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domenica 6 febbraio 2011

L'epifania il vasino si è portata via


Sono ormai indietro di tre mesi nell'aggiornare questo blog... ma questa tappa non voglio dimenticarmi di appuntarla.



Possiamo dichiararare ufficialmente chiuso lo spannolinamento. A 4 anni suonati, ma vabbe'. Con Gabo bisogna un po' forzare i passaggi importanti. E la vacanza in montagna ha rappresentato un'ottima palestra. Infatti abbiamo deciso di "dimenticare" il vasino a casa... Ed è andata bene nonostante Gabo continui ad essere piuttosto stitico (a proposito, da qualche mese ormai ho abbandonato il Paxabel, di mia iniziativa, e come latte gli do il Fibresse Parmalat, indicato proprio per chi ha l'intestino pigro; e lui ne beve, tra colazione e merenda,  circa mezzo litro al giorno). Insomma, nessuna tragedia, si è adattato al w.c.



Così ho chiesto a mia madre di passare da casa nostra e di fare sparire il vasino. Ufficialmente, se l'è portato via la Befana, la mattina del 6 gennaio. Noi siamo tornati dalla montagna nel pomeriggio e Gabo, subito dopo essere entrato in casa, ha prima rovesciato per terra il contenuto della calza che gli avevo preparato, spargendo briciole di carbone dolce ovunque; poi è corso in bagno a cercare il vsino. Tra l'altro, proprio quel giorno,  prima di partire, si era svegliato con un brutto mal di pancia e conseguenti scariche... forse un colpo di freddo, o qualcosa che aveva mangiato in albergo. E aveva una certa urgenza...

"Ma perché si è portata via il mio vasino?"
Perché sei diventato grande...
"Ooohhh".
E poi si è seduto sul w.c.



Insomma, è andata veramente meglio del previsto.
E se durante le vacanze di Natale abbiamo lavorato sull'autonomia (vestirsi/svestirsi da solo è ancora una chimera, ma almeno si lava mani, denti e faccia da solo, e le scarpe se le sa mettere e togliere),  ora dobbiamo insistere sul rispetto e sull'osservanza delle regole... 

lunedì 27 settembre 2010

Vocabolario


Domenica mattina, ore 7. Sono sveglia dalle 4.30 causa chiamata-pipì (è la prima volta che, quanto meno, mi chiama PRIMA di farla nel letto). Gabo ha appena finito di scolare il suo consueto biberon (300 ml di latte, otto biscotti plasmon e due cucchiaini di nesquik) e sta giocando al tavolo di cucina con una macchinina.

"Mamma, come si dice 'individuato' in inglese?".



(pausa di riflessione mia, poi ammetto...)

Non lo so, tesoro.

(pausa di riflessione sua)

"E perché non lo sai??"

...

Oggi ho guardato sul dizionario e ho visto che esistono diverse traduzioni, come "identified" e "located", a seconda del contesto. Ma ignoro che contesto avesse nella sua testolina in quel momento. Ovviamente, ora che so come si si dice, non me lo chiederà più.

Fare la mamma è un mestiere davvero difficile.

(E bisogna che cerchi anche la traduzione di "autospurgo", perché mi sento che prima o poi me la chiederà...).
 

venerdì 2 luglio 2010

Batticuore


 



Cominciamo dalla fine: è tutto ok, il cuore di Gabo non ha alcun problema.

Torniamo all'inizio. Una decina di giorni fa, appena usciti di casa per andare a scuola, Gabo mi fa: "Mamma, ho il cuore che mi batte forte nella pancia". Sì, tesoro, è normale, il cuore batte...
Già nei giorni precedenti aveva detto la stessa cosa, sempre la mattina, quindi a riposo, e non ci avevo dato peso. Ma, quel giorno, ha aggiunto: "Mamma, senti!". Così mi sono fermata - eravamo ancora nel cortile - e gli ho posato una mano sul torace. Mi è bastato sfiorargli la maglietta per sentire un fortissimo PUM PUM PUM. Non tanto accelerato, ma proprio un battito violento. Ho fatto finta di niente e l'ho portato a scuola.

Poi ci ho ripensato, mi è montata l'ansia e dopo un paio d'ore ho chiamato il pediatra per riferirgli l'episodio. Lui, come sempre, è stato tranquillizzante: "E' normale, a volte i bambini hanno tachicardie, un po' di cardiopalmo. Però è meglio controllare. Venga che le faccio la richiesta per un elettrocardiogramma".
E nell'impegnativa, che prescriveva anche una visita cardiologica, ha scritto "per sospetta tachicardia parossistica sopraventricolare". Urgenza differita, ovvero da effettuare entro 7 giorni.
Dopo aver fatto diverse telefonate e innumerevoli code tra punti di prenotazione e reparti ospedalieri, dopo due ore ho finalmente trovato il posto giusto (cardiologia pediatrica) e prenotato la visita, fatta ieri mattina.

Gabo è stato davvero bravissimo, considerata anche la lunga attesa, per fortuna distratta da una tv 42 pollici con cartoni animati. Ha mugolato un po' solo all'inizio, quando ha visto le pinze che gli dovevano applicare a polsi e caviglie, ma l'infermiera è stata bravissima: "Ti mettiamo i braccialetti dell'uomo ragno". Io lo tenevo in braccio e gli ho ripetuto quel che gli avevo già spiegato prima di portarlo in ambulatorio: "Andiamo in un posto dove con una macchina speciale ti fanno un disegno del tuo cuore, ma è un disegno astratto, con delle righe che vanno su e giù...".

Finito l'esame, nuova lunga attesa per la visita. E anche la cardiologa,  con un modo di fare molto dolce, l'ha conquistato. Dopo aver esaminato l'Ecg, ha infatti deciso di effettuare un'ecografia cardiaca, accertamento molto più lungo, e Gabo ha veramente superato se stesso: è stato fermo sdraiato, prima sul fianco poi sulla schiena, per tutto il tempo senza fiatare e senza agitarsi. "Lo sai che dentro al tuo cuore c'è nascosto un cagnolino? Ora te lo faccio vedere e anche ascoltare...", gli ha spiegato la dottoressa.



Poi, il verdetto: non c'è nulla di patologico, le tachicardie nei bambini sono frequenti ma possono impressionarli parecchio. A volte dicono "ho male al cuore" e questo fa spaventare molto, sia loro, sia i genitori. Mi ha spiegato come rilevargli il battito nel caso dovesse lamentare altri episodi (posandogli un dito sull'inguine) e ci richiameranno tra 8 mesi per un controllo nel reparto di aritmologia. In ogni caso, un Ecg è un esame che prima o poi i bambini fanno di routine, e così abbiamo già fatto anche questo.

Soprattutto, mi sento più tranquilla in vista di lunedì, quando Gabo comincerà il centro estivo. Il programma, infatti, è molto impegnativo: ogni giorno faranno attività sportive (come judo e piscina), laboratori (teatro, danza, musica, canto, pittura, riciclo...) e persino una gita a settimana in località distanti anche 20 chilometri (un parco, un centro ippico e due musei).

Speriamo che si diverta, e soprattutto che, complice la prevedibile stanchezza, cominci a dormire un po' di più la notte... A parte i risvegli per sogni o letto bagnato (ha avuto un'altra infilata di qualche giorno, ora siamo di nuovo in fase asciutta), nonostante dorma con la tapparella completamente abbassata, alla prima luce che filtra si sveglia, anche alle 5... e non prende più sonno.



Lui è stanco, ha persino le occhiaie. E noi, francamente, siamo sull'orlo dell'esaurimento...

lunedì 14 giugno 2010

La fatina del letto asciutto



Il bilancio della prima settimana di spannolinamento notturno era stato piuttosto negativo. Questa la sequenza: una notte asciutta, una bagnata, una asciutta, poi quattro consecutive bagnate...



Mi ero data un paio di mesi di tempo, ma ero già piuttosto sconfortata: tra l'altro, una notte l'ho dovuto cambiare completamente (lui e il letto) ben due volte! E in genere manco se ne accorgeva, di essersela fatta addosso. In uno dei tanti miei risvegli da insonne mi alzavo, lo andavo a controllare e lo trovavo beatamente dormiente in una pozza di pp...



Così mi è venuta un'idea. "Sai, Gabo, c'è la fatina del letto asciutto che tutti i giorni, quando a casa non c'è nessuno, viene a controllare nella tua cameretta. E se capisce che hai fatto la nanna senza bagnarti, ti lascia una sorpresa". Insomma, ho mutuato un po' la schema dei "pesci della c@cc@" che un po' erano riusciti a sbloccare la situazione, un anno fa, quando ancora non ne voleva sapere di farla nel vasino e la faceva o nel pannolo o nelle mutande. Forse sul blog non ne ho mai parlato, di questa favola: in pratica, la storia è che la c@cc@ fatta nel w.c. arriva nel mare dove ci sono i pesci che fanno una grande festa e, poi, gli facevano trovare da qualche parte in casa un regalino (in genere una macchinina, grazie a cartoni da 10 presi in edicola a 5 euro...).

Non so se sia stata la fatina, o semplicemente che è arrivato il momento giusto, ma dopo questa mia rivelazione sono seguite cinque notti consecutive asciutte! Così nel letto gli faccio trovare una macchinina o un altro aggeggino da meno di un euro (dopo aver fatto scorta al supermercato).

Il fatto è che la novità gli è piaciuta tanto che lui racconta a tutti della fatina del letto asciutto! Io gli ho detto di non parlarne ai suoi amici perché non va in tutte le case... e comunque non passa proprio tutti tutti i giorni... Fatto sta che ieri l'ha raccontato anche alla sua adorata amica Pupetta e lei, tutta ammirata, ha commentato: "Ma come sei fortunato!".



Poi stamattina, in verità, un goccino di pp gli è scappato... Ma forse siamo sulla strada giusta!

martedì 1 giugno 2010

Mutanda della nanna bye bye


Siamo arrivati alla fase finale dello spannolinamento, cominciato 11 mesi fa. Con l'arrivo del caldo, avevo deciso di finire l'ultimo pacco di pannolini (i Pampers easy-up, che ho sempre chiamato "mutande della nanna"). E così avevo fissato il nuovo "s-day" a venerdì 28 maggio, quando sarebbero avanzati un paio di pannoli (per seguire la regola ben nota alle mamme del "meglio avviare grandi cambiamenti durante il weekend"). Peccato che proprio venerdì sera ci sia stata la caduta in casa che ha provocato a Gabo un labbrone tumefatto stile Lecciso... Ma ho rimandato la nuova, importante tappa di sole 24 ore.

Già da settimane, comunque, ogni sera, quando gli mettevo il pigiama, spiegavo a Gabo che ormai era grande e presto non avrebbe più indossato la mutanda della nanna. Tanto, da parecchi mesi, ormai, spesso la mattina si svegliava con il pannolo asciutto. E sabato 29 maggio è arrivato il momento.

La prima notte tutto bene: risveglio asciutto.
La seconda, tra domenica e lunedì, è andata meno bene... Mi sono svegliata alle 4 per conto mio, sono andata in cameretta e... Gabo dormiva sereno e beato in un lago di pp. L'ho spogliato, pulito con salviette umide, cambiato il pigiama, tolto lenzuolo di sotto e traversa (tutto fradicio), trasformato il lenzuolo di sopra in lenzuolo di sotto e lasciato il copri-piumino a mo' di copertina. Lui si è riaddormentato subito senza rendersi conto di cosa fosse successo, io invece non ho più chiuso occhio, ma vabbe', convivo con varie insonnie da oltre 30 anni... Passeremo anche questa.
D'altronde ce lo aspettavamo che avrebbe tracimato, quella notte, visto che la sera non c'era stato verso di fargli fare la pp prima di andare a letto. Quando ha la c@cca dura, per non farla, trattiene anche la pp, il testone.



E anche ieri sera buttava male... Dopo un quarto d'ora di trattative, prima con metodi morbidi ("non ho la pp, non viene", "dai, aspetto, siediti, falla", ecc.), poi con maniere un po' più brusche ("ADESSO TI SIEDI SUL VASINO E LA FAI SE NO TI BUTTO VIA L'AEREO NUOVO CHE TI HA REGALATO TATAZIA!!!"), tra piagnistei vari, ho avuto uno di quei colpi di genio di cui siamo capaci solo noi mamme: "Se bevi un sorso di camomilla vedrai che ti viene la pp!". Detto, fatto: un mezzo cucchiaino di camomilla solubile in un dito d'acqua e, come per magia, la pp è arrivata...
Alle 5 mi sono svegliata e sono andata a controllarlo: era asciutto e tale è rimasto fino al mattino.



Credo che la fase di spannolinamento notturno durerà almeno un paio di mesi, visto che tanto ci è voluto anche per lo spannolinamento nella nanna pomeridiana. E se in questo periodo avremo due risvegli asciutti su tre, va anche bene. Di sicuro, per ora non attuerò il metodo "sveglia il bambino una o due volte a notte per farlo alzare e portarlo in bagno a fare la pp" come hanno fatto tante altre mamme. Anche perché le altre mamme si riaddormentano e devono puntare la doppia sveglia notturna. Io, invece, mi sveglio già abbastanza per conto mio...

martedì 3 novembre 2009

Dichiarazione d'intenti

Ore 7.15, in bagno.
Mezza addormentata, mi chino di fronte a Gabo per togliergli la mutanda della nanna e infilargli la tuta che indosserà alla scuola materna.
Lui, in piedi davanti a me, con tono allegro, dichiara:
"Quando sono grande faccio pipì in piedi".
Pausa di un paio di secondi.
"E prendo il computer".
Ci pensa un attimo, serio, e aggiunge.
"Di Winnie Pooh".

(Ok, cominciamo ad appuntarcelo per la letterina a Babbo Natale...)

giovedì 1 ottobre 2009

Nanna bagnata...

Ieri primo giorno a tempo pieno alla materna. Quando sono andata a prendere Gabo l'ho trovato vestito in modo completamente diverso da come l'avevo lasciato la mattina... Come previsto, ha tranquillamente fatto la pp nel sonno! Non c'è niente da fare, proprio non se ne accorge...

Per il resto, però, era tranquillo. La maestra mi ha detto che ha fatto molta fatica a prendere sonno e si è praticamente rigirato per un'ora nella brandina (e pure nella pp, aggiungo io...), ma non era né triste né stravolto, anzi. E stanotte ha fatto una tirata dalle 22 alle 7 che per lui è un record!

Di certo, rispetto al nido, alla materna hanno molte meno attenzioni in generale. E ci credo, con una maestra da sola per 20 bambini...

Esempio: la mattina fa freschino, ci sono 16-17 gradi, e quando lo porto a scuola lo lascio con la felpa addosso. Sotto ha la canottiera e una maglietta a mezza manica. Be', lo hanno messo a letto vestito di tutto punto! Per forza che si rigirava... poi mi hanno pure detto che aveva fatto una gran sudata. Oggi ho chiesto che lo mettano a letto con la maglietta, senza felpa. Speriamo bene. Ma basterebbe un minimo di buon senso, no? Fa un caldo assurdo in questi giorni...

lunedì 28 settembre 2009

Ritorno in piscina

Nonostante l'ultima esperienza, a maggio, fosse stata un po' scoraggiante, ho deciso di riprovarci. E così ho iscritto Gabo ad un corso di acquaticità in piscina: una volta a settimana, la domenica mattina alle 10.20, con me in acqua. L'ho riportato dove già mi ero trovata bene due anni fa, quando era un cucciolino che ancora non stava seduto...

Sabato siamo andati assieme in segreteria per le pratiche di iscrizione, così gli ho fatto vedere la piscina dalla tribuna e abbiamo curiosato assieme negli spogliatoi. La cosa che l'ha attratto di più sono le macchinette distributrici di bevande e merendine... Ma così ieri l'ambiente gli era già noto, e c'è andato più che volentieri. Dopo mezz'ora di giochi (il più gradito è stato lo scivolo), però, mi ha chiesto di uscire, e ovviamente l'ho assecondato. Ero stanca anch'io... Il post-corso, tra l'altro, è sempre la parte più faticosa, tra la doccia, l'asciugatura, la vestizione ecc.ecc.

Siamo poi stati un po' nel parco attiguo all'impanto sportivo, per una merendina (qualche briciola di brioche presa alla macchinetta e un succo di frutta portato da casa) e abbiamo fatto anche una lunga passeggiata, vista la giornata mite.

Alle 12.45 eravamo a casa.
Alle 12.50 Gabo si è addormentato sul divano, così l'ho trasferito a letto. Per la prima volta senza pannolo, in vista della imminente nanna a scuola.
Alle 15 circa sono andata in camera e l'ho toccato: era fradicio di pp e dormiva ancora.

E anche ieri, durante il pisolo pomeridiano, l'ho dovuto svegliare io perché lui continuava a dormire senza accorgersi di essersi bagnato.
Questa parte dello spannolinamento mi sa che sarà ancora lunga... ma per la nanna a scuola, ahimé, non ci sono alternative.
Temo raffreddore incipiente. Già che ci sono, da ieri abbiamo cominciato la terapia immunizzante con le bustine di Ommunal... e incrociamo le dita!

mercoledì 16 settembre 2009

Oggi tiamo a casa?

Come temevo, stamane è andata meno bene di ieri...

Già appena alzato, Gabo ha fatto un capriccio assurdo (li fa molto di rado) perché voleva il latte rimasto nel biberon di ieri sera, che ovviamente ho subito buttato, e ha rifiutato il bibe nuovo... che ha bevuto soltanto guardando i cartoni in tv, e sul divano.

Poi mi ha chiesto: "Oggi tiamo a casa?". Gli ho fatto notare che pioveva forte e che chiuso in casa si sarebbe annoiato, ma non mi è sembrato convinto.

Al momento di uscire, altro capriccio assurdo, perché voleva vedere ancora i cartoni: "Ancoa uno!", ha detto dopo averne visti un paio aggiuntivi rispetto alla tabella di marcia... Al che, ovviamente, ho dovuto cominciare a vestirlo per uscire un po' di forza, così apriti cielo: pianti, urli, sdraiato a terra batteva pugni e piedi. Ho cercato di consolarlo e di farlo ragionare, poi ho aperto la porta di casa e a quel punto mi ha seguito, ma voleva stare in braccio e mi ha chiesto di stringerlo forte, "tetto tetto". Poi si lamentava: "Male bocca", tanto che temevo vomitasse sul pianerottolo... Poi la crisi è rientrata.


Arrivati a scuola, è entrato un po' mogio e si è messo a giocare con una gru.

Credo che sia tutto normale: ha capito che la scuola non è una tantum, ma la routine. E, ovviamente, fa resistenza. Alle 13 lo vado a prendere e temo che non mi diranno "tutto bene" come ieri, anche perché è costipato e già ieri sera aveva mal di pancia.
Saranno lunghe, queste ore... per me e per lui.


Aggiornamento alla fine del secondo giorno

E' andata meglio del previsto. Circa.

Nel senso che quando sono entrata in sezione a prenderlo stava giocando con una bimba e una maestra e mi ha fatto un sorrisetto, però non si è avvicinato. Allora mi sono mossa io e lui... si è messo a piagnucolare dicendo "nonnaaaa"! Insomma, si aspettava che arrivassimo assieme a prenderlo, io e la nonna, come ieri, e ci è rimasto male a vedermi da sola...
Mio figlio è decisamente poco mammone. Sgrunt.

Comunque si è calmato subito e mi ha fatto vedere un cartellone a forma di scuola con tanti personaggi di Disney attaccati, e indicando Topolino mi ha detto: "Quetto l'ho messo io!". E così Topolino è il suo simbolo alla scuola materna. La maestra mi ha riferito che oggi ha mangiato un po' di pane tocciandolo nei piatti e non mi ha segnalato altro. Mentre andavamo alla macchina, gli ho chiesto cosa avesse fatto a scuola, e lui, con tono un po' scocciato (come per dire "ma che domande stupide mi fai?"): "Tanti giochi!". Quindi l'ho portato a casa, dove ci aspettava la nonna, e sono tornata al lavoro.

Il vero problema si è presentato più tardi, ma credo che sia indipendente dalla nuova esperienza scolastica. Dopo vari e lunghi tentativi per addormentarlo (e qui la novità della scuola di sicuro c'entra), dopo appena dieci minuti di nanna si è svegliato: "Nonna, ho fatto la c@cc@!". Purtroppo capita piuttosto spesso che la faccia nel sonno, nel pannolino... E dopo non c'è stato più verso di farlo dormire.

Immaginavo che stasera sarebbe crollato di stanchezza... macchè! C'è voluta una lotta di mezz'ora per convincerlo ad andare a letto, con pianti calmati solo dalla nostra magica ninna nanna dell'omino del sonno, e gli ho dovuto tenere la manina a lungo.

Di sicuro, in appena due giorni di scuola materna ho notato un notevole progresso nel linguaggio, con frasi articolate e parole di tre sillabe. Chissà, forse era semplicemente arrivato il momento giusto. O forse è proprio l'ambiente che è più "intellettualmente stimolante" rispetto al nido...

sabato 8 agosto 2009

Primo giorno di vacanza

Appunti random, finché funziona la connessione con la nuova chiavetta Vodafone:

. ieri pomeriggio, appena arrivati, il cambio d'aria gli ha smosso la pancia sei volte in un paio d'ore (ma nessun centro nel vasino; "Saetta grande", ovvero la macchina radiocomandata come superpremio per lo spannolinamento, è di là da venire...);

- da oggi Gabo è ufficialmente entrato nel periodo dinosauresco, con il suo primo tirannosaurus rex acquistato in edicola; fino a pochi giorni fa non li conosceva, poi ha sbirciato le strisce di Calvin e Hobbes che da tempo rappresentano la mia unica lettura serale, e ha scoperto un mondo nuovo;

- in questo momento sta facendo il pisolino in un letto singolo da adulti, con il suo lettino da campeggio a mo' di sponda; decisamente è arrivato il tempo di svezzarlo anche dal lettino con le sbarre, e come avevamo già deciso compreremo un lettino intermedio (tipo quello dell'Ikea, lungo 160 cm circa) appena torneremo dalle vacanze; la scorsa notte, però, ha dormito nel lettino, ma il vero problema è l'addormentamento, visto che manca la poltrona a cui è abituato, così son costretta a sdraiarmi di fianco a lui nel letto.

E per ora è tutto... ah no, un'altra cosa: piove. Così Gabo non ha ancora visto il mare, che invocava ormai da diverse settimane... Però ha passato il pomeriggio di ieri a giocare con la nonna e la mattina di oggi a trovare il nonno convalescente, ed è stato bravo. Anche se è sempre un monello di prima categoria.

giovedì 6 agosto 2009

Quante cose...

...sono successe in queste ultime settimane. Piccoli e grandi fatti che, unitamente al superlavoro, mi hanno tenuto lontana da questo mio diario. E mi dispiace perché molto spesso, per me, è di utile consultazione. Così, non mi sono annotata che proprio negli ultimi giorni di nido Gabriele è rimasto a casa con un febbrone che ha toccato i 39,6: forse una scaldata, oppure - mia teoria - una costipazione. Tant'è vero che dopo 24 ore e una seduta liberatoria (rigorosamente nel pannolo) è passato tutto.

Un grande fatto, invece, è che pare che abbiamo comprato casa... Ma sicuramente ne parlerò più diffusamente avanti. E mi sa che dovrò creare una nuova tag, tipo "trasloco", anche se in realtà il trasferimento dovrebbe avvenire nella primavera 2010.

Intanto, a Gabo è decisamente esploso il linguaggio. Se fino a poche settimane fa ancora non pronunciava la "c" dura e si ostinava a chiamare l'acqua "lalla", ora ha una grande padronanza, e davvero migliora di giorno in giorno. Siamo riusciti persino a fargli dire "bus" invece di "cicci"... e ora già rimpiangiamo quando parlava tutto storpiato e, per chiedere "ancora", diceva "tota".

Ecco, sono questi i piccoli-grandi fatti che vorrei sempre appuntarmi, ma il tempo è sempre meno e vola sempre di più. Be', almeno è arrivato il tempo delle vacanze... tra un paio di giorni, finalmente andiamo al mare. E chissà se in spiaggia riusciremo a ricavarci, anche a turno, uno spazietto di riposo... anche se temo che dovremo correre il doppio dietro alla peste, rispetto all'anno scorso!

martedì 14 luglio 2009

Prime volte

Negli ultimi giorni sono successi tanti piccoli-grandi fatti che voglio appuntarmi, in ordine sparso.

Innanzitutto, sabato pomeriggio ho iscritto Gabo per la prima volta ad una biblioteca, la Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che ha una splendida sezione "bebé", con libri fino a 4 anni e uno spazio su misura per loro. Lui ovviamente si è divertito a correre e giocare, ma abbiamo anche letto assieme un libro dei Barbapapà (L'albero, bruttino... così non lo comprerò) e ne ho presi tre in prestito. Uno per me ("Come sopravvivere all'ora della pappa") e due per lui ("Voglio il mio vasino" e "Chi me l'ha fatta in testa?").
E mi pare che gli siano piaciuti entrambi, anche se non hanno sortito l'effetto desiderato, ovvero la c@cc@ nel vasino... Dopo cinque giorni di blocco, infatti, finalmente ieri si è liberato, ma prima nel pannolino e poi nelle mutande. Vabbe', un passo alla volta.
In compenso, segnalo alle famiglie bolognesi e ad eventuali turisti che in Sala Borsa c'è uno splendido bagnetto per bebé (le chiavi vanno chieste alle bibliotecarie), con mini-water e mini-lavandino, entrambi apprezzati da Gabo in una pausa tra giochi e letture.

Devo invece segnalare, ahimé, la prima vomitata in macchina... E' successo domenica mattina mentre andavamo a trovare la nonna, in vacanza sull'Appennino. Una brutta strada piena di curve ha fatto stare male Gabo, che - poverino - ci ha anche avvertiti, una prima volta, che aveva la nausea, dicendo "male pancia" e indicandosi la bocca. Ci siamo fermati un po', ma non è bastato. Siamo ripartiti e dopo pochi chilometri, a cinque minuti dall'arrivo, ha tirato fuori il latte che aveva bevuto tre ore prima... Un disastro. Con me avevo solo un cambio di mutandine e pantaloncini, in caso di incidente bagnato, ma non avevo previsto che potesse stare male. Così l'abbiamo denudato al ciglio della strada, ripulito alla bell'e meglio con salviette e vestito come uno scappato di casa, con bermuda e felpa... Per non parlare del seggiolino, anch'esso ripulito come potevo, ma che abbiamo dovuto riutilizzare per il viaggio di ritorno.

Nell'occasione, abbiamo sperimentato anche la prima pp open air. Visto che era nudo, e che era stato così bravo da tenerla per un'ora, il papà gli ha insegnato a farla in piedi. Direi che lo spannolinamento, sul versante bagnato, è ottimamente concluso. Ora dovremo lavorare su quello solido, ma ci vorrà mooolto tempo e taaanta pazienza.

Infine, la prima volta più dolce per me. Un regalo impagabile che mi ha fatto qualche sera fa. Eravamo in bagno, gli stavo mettendo le "mutande della nanna" (come chiamo il pannolino a mutandina che glli faccio indossare la notte) e il pigiamino, Gabo mi ha abbracciato e mi ha detto: "Vojo bene, mamma".

(Me lo devo ricordare quando si sveglia la notte alle 3 e, soprattutto, quando la mattina alle 6 è già arzillo e desideroso di giocare...)

lunedì 6 luglio 2009

S-day - Secondo aggiornamento

Ieri, sesto giorno di spannolinamento soft, la tabella di marcia segnala: nessun incidente bagnato!
E sabato sera c'era stato solo un episodio, tra l'altro - proprio come giovedì sera - in un momento in cui mi ero allontanata per pochi secondi: Gabo era in sala col papà, stava giocando in piedi davanti al divano, ha detto "male!", il papà ha fatto in tempo solo a chiedergli "male dove?" e lui... se l'è fatta tra i piedi. Poco male, si sa che incidenti del genere avvengono anche dopo mesi.

Da segnalare che abbiamo giocoforza dedicato il weekend full immersion allo spannolinamento: nella notte tra venerdì e sabato, infatti, Gabo si è svegliato con un febbrone che ha toccato una punta di 39.6. Già domenica mattina era sfebbrato, forse è stata una semplice "scaldata" (venerdì pomeriggio aveva corso e saltato per ore come uno scalmanato, a spasso con il papà e la zia). In ogni caso, sabato mattina l'abbiamo fatto visitare dalla guardia medica che gli aveva trovato soltanto la gola leggermente arrossata. Un paio di supposte di tachipirina più una fallimentare dose di Nureflex sciroppo (5 ml sparati in gola che l'hanno ovviamente fatto arrabbiare, con conseguente maxi-vomitata sul divano...) sono però bastati (speriamo!) a fare passare tutto.

Così stamane è al nido. Ed entriamo nella seconda S-week...

Per quanto riguarda la "tecnica", a casa abbiamo fatto così. Appena alzato, gli togliamo il pannolino e lo portiamo in bagno sul vasino. Poi gli mettiamo le mutandine (ne abbiamo una scorta notevole, di diverse marche e misure, ma gli stanno tutte enormi, anche taglia 12 mesi, tranne un modello della Chicco che è perfetto, tanto che ne ho prese sei paia). Poi ogni 5-10 minuti parte la litania: "Gabo, ricordati che non hai il pannolino, hai solo le mutandine, quindi se devi fare la pp lo devi dire alla mamma, al papà o alla dada, così corriamo in bagno e la fai nel vasino". "Gabo hai la pp?". "Se hai la pp tienila stretta, non farla scappare via, mi raccomando!". E così, di continuo. Finora solo una volta è stato lui, di sua spotanea volontà, a dire che doveva farla. Altrimenti, circa ogni ora-ora e mezza, lo portiamo in bagno e cerchiamo di farlo sedere sul vasino. Per quella "grossa", invece, ancora nulla... l'ha fatta solo sabato pomeriggio, durante la nanna pomeridiana, quando era col pannolino. E questo sarà lo scoglio più grande.

venerdì 3 luglio 2009

S-day - Primo aggiornamento

A tre giorni dall'inizio, la situazione è questa: se la fa costantemente addosso, senza avvertire prima, né dopo... E non dà nemmeno segnali di accorgersi di essere bagnato. Non appare mortificato, sorpreso, nulla.

Fino a ieri sera non ero stata testimone diretta di episodi "bagnati", perché sta tutto il giorno al nido poi con la tata fino alle 20, e quando torno è già col pannolino per la notte. Ma ieri sera, che eravamo a casa soli io e lui, gliel'ho tolto dopo cena (la mia, visto che lui ha digiunato per la seconda sera consecutiva) e abbiamo giocato in sala. Ogni due minuti gli dicevo: "Gabo, ricordati che sei senza pannolino, hai solo le mutande, se ti scappa la pp me lo devi dire e ti porto sul vasino, non farla scappare via, tienila, tineila, tienila!".

Poi mi sono allontanata pochi secondi per andare a portare una cosa in camera sua, e al ritorno non era in sala... Era andato in cucina a prendere uno straccio con cui in genere asciugo per terra quando rovescia l'acqua dal bicchiere. Così mi sono accorta che avevo calpestato una bella pozzetta davanti al divano. Ovviamente, ho abbozzato e gli ho solo detto: "Hai fatto la pp per terra... Non ti preoccupare, non è un problema, ora lavo e asciugo, ma la prossima volta lo devi dire prima così la fai nel vasino". Nessuna reazione.

Mi sa che lo spannolinamento sarà complicato e luuuungo...

martedì 30 giugno 2009

S-day

Come deciso, oggi si comincia lo spannolinamento. Per ora in maniera molto soft. D'accordo con le educatrici del nido, lo porto all'asilo col pannolino e loro glielo tolgono, poi glielo rimettono per la nanna, quindi glielo tolgono per un'oretta e glielo rimettono di nuovo per il ritorno a casa. Poi toccherà alla tata fare la stessa operazione, e di nuovo rimetteremo il pannolo per la notte.

Mi sono data una settimana di tempo per valutare come va... Anche perché le stesse dade mi hanno detto che, tra i bimbi del gruppetto a cui l'avevano tolto in maggio, molti sono tornati indietro e hanno dovuto rimettere il pannolino. Anche se sembravano pronti, insomma, non lo erano. E quasi tutti sono più "maturi" di Gabo, non tanto perché più grandi di età, ma proprio per comportamento, linguaggio e interazione.

Incrociamo le dita...

Intanto, ho dato a Gabo un obiettivo: quando avrà imparato a fare pp e c@cc@  sempre nel vasino o nel water dei grandi col riduttore, anche soltanto di giorno, avrà in regalo una mini pista di Cars "drive in".

Spero di potergliela regalare prima dell'autunno...

martedì 16 giugno 2009

Addio al pannolo tra 15 giorni

Ho deciso: martedì 30 giugno si comincia lo spannolinamento. Perché se aspetto che Gabo dia qualche segnale di essere pronto, arriviamo alla soglia dell'università... e invece l'ingresso alla scuola materna (dove il pannolino è vietato, come ci hanno detto dirigenti e insegnanti) si avvicina. Infatti proprio ieri sera ci è arrivata la lettera del Comune: per il momento siamo entrati nella scuola più lontana da casa, ma fino al primo giorno di inserimento (quindi circa a metà settembre, o al più tardi a fine mese) possiamo sempre sperare di essere chiamati in una scuola del nostro istituto comprensivo.

Lo ammetto: sono totalmente impreparata sull'argomento... Ho quindi un paio di settimane di tempo per documentarmi su come affrontare questa nuova, impegnativa, tappa dell'addio al pannolo.

Avete qualche consiglio pratico? Magari qualche lettura da consigliarmi?

Intanto, potrei ordinare qualche ameno gadget dal sito sononato, come gli adesivi-premio per ogni volta che usa il vasino, (vedere foto in alto a destra) oppure il "crescoasciutto", una sorta di "traversa" che impedisce, in caso di incidenti, di bagnare il seggiolino auto.

Ma, soprattutto, mi sa che dovremo comprare una batteria di mutande... e armarci di una bella dose di pazienza!

giovedì 4 giugno 2009

Doppio paxabel

Ieri visita da un pediatra gastroenterologo per la stipsi cronica di Gabo. Ha escluso cause organiche (anche perché per i primi due anni di vita è stato regolarissimo) e anche collegamenti diretti con l'inappetenza e la conseguente scarsa nutrizione. A suo dire, secondo quanto gli ho riferito, il problema è insorto dopo l'incidente di fine gennaio, con il taglio al labbro e i cinque punti di sutura. In sostanza, ha provato uno choc e un dolore così forte che ora cerca di evitare dolore trattenendo le feci...

Sarà un percorso lungo, su un doppio binario. Il primo è quello farmacologico, con doppia dose di paxabel (quindi due bustine al giorno invece di una); il secondo è quello "psicologico", con il consiglio di mantenere lo stesso atteggiamento di "nirvana" che cerchiamo di seguire di fronte al rifiuto della pappa. Quindi per ora spannolinamento rimandato (ma tanto Gabo non dà segnali di voler passare al vasino o al riduttore, anzi... solo ogni tanto, quando è sul fasciatoio, chiede di fare pipì sul vaso). E se il doppio lassativo comincerà a fare effetto, rendendo le feci più morbide, dovremo rassicurarlo il più possibile ("bene, hai visto, niente male, la farai così anche domani") e magari anche premiarlo.

Intanto, ieri sera la seconda dose di paxabel ha fatto effetto e si è liberato, ma è stato un vero parto, con urla e pianti, povero... E puntuale è arrivato il premio, ovvero la visione di Cars. Che è anche il superpremio per quando mangia tanta pappa. Per fortuna c'è l'avanzamento veloce... e ancora non sembra accorgersi che tagliamo interi pezzi di film per arrivare alla corsa finale!

giovedì 9 aprile 2009

Progressi e regressi (2)

Negli ultimi giorni Gabo ha cominciato a pronciare un maggior numero di parole. Spesso storpiate a modo suo (non c'è verso di fargli pronunciare la "c" dura...), ma alcune anche corrette e con frasi di senso compiuto. Da un paio di giorni, ad esempio, nel tardo pomeriggio dice "ho sonno". E per forza... al nido fa un pisolino di appena un'oretta (poi recupera il sabato, fino a quattro ore!) e la mattina è sempre un'allodola (in media si sveglia alle 6).

E finalmente ha conquistato la sua prima parola di tre sillabe: manina. La chiede prima di uscire di casa, perché ha paura delle macchine. Così lo rassicuro: "Se dai la manina alla mamma, alla dada, alla nonna o al papà, non ti succede niente". Questa, infatti, è anche l'età delle prime paure: vedo i suoi coetanei che stanno sviluppando quella del buio o dei cani, ad esempio. Gabo al momento ha molta paura delle auto, che chiama sempre vavva come le moto, e quando sente il rumore di un motore, anche in lontananza, si aggrappa alle mie gambe.

Però ha imparato a interpretare il semaforo. Quando è rosso esprime il suo disappunto: "No, sosso...". Quando invece è verde, esclama contento: "Vevve, via, tve!".
("Via tve", in gabrielese, deriva da "uno, due, tre, via!").

Ed è già un po' meteoropatico... se è nuvoloso, annota con tristezza: "Sole via...". Se è bello, invece, ride: "Sole c'è!".

Il suo modo di costruire le frasi, comunque, è curioso: in pratica, usa il genitivo sassone. Così, per dire "l'auto di papà", dice "papà vavva" e così via.

E questi sono i progressi...

Sul fronte dei regressi, invece, devo registrare il suo assoluto disinteresse per il vasino. Ho anche provato a comprargli il riduttore per il w.c. ma proprio non ne vuole sapere. Peccato, perché un paio di mesi fa si divertiva moltissimo a fare pipì nel vasino. Per il momento non insisto e aspetto che mi dia un nuovo segnale. Ma entro l'estate lo spannolinamento deve essere concluso. Sperando che a settembre cominci la scuola materna...

mercoledì 18 febbraio 2009

Che due...

Con il trauma della ferita al labbro e il conseguente addio forzato al ciuccio, siamo prepotentemente entrati nei terrible two. E sono davvero terribili, questi due anni... Gabo non aveva mai fatto capricci, o proprio di rado, mentre ora sono quotidiani, violenti e un po' su tutto. Qualche esempio:

- ieri mattina non ne voleva sapere di vestirsi per uscire: si è buttato per terra urlando e piangendo. Con conseguente mio innervosimento e aumento esponenziale del capriccio;

- ieri sera non ne voleva sapere di andare a letto: piagnucolava "nanna no, nanna no", una litania, anche se crollava dal sonno e si stropicciava gli occhi a tutto andare. Dopo vari tentativi, siamo riusciti a metterlo a nanna che erano quasi le 23, ovvero un'ora e passa dopo il suo consueto orario (e alle 6.30 era già sveglio);

- non ne vuole sapere di lavarsi faccia, mani e denti, e metterlo sul fasciatoio per cambiarlo è un delirio;

- quasi tutti i giorni si trasforma in uno streaker perché si abbassa i pantaloni, si strappa il body e si toglie il pannolino, poi va in giro mezzo nudo per casa, e rivestirlo è una lotta; oltretutto, non vuole più andare sul vasino, mentre fino a pochi giorni fa si divertiva a fare la pipì seduto;

- è tutto un no, no, no, no!

Insomma, è in pieno nella fase dell'affermazione di sè. Quasi una prima adolescenza. E so bene che l'adolescenza vera sarà peggio.

Ma che due, questi terrible two...

venerdì 23 gennaio 2009

Pi-piiiiiiiiiiiiii

Ieri mattina (... erano le 5!) Gabo ci dà la sveglia: "Pi-piii! Mamma, pii-piiiiiiiii!!!!!".
Non l'aveva mai fatto...
Mi alzo, gli tolgo il sacco nanna, lo porto in bagno, il pannolino era un pochino bagnato ma niente di che, lo metto sul vasino, ci sta un po' spingendolo in giro tipo macchinina, poi si alza, lo guarda, è vuoto, e dice "no".
E vabbe'. Lo cambio, lo rivesto e lo porto nel lettone con noi, ma tanto era sveglio e alle 6 eravamo in piedi...

Stamattina (alle 6.20, è stato magnanimo) un altro urlo di guerra: "Pi-piii! Mamma, pii-piiiiiiiii!!!!!".
Eh no, stavolta non mi freghi!
Vado in camera sua, lo prendo in braccio e gli dico: "Se hai la pipì la fai nel pannolino, ora andiamo a farci un po' di coccole nel lettone".
Faccio appena in tempo ad adagiarlo in mezzo a noi e sento che ha il sacco nanna umido...
Sinceramente non so se fosse già bagnato quando si è svegliato, oppure se l'abbia fatta nel tragitto tra camera sua e camera nostra (due metri...). Quando gli ho tolto il sacco nanna, era fradicio dalle ascelle alle ginocchia!

Morale: lo spannolinamento sarà lungo e faticoso. Abbiamo circa otto mesi per concluderlo (anche se il pannolino avrei intenzione di toglierglielo ad agosto), ma le maestre della scuola materna sono state categoriche: no pannolino, no ciuccio, già dal primo giorno.

Ah già, non ho avuto né tempo né voglia di scrivere che mercoledì sono andata alla riunione informativa sulla scuola dell'infanzia. L'impatto con il sistema statale (da noi non ci sono scuole materne comunali) è stato orribile. E ci sono poche probabilità che riesca ad avere un posto...  Ne parliamo più avanti, perché mi deve ancora passare l'arrabbiatura.

Intanto, devo ricordarmi di spiegare a Gabo la storia di "al lupo al lupo"...