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sabato 8 agosto 2009

Primo giorno di vacanza

Appunti random, finché funziona la connessione con la nuova chiavetta Vodafone:

. ieri pomeriggio, appena arrivati, il cambio d'aria gli ha smosso la pancia sei volte in un paio d'ore (ma nessun centro nel vasino; "Saetta grande", ovvero la macchina radiocomandata come superpremio per lo spannolinamento, è di là da venire...);

- da oggi Gabo è ufficialmente entrato nel periodo dinosauresco, con il suo primo tirannosaurus rex acquistato in edicola; fino a pochi giorni fa non li conosceva, poi ha sbirciato le strisce di Calvin e Hobbes che da tempo rappresentano la mia unica lettura serale, e ha scoperto un mondo nuovo;

- in questo momento sta facendo il pisolino in un letto singolo da adulti, con il suo lettino da campeggio a mo' di sponda; decisamente è arrivato il tempo di svezzarlo anche dal lettino con le sbarre, e come avevamo già deciso compreremo un lettino intermedio (tipo quello dell'Ikea, lungo 160 cm circa) appena torneremo dalle vacanze; la scorsa notte, però, ha dormito nel lettino, ma il vero problema è l'addormentamento, visto che manca la poltrona a cui è abituato, così son costretta a sdraiarmi di fianco a lui nel letto.

E per ora è tutto... ah no, un'altra cosa: piove. Così Gabo non ha ancora visto il mare, che invocava ormai da diverse settimane... Però ha passato il pomeriggio di ieri a giocare con la nonna e la mattina di oggi a trovare il nonno convalescente, ed è stato bravo. Anche se è sempre un monello di prima categoria.

mercoledì 31 dicembre 2008

Meraviglia

Ho visto la meraviglia negli occhi di mio figlio. Non per un regalo di Babbo Natale, ma per la neve, che ci ha accolti domenica scorsa in città, al ritorno dalla nostra vacanza al mare. Gabo non faceva altro che guardare la neve cadere, indicandola col dito, e con gli occhi brillanti di un misto di felicità e incredulità. Dopo pochi minuti è anche riuscito a dire la parola "neve", e l'ha ripetuta tante volte di seguito come non aveva ancora fatto per nessuna parola.

In questi giorni di full immersion assieme, però, nel linguaggio c'è stato un salto di qualità e quantità. Non si limita più alle solite 10-15 parole che conosce da un anno, e tutte composte dalla stessa consonante. In questi giorni è riuscito a imparare parole "vere", non di sua invenzione, come neve, appunto, ma anche luna, pollo, mela... Anche due o tre parole nuove al giorno. E in vacanza, per la prima volta, ha anche detto come si chiama: Lèlle.

In compenso, nei quattro giorni di vacanza in Liguria, ha fatto quasi lo sciopero della fame, limitandosi al latte mattina e sera. Però oggi si è appalesato un secondo canino, e questo spiega anche qualche "esplosione" nel pannolino che si è verificata ieri... E' andata invece molto bene la nanna, ormai stabilizzata su una tirata di 9-10 ore, al massimo con un risveglio notturno ogni tanto. E in vacanza ci ha regalato anche qualche dormita fino ale 8!!

Devo poi dire che Babbo Natale, dopo un esordio deludente, ha saputo recuperare.
La sera della vigilia, a casa del nonno, ha portato un leggilibro, con una storia di Winnie the Pooh, e Gabo ne è rimasto rapito: è capace di "leggerlo", da solo, anche 5 o 6 volte di seguito! Ma c'erano anche un puzzle di legno di Winnie the Pooh, un peluche di Daffy Duck e un album dei Teletubbies da colorare: tutti regali molto apprezzati.

La mattina di Natale, nell'appartamento di un nostro amico gentilmente concessoci per tutta la vacanza, Babbo Natale ha portato la lavagnetta magica "ordinata" da noi, che ci ha permesso di resistere a diversi pranzi e cene, così come al viaggio di ritorno in auto. Ma - sopresa anche per noi - ha portato anche un grande camion giallo, che il nostro ospite aveva ordinato a Babbo Natale apposta per Gabo.

Il munifico vecchietto venuto dal Polo Nord ha fatto anche un passaggio a casa della nonna del mare. E che passaggio! Tre libri di filastrocche della Pimpa con allegati cd musicali, una valigetta con quattro libri di Spotty e tre modellini: un muletto, una ruspa e un pullman. Quest'ultimo meglio noto, in gabrielese, come "cicci", e rivelatosi - forse - come il regalo preferito di questo (troppo) ricco Natale.  Il cicci sta quasi diventando il suo oggetto transizionale, e finora non ne aveva mai avuti: una sera ha voluto a tutti i costi addormentarsi sdraiandocisi sopra (sarebbe più comodo un pupazzo...), e ora la mattina vorrebbe uscire portandoselo al nido, e siamo costretti a barattarlo col ciuccio.

Ma Babbo Natale non ha ancora finito, e nel suo giro ha portato anche un regalo a casa di nostri amici del mare che hanno una bimba di sei mesi più grande di Gabo. L'uomo di casa, alle prese con bambole e affini, si è sfogato per questo regalo, e ha preso - ops, ha chiesto per letterina a Babbo Natale - un trenino elettrico "vero", western, con un binario lungo diversi metri, luci e suoni. Be', l'espressione di Gabo, quando l'ha visto, è stata abbastanza vicina a quella per la neve...

Per completare il quadro natalizio, devo però registrare un piccolo incidente avvenuto la sera di Santo Stefano. Scenario: la festicciola per il primo compleanno del figlio di amici. Ci sono 6 o 7 bimbi, di età fino ai 5 anni, con cui Gabo ha giocato e corso e saltato per un paio d'ore. Arriva l'ora di cena, Gabo digiuna come al solito, riusciamo a fargli ingurgitare una merenda allo yogurt, poi tutti i bimbi si sistemano davanti alla tv per una mezz'ora di cartoni. Noi tiriamo un sospiro di sollievo (fino a quel momento l'avevo tenuto costantemente d'occhio) e ci accingiamo a goderci la nostra pizza, quando una mamma, la più vicina, si alza per sollevare nostro figlio da terra, urlante. "Si sarà spaventato per la caduta...", dice. Accorro e so già che invece qualcosa è successo, perché Gabo piange così solo per il dolore. E infatti ha la bocca piena di sangue. Cadendo dallo sgabello, forse per scendere, si è spaccato un labbro. I denti, per fortuna, ci sono tutti e interi. Tanto sangue, anche la mattina successiva, ma anche questa disavventura è ormai archiviata.

Morale di questa vacanza: Babbo Natale ha un po' esagerato (e pare che ci sia ancora qualche regalo in giro) e sì, la televisione fa male.

Auguri perché il 2009 porti a tutti voi ciò che più desiderate!
(Per me, un lavoro con un orario più umano, grazie...)

giovedì 12 giugno 2008

Scimmiotto vagabondo

Gabo ormai si arrampica ovunque. Sale sulle sedie di casa e da lì sul tavolo, in piedi. Non so se stia crescendo in altezza, ma le braccia le ha lunghissime e arriva ovunque. Si appende ai porta-asciugamani, per dire.
E' un vero scimmiotto.

Inoltre è proprio un vagabondo.
In casa non resiste: si piazza davanti alla porta e mugola per uscire, come un cagnolino. Io lo chiamo il mio bimbo-beagle, perché quando siamo a spasso corre in tutte le direzioni, proprio come i "bracchetti"... impossibile "addestrarli". Quasi tutti gli altri mi sembrano bimbi-pastore tedesco, che stanno a fianco dei genitori senza allontanarsi e camminano placidi placidi anche senza la manina.
D'altra parte, non stava fermo un attimo neanche nella pancia: i primi movimenti li ho sentiti già alla 16esima settimana, e da allora si è sempre mosso.

Da un paio di giorni, poi, ha imparato una nuova prodezza: si arrampica sul passeggino, si mette a sedere, si allaccia le cinture e indica la porta. Quando vede che non ottiene nulla, si divincola, si mette in piedi... ed è un miracolo se ancora non si è ribaltato.
Quel passeggino andrà presto in garage e in casa terremo solo quello "leggero" che sta piegato. Almeno finché non imparerà ad aprirlo.

L'impressione è che stia prendendo il carattere del nonno paterno, che sin da giovanissimo è stato vagabondo, fino a "scappare" in Francia quando non aveva ancora 18 anni... Poi, da adulto, si è scelto un mestiere proprio da vagabondo: per anni ha lavorato sulle navi da crociera.
Come dice il papà, quantomeno non avremo un "bamboccione" in casa.

Ma intanto... diciamo che è un bimbo impegnativo, ecco.
Lo so, tutti i bambini sono impegnativi. Ma Gabo mi sa che lo sia un tantino più di tanti altri.