giovedì 30 agosto 2007

Ma il seggiolone no

Lenticchia c'ha proprio un bel caratterino, eh.

Abbiamo capito qual è una delle concause del suo disamore per la pappa: il seggiolone. Infatti al mare, tra giugno e metà luglio, lo svezzamento procedeva abbastanza regolarmente, per poi precipitare nel rifiuto totale della pappa al rientro a casa.
Stessa cosa stava succedendo ora, al rientro dalle ferie di agosto.

Qualche giorno fa ha cominciato a piangere non appena lo mettevamo a sedere su quel trespolo. Con calci furibondi quando cercavamo di agganciare il vassoione.
Abbiamo recuperato dalla cantina il seggiolino alzasedia usato in trasferta e... voilà! Ha smesso di piangere.
Da qui a dire che mangi volentieri ce ne corre. Però abbiamo eliminato un altro ostacolo.

Per fortuna il Polly è un prestito della cuginetta, altrimenti mi sarei un po' arrabbiata per quei 110/120 euro buttati al vento.


Se poi penso a quanti soldi in pappe buttate sono finiti nella spazzatura...

Ma cerchiamo il lato positivo: abbiamo un trabiccolo in meno in sala. Perché tra passeggini (due), box e vari contenitori di giochi, diciamolo: Lenticchia ci ha okkupato casa.

E siamo solo all'inizio.

lunedì 27 agosto 2007

Fuori servizio

Lo è l'ascensore del mio palazzo da stamattina, e lo è la qui scrivente mamma...

Sono finite le ferie del papà, e con esse anche le mie. Dopo tre settimane di vita a tre, infatti, torno ad occuparmi a tempo pieno della Pestina, uno dei nuovi soprannomi di Lenticchia (tra gli altri, anche Terremotix). Tenete conto che adesso, per cambiarlo sul fasciatoio, ci sarebbe bisogno del letto di contenzione, visto che in due si fa fatica a tenerlo... ecco, tanto per dirne una.

Per non parlare del suo personalissimo fuso orario, che rispetta alla perfezione il calare e il sorgere del sole. Lenticchia ormai da diverse settimane dorme dalle 20.30-21 fino alle 6.30 al massimo, anche se la sua cameretta è nel buio più completo. Se poi interviene qualche rumore molesto, tipo il camion della spazzatura (che ha allietato tutte le nostre albe al mare) o un allarme (come è avvenuto stanotte), può capitare che si sia svegli, o meglio, in piedi dalle 5.30.

Da qui il mio presente stato di manutenzione.


Il servizio assistenza ascensori manderà un tecnico nel pomeriggio.
Per caso qualcuno conosce un servizio assistenza mamme?

venerdì 24 agosto 2007

Grossa crisi

Sono contenta, perché Lenticchia è stato preso al nido. Eravamo in lista d'attesa e siamo stati ripescati.
Sono scocciata, perché ci è toccato il nido che avevo indicato come ultima scelta, in quanto il più lontano e il più scomodo, raggiungibile solo in auto.
Sono preoccupata, perché dovrò cercare una baby sitter che lo vada a prelevare tutti i giorni e lo tenga almeno due ore, fino al rientro del papà (e non è facile trovare una tata disponibile e affidabile...).
Sono angosciata, perché temo che il mio bimbino possa reagire male al distacco. Finora è stato lontano da me al massimo un paio d'ore, affidato al padre o alla nonna. Non sembra soffrire della lontananza, ma in fondo è abituato al fatto che io ci sono sempre... e invece presto lo vedrò solo un paio d'ore al mattino, il sabato pomeriggio e la domenica.
Sono quasi depressa, perché il mio rientro al lavoro è ormai imminente, perché oggi ho rivisto il mio capo e perché, ovviamente, l'orario che mi aspetta è incompatibile con il nido (13,30-19, per cominciare, poi sarà pure peggio) e perché so già che sarò mobbizzata a sangue.

Mi sa che quando Lenticchia si sveglia dal riposino pomeridiano vado a investire un paio di euro in gratta e vinci e superenalotto.

Ma che crisi, mamma mia...

martedì 21 agosto 2007

Aggiornamento

Completo il post precedente comunicando che Lenticchia ha ricominciato a mangiare la pappa... più o meno a Ferragosto (*).

Grazie alle vacanze, grazie alla presenza rassicurante (per Lenticchia ma soprattutto per me) del papà, grazie all'aria del mare... e anche grazie alla mia determinazione.
Dopo due settimane a solo latte, al massimo lo yogurt per merenda, ho riprovato. Un passettino alla volta.

Il primo giorno ho aggiunto un po' di crema di riso nel biberon del latte; poi dopo un paio di giorni ho azzardato una pappetta a base di latte artificiale, crema di riso e omogeneizzato di verdure (patate e zucchine Hipp, per cominciare); dopo un altro paio di giorni anche una spolverata di parmigiano, quindi l'olio e da qualche giorno pure l'omo di carne (cominciando dal coniglio). E quando la pappa a pranzo si è stabilizzata, ho riprovato anche a cena, con il formaggino al posto della carne.
Il primo giorno che ha mangiato "come pediatra comanda" (latte con biscotti a colazione, omo di frutta a metà mattina, pappa a pranzo, yogurt a merenda e pappa a cena) è stato il 15 agosto. Non ricordo altri giorni di Ferragosto così felici per me!

Ma, menù a parte, l'importante è stato l'approccio psicologico. Infatti, appena mi avvicinavo con la pappa, Lenticchia alzava le mani davanti al volto stropicciandosi gli occhi, come quando ha sonno. Il punto di svolta è stato quando ho permesso che si sporcasse con la pappa.
Io sono schizzinosa, lo ammetto. Una perfettina. E non sopportavo di vederlo inzaccherato, in faccia e addosso, allora lo tormentavo ad ogni cucchiaiata per pulirlo con un tovagliolo di carta. E lui non lo sopportava.
Così ho capitolato... e Lenticchia mi ha fatto capire che, prima di cominciare a mangiare, voleva inzuppare le mani nel piatto. E possibilmente spalmare di pappa il vassoio, il tavolo, i pantaloni, il passeggino e magari anche la mamma. E' stata durissima, per me... non potete sapere quanto. Ma i risultati si sono visti, e ogni giorno che passa ha mangiato un po' di più e sporcato di meno.

Certo, è troppo presto per cantare vittoria. Siamo tornati a casa ieri sera e già oggi a pranzo mi sembra che abbia mangiato meno, e meno volentieri. Però ce l'ho fatta. E anch'io ho visto, con gioia, mio figlio aprire la bocca quasi con entusiasmo, e chiedere la pappa.

Fare la mamma è faticosissimo, e ogni giorno che passa lo è ancora di più.
Ma quanto è bello fare la mamma... (**)

(*) quindi a quasi 9 mesi.

(**) Oibò, non mi ero resa conto che il giorno in cui ho scritto questo post era il nono complemese di mio figlio! Madre degenere...



giovedì 2 agosto 2007

Tappe

Mio figlio ha bevuto dal biberon la prima volta a quattro giorni di vita, subito dopo essere stati dimessi dall'ospedale.
Il primo sorriso me l'ha regalato quando aveva appena sei settimane di vita.
Dorme da solo nella sua cameretta da quando ha sette settimane.
E' andato per la prima volta a scuola (in un nido, per il corso di massaggio infantile) a nemmeno due mesi.
E' stato per la prima volta a casa "da solo" (con la nonna) una sera, per un paio d'ore, a poco più di due mesi.
Dorme tutta la notte, senza poppate né biberon, da quando ha tre mesi.
Ha definitivamente smesso di attaccarsi al seno a quattro mesi.
E' entrato per la prima volta in piscina a poco più di quattro mesi.
Ha assaggiato il primo omogeneizzato di frutta a quattro mesi e mezzo.
Ha fatto il primo giro in passeggino a cinque mesi.
Ha fatto la prima vacanza (in Liguria) a poco più di cinque mesi.
Ha mangiato la prima pappa a sei mesi.
Ha imparato a girarsi a pancia sotto a sei mesi (e a tornare pancia in su due settimane dopo).
Ha imparato a stare seduto da solo, bene e a lungo, a sei mesi e dieci giorni.
Si è preso il primo malanno (un raffreddore con bronchite e congiuntivite) al mare, a sei mesi e mezzo.
Ha cominciato a gattonare a sette mesi.
Ha cominciato a mettersi in piedi aggrappandosi al box o al lettino a sette mesi e mezzo.
I primi due dentini (incisivi inferiori) sono spuntati a otto mesi.
Ha ricominciato a mangiare la pappa a...?



Buone vacanze a chi parte, buon tutto a chi resta!

mercoledì 1 agosto 2007

Mutismo e rassegnazione

Ho "divorato" il libro "Il mio bambino non mi mangia" di Carlos Gonzalez. L'assunto che ne sta alla base è che i bambini sanno autoregolarsi e che sono le mamme a pretendere che mangino più di quanto i bimbi siano in grado di ingurgitare.
Ok, può essere così.
Ma ieri sera Lenticchia ha mangiato un cucchiaino (UNO! e piccolissimo, e nemmeno intero...) di pappa lattea. Poi, verso le 21, si è addormentato. Avevo preparato un biberoncino di latte perché immaginavo che si sarebbe svegliato con la fame, prima o poi. Invece si è svegliato come al solito dopo 9 ore, alle 6. Portato nel lettone, ha dormito fino alle 7.30.
Questo, secondo me, conferma che mio figlio non ha MAI fame.

Preferisco non aggiungere altro, per ora, al tema "svezzamento". Ne riparleremo dopo le vacanze... forse anche cambiando pediatra.

Comunque, riporto qui un passo del libro che cercherò di imparare a memoria.

"Tua figlia non mangia ed è così da mesi, forse da anni. Le hai provate tutte, ma la situazione non migliora. Aspetti con terrore l'ora di mangiare e la maggior parte dei giorni si conclude con pianti tuoi e di tua figlia.
Tua figlia non cambierà. Non, almeno, finché il suo corpo non le chiederà più cibo, forse verso i cinque anni o forse durante l'adolescenza. (...)
Quindi, l'unica speranza di un cambiamento dipende da te. Tu sì che puoi dire a tua figlia: "Figlia mia, ci ho pensato e ho deciso che a partire da adesso non ti obbligherò a mangiare quando non avrai fame, né ti darò cibi che non ti piacciono". Tu sì che puoi (sebbene sicuramente ti costerà fatica) mantenere la tua parola.
Sia chiaro che non stiamo proponendo un nuovo metodo perché tua figlia mangi di più. Mangerà come prima, poco più o poco meno. Ma mangerà contenta e felice, e in un tempo ragionevole invece che in due ore di pianti, litigi e vomiti".