venerdì 30 gennaio 2009

Sos(so)

Ieri mattina Gabo era un po' sosso in faccia... Tanto che gli ho detto: "Ma come sei bello colorito!".
Seee.
A mezzogiorno mi chiamano dal nido: "Ha 37.8 di febbre...".
Ah.
Quando lo vado a prendere è paonazzo, ma la febbre è leggermente calata.

Torno a casa, chiamo il pediatra, mi dice che c'è febbre altissima in giro e di dargli subito la tachipirina perché sicuramente la temperatura si alzerà. In casa ho una bottiglia di sciroppo nuova: l'ultima volta gli ho dato tachi in gocce un annetto fa, poi smisi di usarle e passai a supposte di Efferalgan (sempre paracetamolo è, ma il dosaggio è diverso) perché era capitato che Gabo vomitasse dopo aver preso le gocce, e il pediatra aveva dato la colpa al saporaccio. Lo sciroppo ha il classico sapore di fragola e Gabo lo beve senza problemi dal dosatore (5 ml, secondo le istruzioni).
Gli propongo un biberon di latte (ovviamente non ha pranzato) e ne beve metà.

Passano dieci minuti e lo vedo molto rinco, sta per addormentarsi, quindi lo porto in bagno per cambiarlo. Appena finita l'operazione, ce l'ho in spalla e sono in corridoio quando sento il classico gorgoglio pre-vomito...

Diciamo che, in qualche modo, ho salvato il parquet. Ma avevo vomito anche nei capelli, oltre che addosso. Ho fatto appena in tempo a depositare Gabo sul fasciatoio e l'impressione è che abbia tirato fuori tutti i liquidi che aveva bevuto negli ultimi due giorni, con fiotti che gli uscivano persino dal naso...

Lo ammetto, ho vissuto un minuto di panico, con lui che vomitava seduto sul fasciatoio, dovevo reggerlo perché barcollava, io sporca e colante, senza sapere cosa fare e da dove cominciare... Poi mi sono ripresa, soprattutto perché Gabo ha cominciato a piangere dallo schifo, diceva "lalla via! lalla via!" (ovvero, all'incirca, "toglimi questa roba bagnata di dosso").

L'ho spogliato, messo seduto per terra e avvolto nei nostri asciugamani, sono corsa in camera sua a prendere un cambio completo e nell'altro bagno a prendere la stufetta per scaldare l'ambiente, intanto scaldavo l'acqua e ho preparato la vaschetta. L'ho messo dentro ma tremava, quindi  mi sono tolta di dosso i miei abiti vomitati e gli ho fatto un bagno velocissimo. Rivestito, coccolato, messo sul divano (che avevo ricoperto di asciugamani... l'esperienza insegna) a guardare la tv, mentre sciacquavo a mano tutta la roba, sua e mia, prima di cacciarla in lavatrice.

Io speravo dormisse sul divano perché avrei potuto controllarlo meglio (l'esperienza insegna che una vomitata non arriva mai sola...), ma mi ha proprio chiesto di andare nel lettino. Ovviamente, dopo una mezz'oretta, ho sentito che stava vomitando nel sonno...

Mi fermo qui nel racconto. Per fortuna, nelle ultime 24 ore, non ha più vomitato, ma ha la febbre sempre sui 38. Ieri ha mangiato poco o niente (un omo di mela a merenda e una danette a cena, ma va bene così) e l'ho fatto bere a cucchiaini, come ci hanno insegnato in ospedale un anno fa per la gastroenterite (bere dal bicchiere o dal biberon favorisce l'emesi).

In ogni caso, rispetto a quel che abbiamo vissuto un anno fa, la giornata di ieri è stata come un giro in giostra... a parte il primo minuto di panico.

Quello che voglio ricordarmi (e che segnalo a chi eventualmente dovesse riscontrare la stessa coincidenza) è che mi sembra che la Tachipirina in gocce o in sciroppo abbia SEMPRE provocato il vomito a Gabo. Quindi mai più. Tanto, anche dopo la supposta la febbre è rimasta a 38, ed è giusto che faccia il suo corso...

Altro memorandum: la prossima volta che vedo mio figlio bello colorito in pieno inverno, forse è meglio che gli provi la febbre, prima di fargli i complimenti...

Ah, oggi ovviamente sono a casa in ferie. E poi ci sono gli studiosi che si stupiscono se vedono che le donne guadagnano meno degli uomini e fanno meno carriera...

mercoledì 28 gennaio 2009

Colori e ritornelli

Negli ultimi giorni abbiamo acquisito sosso, dallo, vevve e lu.

B-lu, invece, è la passione di Gabo. Ovvero il dvd del film di Disney "Il libro della giungla" e in particolare l'orso Balù. Se fosse per lui, lo vedrebbe anche cinque o sei volte al giorno... Ovviamente poniamo dei limiti, e poi va molto forte anche Pingu.

Il problema è che io arrivo spesso in ufficio canticchiando...

Ti bastan poche briciole
Lo stretto indispensabile
E i tuoi malanni puoi dimenticar
In fondo basta il minimo
Sapessi quanto è facile
Trovar quel pò che occorre per campar!

Però, detto tra noi, non è poi così facile...

venerdì 23 gennaio 2009

Pi-piiiiiiiiiiiiii

Ieri mattina (... erano le 5!) Gabo ci dà la sveglia: "Pi-piii! Mamma, pii-piiiiiiiii!!!!!".
Non l'aveva mai fatto...
Mi alzo, gli tolgo il sacco nanna, lo porto in bagno, il pannolino era un pochino bagnato ma niente di che, lo metto sul vasino, ci sta un po' spingendolo in giro tipo macchinina, poi si alza, lo guarda, è vuoto, e dice "no".
E vabbe'. Lo cambio, lo rivesto e lo porto nel lettone con noi, ma tanto era sveglio e alle 6 eravamo in piedi...

Stamattina (alle 6.20, è stato magnanimo) un altro urlo di guerra: "Pi-piii! Mamma, pii-piiiiiiiii!!!!!".
Eh no, stavolta non mi freghi!
Vado in camera sua, lo prendo in braccio e gli dico: "Se hai la pipì la fai nel pannolino, ora andiamo a farci un po' di coccole nel lettone".
Faccio appena in tempo ad adagiarlo in mezzo a noi e sento che ha il sacco nanna umido...
Sinceramente non so se fosse già bagnato quando si è svegliato, oppure se l'abbia fatta nel tragitto tra camera sua e camera nostra (due metri...). Quando gli ho tolto il sacco nanna, era fradicio dalle ascelle alle ginocchia!

Morale: lo spannolinamento sarà lungo e faticoso. Abbiamo circa otto mesi per concluderlo (anche se il pannolino avrei intenzione di toglierglielo ad agosto), ma le maestre della scuola materna sono state categoriche: no pannolino, no ciuccio, già dal primo giorno.

Ah già, non ho avuto né tempo né voglia di scrivere che mercoledì sono andata alla riunione informativa sulla scuola dell'infanzia. L'impatto con il sistema statale (da noi non ci sono scuole materne comunali) è stato orribile. E ci sono poche probabilità che riesca ad avere un posto...  Ne parliamo più avanti, perché mi deve ancora passare l'arrabbiatura.

Intanto, devo ricordarmi di spiegare a Gabo la storia di "al lupo al lupo"...

mercoledì 21 gennaio 2009

Pausa

Si è interrotta questa settimana una lunga serie positiva di presenze consecutive al nido. Sabato, infatti, gabo ha cominciato ad avere la tosse e domenica la febbre (arrivata al massimo a 37.9). Quindi è a casa da lunedì, subito messo sotto aerosol. Già ieri era sfebbrato, ma con un catarro allucinante, tanto che stanotte, per un eccesso di muco nei bronchi, ha pure vomitato nel letto, poverino... Ma ha continuato a dormire in braccio al papà, mentre io cambiavo tutta la biancheria.

Stamattina, quindi, visita dal pediatra, che non lo vedeva da agosto, e bilancio della salute per la tappa dei 2 anni. E' lungo 88 cm e pesa 12,2 chili, e il dottore si è detto molto contento della crescita. A dire il vero, il suo metro e la sua bilancia sono sempre un po' generosi... Ma sono parecchie settimane che non lo peso a casa (le pile della bilancia sono scariche) e quindi è la prima volta che vediamo appalesarsi il numero 12.
Gli è pure spuntato il secondo canino (in basso a destra) proprio in questi giorni di tosse.

La pancia è sempre un po' gonfia, tanto che anche stavolta il pediatra mi ha chiesto se avevamo già fatto gli esami per la celiachia (sì: un anno fa, negativi). Avrà preso da me, che in quanto a panciotta non scherzo... E poi c'è da dire che è diventato stitico: la fa ogni due o tre giorni, e a fatica, fino a piangere; molto spesso è "caprina", cioè a palline piccole. Così ora proviamo uno sciroppo: Lactulax, un cucchiaino mattina e sera per 20 giorni. Se non migliora, passeremo al Paxabel. In realtà migliorerebbe se mangiasse un po' di verdura... le cotolette non favoriscono di certo. Da qualche giorno siamo tornati alle pappe molle, dove infilo un mezzo omogeneizzato di verdure, e la situazione è già leggermente migliorata.

Intanto, per i bronchi, per fortuna niente antibiotico ma continuare aerosol con fisiologica e Broncovaleas, quindi niente cortisonico; in più, come fluidificante, 20 gocce di Bisolvon tre volte al giorno, per una settimana. Da febbraio, terapia preventiva: nuovo ciclo di Ommunal (una bustina al giorno per 10 giorni, poi pausa di 20, per tre mesi) e, in più, sciroppo Immun-up (3 ml due volte al dì per 15 giorni al mese, per tre mesi).

E da domani può tornare al nido (dove, tra l'altro, oggi erano presenti in 8 su 21: tutti a casa con tosse e bronchite!).

Infine, il pediatra mi ha detto che "al pronto soccorso pediatrico ricordano ancora come un incubo quello che ha combinato lei un anno fa". Ovvero quando, con Gabo in piena gastroenterite, chiamammo polizia, tribunale dei diritti del malato e giornali per denunciare la situazione che stavamo vivendo.
Pare, però, che in un anno sia cambiato poco o nulla, nonostante l'Ausl avesse convocato una conferenza stampa, il giorno dopo il nostro "putiferio", per annunciare che avrebbero preso provvedimenti.
Spero soltanto di non dover verificare la situazione attuale di persona...

martedì 13 gennaio 2009

Referrers

Qualcuno dica a mister Google che io non sono tra le massime esperte italiane di parto cesareo... Eppure, se digitate quelle due paroline sul motore di ricerca, il qui presente blog compare tra i primi risultati. Così decine di persone arrivano qui ogni giorno per cercare - immagino - informazioni in vista di un parto in sala operatoria.

Vi posso solo dire quel che ho provato io, sulla mia pelle. O, meglio, sulla mia pancia.

Io ho partorito col cesareo (da Cesare, che pare sia nato con questa tecnica) perché Gabo era podalico, quindi è stato programmato alla 39.a settimana. E non l'ho assolutamente vissuta come una menomazione, anzi... sono stata molto grata a mio figlio di essersi seduto in pancia al settimo mese! Infatti era da quando sono rimasta incinta che le mie ginecologhe (ne avevo due, una privata e una del Ssn) e la mia fisiatra si rimpallavano la decisione, visto che avevo già subito due pesanti interventi alla schiena per ernia del disco, e si temeva che un parto naturale potesse essere pericoloso per le mie vertebre. Ma decidere un cesareo pare che sia molto difficile, e soprattutto la ginecologa del servizio pubblico era contraria (fosse stato per lei, mi avrebbe costretta al parto naturale anche quando si è saputo che mio figlio era podalico!), così ha deciso mio figlio per tutti noi.

Non ho sentito la mancanza delle contrazioni, anzi, l'unico cruccio è che forse mio figlio avrebbe voluto rimanere nella pancia ancora una decina di giorni, perché è nato piccoletto. Ma anche un cesareo può essere emozionante, per la mamma e per il papà, come ho raccontato qua...

E credo che anche il papà sia stato contento di non essere costretto a vivere il mio travaglio. Ovviamente sarebbe stato al mio fianco, per tutto il tempo necessario, a soffrire con me. Invece mi ha dovuta aspettare fuori, e ha visto suo figlio uscire dalla sala operatoria già bello pulito, tutto nudo, buono buono nella sua culletta termica, dove è rimasto un paio d'ore in osservazione, nella nursery, come da prassi nel mio ospedale.

Posso solo dare qualche consiglio pratico per il dopo-cesareo. Alzatevi il prima possibile: io l'ho fatto circa 12 ore dopo l'intervento, aiutata dagli infermieri. Comprate una crema per la cicatrice  se soffrite di cheloidi (ce ne sono diverse, la migliore è la Contractubex ma in Italia non si trova, mentre in Paesi come l'Austria è in libera vendita). Non comprate mutande usa e getta, meglio delle mutandone da nonna in cotone (io ne presi 6 a 10 euro), tagliando magari l'elastico per renderle più morbide. E nonostante le ostetriche mi avessero detto di non usare assolutamente pancere o fasce elastiche, io ne ho sentito l'esigenza e ho comprato una guainetta un paio di settimane dopo, ma avrei fatto meglio a metterla prima.

Insomma, non abbiate paura di un cesareo... L'importante è che il parto vada bene, che sia naturale o no! E se avete qualche altra curiosità, che so, sull'anestesia (io ho fatto la spinale), scrivetemi un commento o mandatemi un messaggio privato!

lunedì 12 gennaio 2009

Rentrée

Scusate il silenzio, ma io sono tornata a lavorare il 2 gennaio e nei giorni di festa, a casa, non accendo nemmeno il computer...
Comunque è tutto ok: Gabo dorme quasi sempre tutta la notte senza risvegli, mangia abbastanza regolarmente alternando la cotoletta (che lui chiama "pollo") e le "pappe molle" (quelle da svezzamento, con crema di mais e tapioca e ricotta) e va regolarmente al nido senza problemi.
Oltre a luna, ha imparato a dire stelle.
Poi ci sono miriadi di fatterelli che avrei voluto annotare qui, ma non ho avuto tempo...
Non ho mai tempo.
E questo è l'unico, principale, problema della mia vita di mamma e di moglie.