Ore 8.45, tragitto casa-scuola a piedi. Gabo chiacchiera (non ricordo l'oggetto) e ripete più volte il suo avverbio preferito: "Roffe". Io, come sempre, lo correggo (consapevole che, secondo certe teorie, non si dovrebbe fare): "Forse, si dice forse, forse volevi dire forse...".
E Gabo, con tono anche un po' seccato: "Ma io sono piccolo, non so ancora dire 'forse'!".
Io scoppio a ridere, e lui, pronto, si corregge: "Roffe, roffe...".
(Seguirà, non so quando, un post con vari aneddoti sul trasloco, andato puntualmente in scena nel giorno in cui Gabo ha compiuto 3+3+3+3, il 17 marzo!).
E Gabo, con tono anche un po' seccato: "Ma io sono piccolo, non so ancora dire 'forse'!".
Io scoppio a ridere, e lui, pronto, si corregge: "Roffe, roffe...".
(Seguirà, non so quando, un post con vari aneddoti sul trasloco, andato puntualmente in scena nel giorno in cui Gabo ha compiuto 3+3+3+3, il 17 marzo!).