mercoledì 26 novembre 2008

Festa grande

L'anno scorso, per il primo compleanno di Gabriele, organizzammo una festa vera e propria, affittando un "baby parking" con tanti giochi per bimbi piccoli e offrendo anche un buffet, cui invitammo amici e parenti. Per noi fu più che altro una "presentazione pubblica" di Gabo, visto che non l'abbiamo battezzato e quindi molti miei familiari non l'avevano mai visto, oppure l'avevano visto appena nato e basta.

Quest'anno, invece, niente festicciola. Ma per lui è stata comunque una festa. Anzi, credo che la festa più grande sia stata vedere arrivare mamma e papà assieme a prenderlo al nido, il 21 novembre, invece delle tate o della nonna.

Questi festeggiamenti "minimal" per il suo secondo compleanno sono cominciati la mattina con un primo regalino: un libro dedicato al suo adorato "cicci", ovvero l'autobus. Molto gradito.

Poi l'abbiamo portato al nido, e lì ha avuto il suo primo festeggiamento "da re", con tanto di corona tutta per lui (che, appena tornato a casa, ha buttato subito nella carta da riciclare... mi sa che si è sentito un po' ridicolo).

Poi nel pomeriggio lo siamo andati a prendere e a casa gli abbiamo fatto trovare la tenda rossa dell'Ikea, in cui giocava l'anno scorso, piena di palloncini colorati che celavano il "vero" regalo: la pista delle moto Ducati-Chicco.

Il papà si è dovuto ingegnare un po' per montarla (ma gran parte del divertimento credo consista in questo), poi abbiamo cominciato a gareggiare... mamma contro papà, perché Gabo ci ha messo un pochino a capire il meccanismo delle moto radiocomandate, ma dopo un po' di allenamento ha cominciato a giocarci anche lui.

Devo dire, però, che invece delle moto preferisce metterci le sue macchinine e spingerle a mano... Be', anche nei giochi si dimostra creativo! Come è giusto che sia, d'altronde.

La sera, invece della torta, ho preparato un dolce al mascarpone tutto per lui. Ho provato a metterci una candelina sopra, ma si è miseramente inclinata...

Tanto come torta ci siamo rifatti il giorno successivo, quando abbiamo organizzato un mini-party famiilare, in casa, con nonna, zia e zio. E a noi sembrava già di essere in troppi... Ma per Gabo è stata proprio la dimensione giusta!
Dalla nonna gli ho fatto regalare un gioco che in realtà avrei voluto fargli avere a Natale: il trenino musicale di Winnie the Pooh.

La zia, invece, che già gli aveva regalato un pupazzo di Barbazò, il barbabebè giallo, ha provveduto a indottrinarlo sulla Barba-saga con un dvd dei Barbapapà, graditissimo da Gabo. E già che c'eravamo, dallo zio gli ho fatto regalare anche un libro dei Barbapapà, il primo della serie. E gabo si è subito barbascimmiato: la prima sera gliel'ho dovuto leggere quattro volte di seguito...

venerdì 21 novembre 2008

Due

Due anni fa, a quest'ora, entro in sala operatoria per il cesareo.

Dopo tre quarti d'ora, alle 9.12, nasce Gabriele.

E io rinasco, con lui.

mercoledì 19 novembre 2008

Zoo


Il vocabolario di Gabo è ancora piuttosto limitato e molto "creativo".

Come tutti i bimbi, è appassionato di animali: in primis bau (cane, ma non solo) e mimmi (gatto e felini vari). Ma ora va molto forte anche poppo (orso). Poi c'è la dedde, da pronunciare rigorosamente con la lingua in mezzo ai denti (che sarebbe la papera, l'anatra e simili). Pippi, invece, è il pinguino (ma anche tappo, cubo, e tutto ciò che si può impilare o infilare). Gli uccellini sono "ch ch", da pronunciare alla tedesca, e anche il leone suona simile ma più "rha rha". Possiede già tutte le aspirate tipiche della lingua araba, ma giuro che non gliele ho insegnate io.

Seconda grande passione di Gabo: i mezzi di locomozione. Resta un mistero l'etimologia di cicci (autobus e camion). Poi c'è vavva (automobile, ma facendo un segno rotatorio con la mano diventa elicottero, se indica il cielo invece è aereo).
Da un mesetto, invece, c'è una parola che non abbiamo ancora codificato: tacci, da pronunciare come se si chiamasse un taxi (tacciiiiiiiiiiii, tacciiiiiiiiiii!!!). Ma con i taxi pare non avere nulla a che fare. E' probabile, invece, che c'entri qualche canzoncina del nido ma che ancora non conosco.

Infine, ci sono i suoi amati teb teb (Teletubbies) e in particolare Lala e Po, che riconosce e chiama per nome ogni volta che appaiono sullo schermo, quindi circa una quarantina di volte a puntata. Tinky Winky e Dipsy, invece, paiono non interessarlo. Non a caso, a me stanno antipatici, i due "maschi" di Teletubbylandia...

venerdì 14 novembre 2008

Sottovoce

Lunedì a pranzo, al nido, Gabo ha mangiato qualcosa di più del solito biberon di latte: ha assaggiato il contorno di pomodori, poi ne ha preso anche un bis.

Ma io l'ho saputo solo mercoledì mattina, controllando il quadernone del nido dove le educatrici segnano le informazioni fondamentali. E al posto della solita sfilza di MINESTRA: NO - PIETANZA: NO - CONTORNO: NO ,c'era un'annotazione in carattere piccolissimo, quasi timida: "pomodori - tutto".

Mercoledì a pranzo ha mangiato un po' di pastina piccola col ragù: un successone, per le educatrici!

Mercoledì sera gli abbiamo dato la cotoletta di pollo: abbiamo scoperto che quella gli piace e quindi gliela proponiamo due o tre volte la settimana. E' una delle poche cose solide che mangia... anche se ancora con qualche incertezza nella masticazione (un paio di volte gli abbiamo trovato una "palla" di cibo masticato e non inghiottito in bocca, e l'abbiamo scoperto perché era scoppiato a piangere all'improvviso...).
Poi gli abbiamo proposto un pomodorino tagliato a pezzetti piccoli e l'ha mangiato. E ne ha chiesto un altro, e poi un altro e un altro ancora. Ben sei pomodorini.

Cioè, voi non avete un'idea di cosa voglia dire vedere Gabo mangiare un terzo di cotoletta e sei pomodorini. E poi anche mezza mela.

Eravamo senza parole.

Giovedì a pranzo ha mangiato un mestolino di passato di verdura con le stelline (mai mangiato prima, tantomeno le stelline) e tutto il secondo a base di scaloppina di tacchino.

Le educatrici mi hanno detto di essersi commosse, a vederlo mangiare...



Tenete presente che tutto questo post l'ho scritto - e va letto - sottovoce. E tenendo le dita incrociate.

Insomma, non possiamo certo cantare vittoria. Regressioni o stop sono sempre dietro l'angolo.

Ma com'è bello vederlo mangiare e apprezzare un po' il cibo...

lunedì 10 novembre 2008

Scambi

Tutto è bene quel che finisce bene... ma tra giovedì e venerdì della scorsa settimana mi sono presa una bella arrabbiatura.

Io capisco che un papà, quando va a prendere il figlio al nido, sia un po' stordito, dopo una giornata di lavoro. Ma come si fa a prendere un passeggino Peg Perego Aria, blu a tinta unita, con coprigambe in pile, coperto dalla plastica antipioggia e con tanto di retina portaoggetti piena di aggeggi (biberon, bolle di sapone e varie altre amenità), e lasciare al suo posto un ombrellare vecchio e arrugginito con la stoffa a fantasia di orsetti?

Be', è quanto ci è successo giovedì! Quando la zia è andata a prendere Gabo al nido, il nostro passeggino non c'era, e al suo posto c'era quel catorcio. Ovviamente le educatrici non ne sapevano nulla. Dopo un giro di telefonate, e quando ormai era chiaro che l'ombrellare non era di nessuno, la zia è tornata a casa con quel passeggino e a me giravano che ormai prendevo il volo.

La mattina dopo ho riportato il catorcio al nido e del nostro passeggino non c'era traccia. Da certe educatrici maleducate e antipatiche (non quelle di Gabo, che per fortuna sono una carezza), a cui avevo chiesto se sapevano di uno scambio di passeggini, sono stata persino aggredita perché "mica possiamo controllare noi i passeggini, è vostra responsabilità". Be', le ho malamente mandate a quel paese, visto che avevo chiesto solo un'informazione: magari un genitore aveva chiamato per dire che si era trovato un passeggino sbagliato e che l'avrebbe riportato, no?

Vabbe'... per fortuna nella stessa mattinata di venerdì mi hanno  avvertita che in effetti un padre si era confuso e aveva preso il nostro passeggino, ma che l'avrebbe riportato nel pomeriggio. E così è stato.

Lo so che non è la stessa cosa, ma ormai non mi stupisco più quando si legge di un marito che ha "dimenticato" la moglie in autogrill... anche se forse una tale dimenticanza sottende qualche altro problema!

lunedì 3 novembre 2008

Arredamento

Da una settimana abbiamo in casa un nuovo oggetto d'arredo: una fantastica moto elettrica Peg Perego Raider, presa con i punti dell'Esselunga.

Quando è uscito il nuovo catalogo della raccolta punti, abbiamo fatto vedere la foto della moto a Gabo, e lui tutto sorridente la indicava... e poi si toccava la testa. "Sì, certo, ti regaliamo la moto e poi ti prendiamo anche il casco".

Ha una vera passione per i caschi, infatti. Quando vede bimbi in bici con il casco in testa, sembra quasi più interessato al casco che alla bicicletta.

Però quando ha visto la moto in casa, sabato scorso, sembrava felicissimo. Anche se continuava a toccarsi la testa. Comunque è montato in sella tutto felice e sembrava non voler più scendere. La batteria, però, era ancora in carica. Domenica abbiamo montato la batteria e... apriti cielo. Forse si è preso paura. Chissà. Ci ha fatto solo un paio di metri in casa, poi basta. Non l'ha più voluta nemmeno toccare. Domenica pomeriggio siamo andati in un centro commerciale per comprare il caschetto, ma quando abbiamo provato a farglielo indossare ovviamente non ne ha voluto sapere. Non sopporta un berretto, nemmeno un cappuccio di felpa, figuriamoci un casco rigido...

Morale: da una settimana la moto "fa la nanna" in un angolo della cucina. Credo che andrà presto in vacanza in cantina, almeno per qualche mese...

E per fortuna non abbiamo sborsato un soldo (se l'avessimo dovuta pagare, in effetti, non credo proprio che l'avremmo presa...).