedì, quando Gabo comincerà il centro estivo. Il programma, infatti, è molto impegnativo: ogni giorno faranno attività sportive (come judo e piscina), laboratori (teatro, danza, musica, canto, pittura, riciclo...) e persino una gita a settimana in località distanti anche 20 chilometri (un parco, un centro ippico e due musei).

Speriamo che si diverta, e soprattutto che, complice la prevedibile stanchezza, cominci a dormire un po' di più la notte... A parte i risvegli per sogni o letto bagnato (ha avuto un'altra infilata di qualche giorno, ora siamo di nuovo in fase asciutta), nonostante dorma con la tapparella completamente abbassata, alla prima luce che filtra si sveglia, anche alle 5... e non prende più sonno.



Lui è stanco, ha persino le occhiaie. E noi, francamente, siamo sull'orlo dell'esaurimento...