lunedì 21 settembre 2015

Un amico segreto, una lettura imperdibile

E siamo già all'inizio della quarta elementare...

Mi dispiace aver lasciato indietro questo diario, ma la vita quotidiana è così fitta che avrei bisogno di giornate di 36 ore!

Però ci tengo a condividere un'informazione che riguarda le letture di mio figlio.

A lui piace leggere, e già questa è una buona cosa.

Gli piace soprattutto leggere Topolino, ma a 8 anni va bene. Impara tantissime cose: modi di dire, ma anche nozioni. Ogni tanto mi capita di sentirgli citare un titolo di un film o un fatto storico, e quando gli chiedo dove l'ha imparato lui mi dice: "Ma su TOPOLINO!"

Però non disdegna anche la lettura di libri.

La sua maestra ha organizzato una biblioteca di classe in modo efficace, economico e simpatico.
D'estate ogni alunno deve leggere almeno tre libri, che può scegliere da un elenco di letture consigliate, ma anche liberamente.
A settembre ogni bambino porta a scuola i libri che ha letto, ed ecco che si forma una biblioteca di una sessantina di titoli!
Possono scegliere loro oppure, in caso di indecisione, è la maestra a distribuire i libri ai bambini. Hanno poi tre settimane di tempo per leggerli, un po' a scuola (ad esempio mentre la maestra corregge prove in classe), un po' la sera a casa. Un sistema che a me piace molto.

Come prima lettura, quest'anno a mio figlio è capitato un romanzo che, a prima vista, gli è sembrato ostico.
La copertina non era di suo gradimento, all'interno c'erano immagini (poche) stilizzate che gli risultano un po' antipatiche, e poi... era di ben 218 pagine!



Ma sono bastate poche pagine per fargli dire che... "è stupendo!". A volte sentivo i suoi commenti ad alta voce mentre lo leggeva a letto: "Nooo...", "Ma perché è successo questo?". Una lettura davvero partecipata!

Per questo ho tenuto a condividere, su questa mia paginetta dimenticata, il titolo di questo libro, la cui lettura è consigliata dagli 8 anni in poi: "Un amico segreto in giardino", di Linda Newbery, editore Salani.




mercoledì 18 giugno 2014

Buona la seconda

E così, con la consegna della pagella, ieri si è conclusa ufficialmente la seconda elementare.
E si è conclusa in una scuola diversa da quella in cui era cominciata.
Perché l'evento più rilevante di questi ultimi due anni, per Gabo, è stato proprio il trasferimento in una nuova scuola.
Privata.
Cattolica.
E nostro figlio non è nemmeno battezzato...

La nostra è stata una fuga da una situazione ormai insostenibile. Per lui e per tutta la nostra famiglia. E per altre sette famiglie, che nel giro di pochi giorni hanno preso la stessa difficile, dolorosa decisione. Per una questione di sopravvivenza psico-fisica.

È impossibile spiegare in poche righe le notti insonni, gli incontri con la dirigenza scolastica, i servizi sociali, la neuropsichiatria infantile, l'amministrazione comunale e pure  un avvocato, di fronte al turbinio di supplenti e di insegnanti di sostegno, pure loro in fuga. Tutti tenuti in ostaggio da un bambino, povera vittima inconsapevole di genitori ignoranti, che non hanno capito quanto male stavano - stanno - facendo a loro figlio e ad altri 23 bambini. Un piccolo malato, bisognoso di cure, violentissimo, così ingestibile da aver portato, a metà della prima elementare, una maestra di grande esperienza a chiedere prima l'aspettativa per motivi di salute, poi il trasferimento in un'altra scuola.
Non la biasimo, anche se per Gabo, come per tutti i suoi compagni,  quell'evento è stato traumatico e destabilizzante, ed è stato solo il primo.

E se lo scorso anno scolastico abbiamo tenuto duro, dicendoci che questo è il mondo reale e non possiamo tenere nostro figlio nella bambagia, già all'inizio della seconda ho realizzato che quella presenza stava causando ferite profonde e difficilmente cicatrizzabili. Mi è stato chiaro quando ho visto con i miei occhi quel bambino tenuto a terra da tre adulti, nel corridoio della scuola, perché non facesse male a se stesso e agli altri.
In quel momento ho capito il significato della parola "ossesso".
E ho cominciato a contattare tutti gli istituti statali nel raggio di 10 chilometri.
Nessuno aveva un posto per mio figlio.

Alla fine, quando ai primi di novembre abbiamo cominciato ad assistere ai primi ritiri (tutti verso scuole private), nel giro di un paio di giorni, e dopo diverse notti insonni, siamo scappati anche noi.

Non è stato facile, per Gabo. Ha dovuto adattarsi a nuovi insegnanti, nuove regole, nuovi compagni, persino in un Comune diverso... e in poche settimane ha fatto uno sforzo immane anche per recuperare i mesi persi a far nulla in classe, con le sue ex maestre impegnate solo a circoscrivere la violenza di quello sfortunato bambino. Ci siamo trovati di fronte a quaderni VUOTI...

Gabo si è impegnato così tanto da trovarsi a soffrire di strani mal di testa, durante le vacanze di Natale. Esami e visite hanno escluso patologie (ma che brutto periodo abbiamo passato...). Poi anche i medici hanno optato per la spiegazione "psicologica".

Ci vorranno ancora mesi, forse anni, per recuperare, anche dal punto di vista degli apprendimenti, il tempo perduto in un anno e due mesi di scuola così drammatici.
Ma Gabo ha almeno recuperato serenità, e noi con lui.

Buona la seconda, insomma.

Ma già penso con ansia alle medie...



mercoledì 4 giugno 2014

Denti lenti

Uno dei motivi per cui ho sentito l'esigenza di riprendere questo diario è che l'ho sempre trovato utile per annotare tappe importanti della crescita di mio figlio, anche per poter procedere a confronti a distanza di tempo. Tra le tappe più rilevanti, c'è sicuramente la dentizione.

Se la comparsa dei denti da latte in mio figlio è stata abbastanza "normale" (primo dentino a otto mesi, poi via via sono spuntati tutti regolarmente), ora la sostituzione con i denti definitivi ha decisamente un andamento lento... e ci sta dando qualche lieve preoccupazione. Tanto che ieri ho deciso di ricostruire alcune date con l'aiuto di fotografie, mail e post su Facebook. E ora è il caso che le trascriva qui, a futura memoria (visto che ormai le mie sinapsi perdono colpi...)..

Mentre già alla materna diversi compagni cominciavano ad essere sdentati, mio figlio ha concluso la prima elementare senza perdere un dente. Non che avessi fretta di vivere l'esperienza, eh... tutt'altro! Ma anche lui era curioso di ricevere la prima visita della fatina dei denti. Così abbiamo salutato con gioia la prima caduta (un incisivo inferiore), anche perché è avvenuta mentre lui era al centro estivo, complice un morso ad una prugna croccante, ai primi di settembre 2013, quindi all'età di 6 anni e 9 mesi. E io mi sono risparmiata l'esperienza (peraltro, così, non è stata per nulla traumatica per Gabo).
La fatina, tra l'altro, è stata colta un po' alla sprovvista, e si è trovata nel portafogli solo una banconota da 20 euro e nessuna moneta... alla faccia del soldino!

La caduta del secondo dente è stata un po' più traumatica. E' avvenuta infatti il 20 novembre, alla vigilia del settimo compleanno, e per un colpo che Gabo si è dato da solo in faccia durante la lezione di ginnastica a scuola. Gli è caduto un incisivo superiore (quello destro, ho ricostruito ieri guardando una foto scattata la sera successiva davanti alla torta). Tra l'altro era un dente spezzato a metà da quando aveva un anno e mezzo. Al dolore e allo spavento per questa caduta improvvisa, si è aggiunta la paura di non trovare il dente in palestra (con il patema di eventuale mancato risarcimento da parte della fatina); per fortuna l'insegnante alla fine l'ha recuperato (e la fatina aveva messo da parte una banconota da 5 euro...). Oltretutto, Gabo era in quella scuola da appena tre giorni... ma questa è un'altra storia e prima o poi cercherò di raccontarla.

Il terzo dente, l'altro incisivo inferiore centrale, invece gliel'ho tolto io. Non ricordo bene quando è successo, comunque in inverno. Da alcuni giorni gli ballava e Gabo ha praticamente smesso di addentare cibi solidi per procrastinare la caduta. Una sera ho preso coraggio e, davanti al lavandino, ho deciso di operare. Ormai stava in orizzontale ed è bastata una tiratina, ma per quel pavido di mio figlio è stato come se gli avessi estirpato un molare a freddo. "MAI PIU', mamma, MAI PIU'!!", ha sentenziato.

In ogni caso, i due incisivi inferiori centrali gli sono spuntati in fretta (e anche un po' stortini... leggermente sovrapposti, diciamo). Ma a metà marzo il dentone di sopra latitava ancora e abbiamo deciso di andare da un dentista specializzato in ortodonzia infantile. Il dottore ci ha tranquillizzati: "A volte ci mettono dei mesi a crescere, perché gli incisivi superiori hanno radici lunghe anche due centimetri", ci ha spiegato. E' invece parso più preoccupato dall'altro incisivo superiore, il sinistro, allora non ancora 'ballante', perché gli abbiamo riferito che, quando aveva tre anni e mezzo, per una stupida caduta in casa, gli era rientrato in gengiva e poi riuscito. C'è quindi un lieve sospetto che possa essersi danneggiato il dente definitivo. Lo sapremo nel giro di pochi mesi...

Ed ecco il quarto (e per ora ultimo) dente caduto: proprio l'incisivo superiore sinistro, che ha vissuto un'agonia di una settimana. Ha infatti cominciato a sanguinare e ballare, dopo un colpo accidentale ricevuto in faccia da un compagno, a fine marzo. Il 2 aprile sono arrivata a prendere Gabo a scuola e me lo sono trovata con il 'bucone' sopra, ma molto tranquillo.

"Mamma, oggi a scuola ho perso il dente".
Bene, era ora... e dove ce l'hai, in tasca'?
"No, mamma, l'ho proprio perso!! Ero in giardino durante l'intervallo e la mia compagna E. mi ha guardato e ha visto che mi era caduto il dente, ma io non me ne sono accorto... Mi aiuti a cercarlo??".
Tesoro, ma non lo troveremo mai in giardino... Facciamo così: oggi la fatina dei denti la faccio io e andiamo a prendere un giochino, ok?
(Abbiamo contrattato un po' e ci siamo accordati su una confezione di Atomicron, insulsi soldatini minuscoli di plastica sostenuti da una poderosa campagna pubblicitaria della Giochi Preziosi).

Finalmente, a metà maggio, quindi all'età di 7 anni e mezzo, il bucone centrale ha cominciato a riempirsi. E nel giro di due settimane gli è sceso completamente il dentone destro, che perciò ci ha messo sei mesi per appalesarsi.
Se anche l'altro incisivo superiore ci metterà lo stesso tempo, dovrebbe spuntare verso ottobre. Sempre che spunti, eh.
Intanto, presto dovremmo essere alle prese con gli incisivi laterali...
E poi con i canini.
E i molari.
E i denti del giudizio.
Argh. 


giovedì 29 maggio 2014

Qualcosa di importante

Sabato pomeriggio, in macchina.
Gabo annuncia a me e al papà: "Devo dirvi una cosa importante...".

(Di solito questo incipit fa presagire un commento su un videogioco o la richiesta di una bustina in edicola, ma questa volta Gabo ha la voce un po' rotta dall'emozione e lo ascoltiamo incuriositi)

"Io sento che da grande farò..."

(Il pompiere? Lo scienziato? L'agente segreto?)

"...qualcosa di importante".

(pausa)

"Per l'umanità".

(pausa)

"Per salvare il mondo".

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Decisamente mio figlio non ha bisogno di iniezioni di autostima.

martedì 27 maggio 2014

A volte ritornano...

È passato oltre un anno da quando ho scritto un post.
Forse è la volta buona che riprendo questo mio diario mammesco.
Chissà.
Non ricordo nemmeno più come funziona la piattaforma!

Sssà sssà uno due tre prova prova.

Invio!

mercoledì 10 aprile 2013

Hora ruit

E così, senza nemmeno che me ne accorgessi (o quasi), il primo anno di scuola primaria di Gabo è volato...
Non ho avuto sinceramente tempo, né voglia, di aggiornare il blog. Anche perché, da un giorno all'altro, ho ricominciato a "lavorare". Tra virgolette, perché ho trovato un lavoretto precario ma su cui sto investendo tante energie. Mi resta dunque solamente lo spazio per occuparmi di mio figlio, nelle ore in cui non è a scuola, e della mia famiglia. Ma per ora va bene così.

Questo primo anno di elementari non è stato facile. Non tanto per l'apprendimento: Gabo ha cominciato la scuola da analfabeta e ha regolarmente imparato a leggere, scrivere e far di conto, come si diceva una volta. Ma la sua classe è disastrata - un'insegnante si è persino messa in aspettativa perché non reggeva più la situazione - e così non siamo del tutto sereni... Per il momento andiamo avanti così, giorno per giorno, speriamo che qualcosa cambi (ma per ora nulla è cambiato).

Gabo cresce: a 6 anni ha raggiunto i 115 cm di altezza e poche settimane fa ho visto per la prima volta il numero 20 sulla bilancia! Mi annoto questi dati perché l'ho sempre fatto, per tenere traccia della sua crescita. Ma sinceramente la sua "curva dei percentili" non è più un problema come una volta.

Gabo ha un sistema immunitario eccezionale: quest'inverno, mentre i suoi compagni alternavano influenze, polmoniti e virus vari, lui non ha fatto un giorno d'assenza. E anche questo dimostra che lui mangia poco (ma mooolto di più rispetto al passato) perché è la quantità giusta per lui.

Ecco, volevo solo riempire minimamente questo 'vuoto' sul blog, perché è uno spazio che amo. Ma amo soprattutto mio figlio, ogni giorno di più, e cerco di rubare il minor tempo possibile a lui... Per questo non aggiorno il mio diario online. Ma tengo traccia nel mio cuore di questo periodo meraviglioso. Perché, ecco, dicono tutti che il periodo migliore dei bambini è sui 3-4 anni. Per me non è così: adoro questa fase, in cui vedo che si appassiona alla lettura, in cui si afferma sempre di più il suo carattere, in cui vedo delle manifestazioni di amore incondizionato nei miei confronti che mi commuovono e mi rincuorano.

Insomma, il blog può attendere. Mio figlio no.

mercoledì 10 ottobre 2012

Mestieri (4): il giudice

Il suo 'primo' mestiere fu il vigile del fuoco, figura che affascina non pochi bambini.
Poi dichiarò di voler diventare un guidatore di robot.
Quindi ha avuto il periodo dell'inventore.
E anche una breve fase in cui si era convinto che sarebbe diventato elettricista, complice un lavoro di classe fatto alla scuola materna sui "lavori utili" .
Ora ha un nuovo obiettivo.

"Mamma, da grande voglio fare il giudice".

Ecco, non penso che molti bambini puntino a questa carriera... 
L'idea a Gabo è venuta dopo l'esperienza non proprio positiva di Disneyland Paris, nello scorso mese di agosto: il giro sul "treno nella miniera" (Big Thunder Mountain), un roller coaster considerato adatto alle famiglie tanto che il limite di accesso è un'altezza di 102 centimetri (circa 4 anni di età), lo spaventò a tal punto da provocare in lui una sorta di indignazione per chi aveva concesso il permesso di salire sulla giostra anche ai bambini. Da lì ha cominciato a dire che da grande avrebbe fatto il giudice: in sostanza, per proteggere i bambini dai giochi pericolosi.

Poi ha maturato un programma anche più "politico": "E quando sarò giudice, dirò mai più armi e mai più guerre". Eh, si sa, i bambini sono sostanziamente pacifisti.

Ma c'è anche un aspetto più venale, in questa sua aspirazione. Un giorno gli ho fatto notare che bisogna studiare tanto, per diventare giudice... 
"Sì, ma poi guadagnerò tanto!".
Gabriele, guarda che questo non è un buon motivo per diventare giudice. E' anche un mestiere pericoloso, sai?
"Perché? Tanto si sta tutto il giorno dietro a una scrivania!".
Eh, è pericoloso perché ti puoi trovare davanti delle persone pericolose, che hanno fatto qualcosa di brutto. Magari hanno rubato, o persino ammazzato qualcuno...
"E allora? Io li mando in prigione, mica mi possono fare del male chiusi là dentro!".

Ok, tanto ha sempre ragione lui. E devo dire che ce lo vedo pure, a fare il giudice. O, vista la parlantina che si ritrova, il pm.

Eppure un elettricista sarebbe così utile, in famiglia...