sabato 31 maggio 2008

Dimenticanze

Chissà cosa c'è dietro la tragedia di Merate, dove una madre ha dimenticato in auto la bimba di due anni, morta dopo alcune ore. E non è nemmeno il primo caso: successe anche una decina d'anni fa a Catania.

Forse dietro c'è una (latente) depressione.
Di sicuro tanta stanchezza.
Quella che tutte noi, madri che lavorano (incluse le "casalinghe"), proviamo ogni giorno.

No, non mi sento di biasimare quella madre, di cui non posso nemmeno immaginare la disperazione.

So solo che una notte agitata, magari del tutto insonne, può lasciare distrutti. Un po' come mi sento io oggi, che sono pure di turno al lavoro.

Anch'io sono esausta. Anche noi.
Immaginavo che fare la mamma fosse una fatica, ma forse non così tanto.
Perché non c'è più un minimo spazio per recuperare le energie.

Eppure, essere mamma è sempre una meraviglia. Come stamattina, che mi sono trovata a sgridare ad alta voce Gabo perché mi ha fatto alzare alle 6 ed era incontenibile, fino a sbattermi una porta dell'armadio in faccia e portarmi al pianto per l'esasperazione. Ci è rimasto male, al mio grido "basta!". E, sollecitato dal papà a chiedermi scusa, mi ha dato un bacetto sulla guancia. Per la prima volta con le labbra all'infuori e lo schiocco.

Sei tremendo, Gabo.
Ma sei proprio un amore.



Aggiornamento (agghiacciante... speriamo non sia vero):
La bimba forse poteva essere salvata

venerdì 30 maggio 2008

A pois

Gabo è a casa dal nido per una "malattia esantematica virale" non ben precisata. Questa è la diagnosi del pediatra, che lo ha visto ieri mattina: ha escluso quinta o sesta malattia o altro (io avevo pensato alla varicella, inizialmente, ma non ha prurito). Un puntino più sospetto che ha su una mano, in rilievo, dovrebbe infatti essere una puntura di zanzara.

E' stato dimesso dal nido mercoledì pomeriggio perché aveva 37.5 (ma secondo me era accaldato per il tempo tropicale... non era febbre) e qualche puntino rosa su braccia e faccia. Nella sezione a fianco gira ancora bocca-mano-piede, ma non è questa. Io pensavo che fosse uno sfogo da calore, ma stamattina fa meno caldo e lui ha qualche puntino in più in faccia. Boh.
Intanto, abbiamo trovato una nuova tata, che stamattina lo tiene per due ore in attesa che arrivi la nonna. E' una studentessa di Scienze dell'educazione che abita di fronte a noi e che ha messo un annuncio proprio sotto casa nostra. Purtroppo non ha la macchina, quindi non ci può aiutare per andare a prenderlo al nido, ma in emergenza - come oggi - è comunque un appoggio.

Siamo tutti molto stanchi, sia per il caldazzo che per questa vita frenetica e pesante. Le notti vanno così così: si sveglia quasi sempre verso le 3 o le 4 e lo prendiamo nel lettone. A volte si riaddormenta subito, a volte fa il frullatore per ore. E la pappa... be', stendiamo un velo pietoso.

Per fortuna che c'è il fruttolo.

domenica 25 maggio 2008

Muta collaudata

Ieri sera Gabo aveva 38 di febbre. Non sappiamo perché. Non ha tosse né raffreddore né altri segni specifici di malattia... E la notte è stata allucinante. Si è svegliato a mezzanotte e ha dormito un'ora in tutto (e io con lui...). Alle 5 era definitivamente sveglio e alle 6 mi sono alzata, tanto non c'era più niente da fare.
In compenso, la febbre era sparita.
Boh.
Dicono che non ci sia alcuna relazione tra la dentizione e la febbre, ma per il momento non ho altra spiegazione.

Dopo una nottata così, ovviamente anche la giornata è stata stravolta. Ha fatto un pisolo extra di mattina (e io con lui), ma ha saltato la solita nanna pomeridiana. Eravamo tutti e tre distrutti, e con il tempo che non prometteva nulla di buono. Così... siamo andati a collaudare la muta! Sì, lo so che appena 12 ore prima aveva la febbre, ma se deve venirgli qualcosa, che gli venga subito o mai più, ecco.

Gabo ha mostrato di gradire anche la piscina "da grandi". Il papà, poco avvezzo a frequentar vasche, è rimasto traumatizzato dalla temperatura dell'acqua, e in effetti Gabo tremava un po' nonostante la muta. Però ci siamo divertiti tutti e tre (anche se l'espressione di Gabo era un misto tra il contento e il preoccupato). La muta ha fatto il suo dovere, tenendogli il pancino caldo, e - incredibile ma vero - anche la cuffia ha retto fino in fondo (Gabo, come suo padre, non sopporta di avere alcunché in testa).

Il vero problema è l'organizzazione fuori della vasca. Gabo è stato bravissimo anche sotto la doccia (che per passare da gelata a tiepida richiede 10 minuti di attesa), un po' meno i primi minuti nello spogliatoio: ha gnolato un po', per il freddo o la stanchezza, almeno finché non l'ho asciugato, cambiato e semi-vestito. A quel punto, libero di muoversi, gli è passata e si è messo a giocare con il contenuto della sua borsa del cambio. Io, però, non sono riuscita né a lavarmi né tantomeno ad asciugarmi i capelli.

Insomma, è stata una bella esperienza, ma non so se ne valga la pena.
La varrebbe, forse, se avessi un orario di lavoro decente, con un po' di tempo libero durante la settimana. Ma abbiamo soltanto la domenica libera.

La piscina può attendere, mi sa.

Festa-delirio

Ieri pomeriggio io e Gabo abbiamo partecipato per la prima volta a una festa del nido. Per la festa di Natale, infatti, avevamo marcato visita (eravamo piuttosto malaticci).
Sarà che col passare del tempo sono sempre più orsa, ma proprio non sopporto la confusione... voglio dire: già faccio fatica a sopportare il caos gabese, figuriamoci quello di decine di infanti e relativi genitori!

Ci mancava soltanto il diluvio deflagrato poco dopo l'inizio della festa, che era stata pensata per svolgersi in giardino (dalle 17.30 alle 20.30). Così, siamo stati tutti costretti alla ritirata dentro al nido. Con 40 gradi e un'umidità del 120 per cento.

Comincia il delirio.

Prima iniziativa, l'asta a favore del nido. Mi sono sentita obbligata a partecipare e per 5 euro mi sono aggiudicata una videocassetta di un cartone animato. Per tutta la durata dell'asta (una mezz'oretta) mi sono dovuta alzare continuamente per rincorrere Gabo, che svicolava per raggiungere la sua sezione, vuota e di conseguenza tutta a sua disposizione. Mi sa che anche lui è un po' orso e non sopporta la confusione altrui.

Finita l'asta, è il momento delle attività. Vedo decine di bimbi riuniti attorno a vari tavolini, tutti seduti e concentrati a giocare con il didò, la farina di mais e amenità similari. Provo ad avvicinare Gabo al tavolo della farina e lui comincia a tirarla addosso agli altri bimbi. Con gli sguardi delle loro madri che mi inceneriscono... Per fortuna c'è anche la mamma di una compagna di Gabo che, solidale, mi fa: "Per me questa festa è già durata abbastanza. Se fuori non diluviasse me ne sarei già andata".
Mi sento meno sola.

Però comincio ad avere la prova di un sospetto che ho da tempo: Gabo è veramente scalmanato. Il più scalmanato di tutti i presenti alla festa, almeno. E questo non mi fa sentire molto tranquilla per il futuro. Già mi vedo le maestre e i prof che mi convocano: "Sì, suo figlio è intelligente, ma così indisciplinato...".

Intanto, le solite mamme solerti e previdenti (gruppo del quale non faccio parte, ovviamente) organizzano una riunione "separata", della nostra sezione, per consegnare il regalo di fine anno alle dade. Un fiore a testa (sono tre) più un buono per acquistare una macchinina che resterà in dotazione al nido. Almeno ora siamo una dozzina di bimbi e relative mamme e il delirio mi sembra un po' meno delirante. Gabo nella sua classe si trova più a suo agio e riesco a controllarlo a vista, senza doverlo rincorrere saltando altri bimbetti-ostacoli.

Ma... colmo della sf**a, smette di piovere ed esce il sole. Così il rinfresco viene organizzato in giardino, sotto il tendone gocciolante, e con il prato che sembra una risaia. "Pancia mia fatti capanna", pensa Gabo, ma inappetente com'è non punta al rinfresco, bensì alle pozzanghere. Riesco a pararlo per una decina di minuti, poi fallisco la presa e lui... SPACIAFFFF! si tuffa di testa in una bella pozza. Le dade mi suggeriscono di cambiarlo, ma io colgo l'occasione al balzo per dileguarmi.

Ormai sono le 19, ora di pappa. Con Gabo sgocciolante in braccio, arraffo una pizzetta e gliela passo, prima di dirigermi al parcheggio. Così, un po' sovrappensiero. E lui cosa fa? La afferra e... comincia a mangiarla. E la mastica con gusto, pure!! Be', che c'è di strano? Che lui, di fronte a mamma, papà e nonna, non ha MAI masticato nulla!!! Insomma, ci prende in giro. Se solo lo volesse, è benissimo in grado di mangiare cibi solidi.

Oggi gli ho comprato una pizzetta al taglio e gliene ho offerto un pezzo. L'ha tutta sbriciolata e lanciata in giro per la sala senza nemmeno provare a metterla in bocca.

Invitatemi ancora a una festa del nido e vi sbrano.

mercoledì 21 maggio 2008

Sei "maggiorenne"!

Amore mio, oggi compi 18 mesi. E' una tappa importante, sai? Anche se ormai già da qualche tempo, per semplicità, diciamo che hai un anno e mezzo...
Da oggi, ad esempio, potrai venire in piscina con me. Mi piacerebbe cominciare già questo weekend. C'è soltanto la vasca per grandi, e l'acqua è freddina, ma con la muta che ti abbiamo comprato non dovresti avere problemi.
Le prime volte chiederemo a papà di venire con noi, anche per capire come organizzarci. Sono curiosa di vedere la tua reazione. L'ultima volta che siamo andati in piscina tutti assieme è stata all'inizio di gennaio, durante la tua prima vacanza all'estero. Era una piscina calda calda con le bolle e ti sei divertito tanto.
Poi quest'estate speriamo di fare tanti bagni, prima in luglio, in Tunisia, per la nostra prima vacanza "extraeuropea", poi in agosto in Liguria, nella terra di tuo papà.
Intanto, il bagnetto per te è sempre una festa (o quasi: ieri sera all'inizio hai protestato un po', ma forse eri stanco...).
Stai crescendo così in fretta, amore mio... E' così buffo, e anche un po' preoccupante a volte, vederti arrampicare sulle sedie "da grandi", e stare a tavola con noi a cena, anche se spesso sei "molesto" e cerchi di afferrare coltelli e bicchieri. Ma è giusto così.
Ogni giorno è una scoperta, una tappa nuova da raggiungere.
Noi tre, assieme.
Per sempre.

giovedì 15 maggio 2008

Denti-male

Da alcuni mesi Gabo è a quota dieci denti: due incisivi inferiori (i primi spuntati, quando aveva sette mesi), i quattro incisivi superiori e quattro molari simmetrici, uno per arcata (spuntati da gennaio, in piena gastroenterite...).

Finalmente stanno arrivando gli altri due incisivi inferiori, per pareggiare la situazione. E per il momento paiono i peggiori! Innanzitutto, il loro spuntare è coinciso con tosse e febbre, per non parlare dell'inappetenza... Anche il pediatra, che l'ha visitato ieri mattina, ha confermato che "ha un gran fastidio per questi dentoni" (parla con linguaggio comprensibile, il dottore); i polmoni sono a posto e la gola è appena appena arrossata.

Martedì sera, con 38 di febbre, Gabo ha cominciato a piangere disperato, proprio come durante una notte da terrore un mesetto fa. Abbiamo così avuto la conferma che, quando strilla così, è perché ha bua da qualche parte. Ma, con una supposta di Efferalgan 80 (paracetamolo, come la tachipirina) e una spalmata di Dentinale sui denti, per fortuna dopo poco è crollato addormentato.

Devo dire, però, che in queste notti resiste soltanto un paio d'ore nel lettino, poi si sveglia (o per la tosse, o per il mal di denti) e lo dobbiamo prendere nel lettone. Peccato, perché da diverse settimane dormiva tutta la notte dalle 21 alle 7.

Be', vuol dire che è una fase. Passerà anche questa.

mercoledì 7 maggio 2008

Vacanza ok!

Il viaggio in auto, sia all'andata che al ritorno, è stato da KO: sei ore al posto delle usuali tre e mezza, con i 90 km di autostrada ligure percorsi in tre ore... Gabo, però, è stato stoico: pur avendo dormito poco, un'oretta al mattina e un'altra al pomeriggio, e con una sola pausa in autogrill per merenda, cambio e sgambatina, ha sopportato la tortura con pazienza. Io ero seduta dietro con lui (come sempre, nei viaggi lunghi) e l'ho intrattenuto come potevo, tra canzoncine, coccole (ha molto gradito i massaggi ai piedi) e giochini vari.

La vacanza, però, è stata davvero OK! Per Gabo è stata la prima vera esperienza di spiaggia: l'anno scorso più che altro stava in passeggino o al massimo sul lettino, e in agosto, quando era appena gattonante, eravamo in una spiaggia di sassi e quindi non lo avevamo mai messo a terra. Così, in questa occasione, ha scoperto la sabbia. Appena arrivato al mare ha cominciato a correre da una parte e dall'altra! Credo che in agosto io e il papà faremo dei turni, ma sarà comunque un allenamento intensivo. Poi, per fortuna, ha adocchiato la paletta di un bimbo, si è servito e ha cominciato a scavare. Si vede che i bimbi ce l'hanno d'istinto, l'uso della paletta... Il giorno dopo abbiamo comprato il classico set secchiello - paletta - rastrello - formine - setaccio, ma in sostanza non l'ha mai usato: erano più interessanti i giochi degli altri, ovviamente, anche se assolutamente uguali ai suoi.

Altra esperienza entusiasmante: ha imparato a salire sullo scivolo e a scendere, tutto da solo. Lo scivolo che c'è al parco sotto casa nostra è più da grandi, ma in spiaggia ce n'erano a sua dimensione, e ha passato ore a fare su e giù. Credo che in agosto, nonostante la protezione 50 (che ho usato in questi giorni), riuscirò ad abbronzarmi comunque. Sarà impossibile stare sotto l'ombrellone più di 5 minuti di seguito...

Ovviamente, abbiamo dovuto trattenerlo dal tuffarsi in mare, vista la passione che, almeno per il momento, mostra per l'elemento acqua. Però i piedini li ha bagnati, e non era nemmeno freddissima! A dire il vero, parecchie persone facevano il bagno, e anche dei bambini. Ma meglio non esagerare...

Anche in albergo è andata benissimo. Certo, dopo un'ora in camera cominciava a scalpitare, ma non c'è stato nessun problema neanche di nanna. Anzi, è praticamente sempre crollato: sia per il pisolo pomeridiano ("svenendo" poco dopo mezzogiorno, nel passeggino, in mezzo al caos del ristorantino sulla spiaggia), sia la sera. E anche la pappa è andata molto bene, naturalmente in rapporto alle quantità a cui lui è abituato: a pranzo, poco dopo le 11, uno yogurt e un omogeneizzato di frutta, più qualche briciola di pizza o focaccia (d'altra parte, al nido mangia poco o niente); a cena, la solita pappa molla, con i nonni a intrattenerlo al posto dei teletubbies.
E senza proteste drammatiche.

Da lunedì siamo tornati tutti alla vita normale.
Ed è dura per tutti e tre.