Oggi passeggiata in centro a Bologna con nonna e zia in occasione di una puntata in Questura per richiedere il
documento valido per l'espatrio per Lenticchia. Non dobbiamo andare da nessuna parte in particolare, ma magari in agosto si potrebbe fare una scappata in Francia ed è meglio essere premuniti.
A parte il fatto che vorrei denunciare un'impiegata del mio Comune per la perdita di tempo e le informazioni sbagliate che mi ha dato, costringendomi a girare per quattro uffici da sabato scorso quando il certificato di nascita me lo doveva dare lei... mi piace cercare il lato positivo. Eccolo: ho sperimentato una
pappa in trasferta.
Non so se si è capito, ma lo svezzamento procede malino. Lenticchia è un bimbo che non ha mai avuto fame, ma bene o male il latte, nell'arco della giornata, sono sempre riuscita a farglielo prendere. Con la pappa, invece, se non la vuole non c'è espediente che tenga:
non la vuole, e basta. E' impossibile continuare a imboccare un bambino che,
se va bene, si mette le mani davanti agli occhi come se avesse sonno (mentre in realtà vuol dire "basta mamma ti prego, non ne voglio piùùùùù").
Se va male, piange con lacrime e singhiozzi come se lo stessi torturando.
Oggi, per questo improvvisato
pranzo fuori casa, mi ero premunita con:
- latte Mellin 2 in polvere;
- latte Mellin 2 liquido;
- campioncino di crema di riso Mellin, brodo e passato di verdure pronto in barattolo Nipiol, omogeneizzato di carne (pollo) Mellin e omo di frutta (mela) Plasmon;
- pappa pronta Mio (Nestlè) in vasetto gusto verdure-semolino-pollo.
In pratica, avevo da mangiare per un intero asilo nido, quando Lenticchia a volte sopravvive con due cucchiaini di pappa e due di frutta...
Ho cominciato dal menù più facile: la
pappa pronta. "Orrore!", penseranno le mamme che amano spadellare, con bimbi che stanno a bocca aperta e cercano di afferrare il cucchiaino per fare prima e da soli. Be', io di pappe fatte più o meno da me, in due mesi, ne ho buttate tante da sfamare un villaggio africano. Però non ho mai provato queste pappe stile "4 salti in padella" per bebé. O meglio, una sera ne ho aperta una (Plasmon, con crema di riso e non ricordo cos'altro) dopo l'ennesimo rifiuto in lacrime della pappa fatta da me. Con mio grande sollievo, è poi finito nel bidone anche l'intero vasetto di pappa pronta. Insomma, non sono io l'incapace: è proprio lui che è inappetente.
(Digressione sulla
pastina: Lenticchia la vomita appena la vede. Visto che sono l'opposto di una cuoca provetta, un giorno mi sono auto-invitata a casa di Pupetta, che quasi mangia i maccheroni... E ho provato a dare un cucchiaino delle sue stelline a Lenticchia. Vomitate anche quelle).
Oggi, invece, sarà stata la novità del pranzo a casa della nonna; sarà che finalmente è un pochino più fresco ("solo" 34 gradi invece di 38); sarà che erano le 13 passate quando in genere il pranzo è alle 12-12.30... fatto sta che oggi Lenticchia ha mangiato
oltre mezzo vasetto di pappa Mio-Nestlè. E senza pianti o lotte particolari.
Sì, lo so che la Nestlè è una
marca accusata di nefandezze varie... lo so che sarebbe più sano preparare mangiarini fatti in casa, possibilmente con prodotti biologici. Ma Lenticchia ha già un bel caratterino. E pare che il
consumo critico non faccia parte del suo dna.