martedì 31 luglio 2012

Su-n-il divano

"Mamma, vado su-n-il divano".
Dove vai?
"Sunil divano...".
Si dice SUL divano.
"SUNIL divano".
No, Gabo: sul. Prova: SUL.
"Sul".
Sul divano.
"Sunil divano".

Argh... Questo è un esempio delle conversazioni che mi stressano da un paio di settimane.
Di solito Gabo ha delle regressioni linguistiche prima di un 'salto' in avanti. E questo, finora, ha coinciso con il periodo delle vacanze estive: stando 24 ore al giorno con noi - ho sempre pensato - vive una full immersion nell'italiano corretto (non che le maestre della materna non lo parlassero, eh! Ma sono le otto ore giornaliere di conversazioni coi coetanei che fanno la differenza). 
Prima si confonde un po', poi ZAC! ecco la progressione.
Forse questa mania di inserire una 'n' in mezzo a 'su' e all'articolo (su-n-i giornalini, su-n-il computer, ecc.) dipende dal mese di luglio passato full-time al mio fianco.

Il bello è che mio figlio mi sorprende con delle ipotetiche di terzo grado che nemmeno io mi ci impegno più a farle così.... Il congiuntivo lo usa correttamente (non sempre, ovvio) da un paio d'anni. E soprattutto ha una proprietà di linguaggio che non avrei certo potuto immaginare quando, a due anni e mezzo, pronunciava appena una decina di parole, quasi tutte di sua invenzione. Per dire, domenica ha avuto un piccolo 'incidente' in piscina: dopo un'ora di giochi e di tuffi (rigorosamente con i braccioli), è scivolato nell'acqua alta ed è andato sotto... Si è preso una tale paura che, appena l'ho ripescato, gli è scappata un po' di pipì. La sera, nel ricordare l'episodio, mi ha detto: "Mamma, mi sono sentito così imbarazzato...". Io al massimo avrei usato la parola 'vergogna', ma 'imbarazzo' era in effetti più calzante.

Eppure, quando meno te lo aspetti, ti caccia lì un 'aprito', o uno 'scoprito'... Eh sì, perché lui tende a coniugare i verbi come se fossero tutti regolari.
Ma il 'vizio' che più ci manda in bestia (a me e al papà) è come coniuga il verbo 'avere'. Esempio: "Dove ate preso quel libro?". "Lo amo preso in biblioteca".
Quindi:
io ho
tu hai
egli ha
noi hamo
voi hate
essi hanno.

Oh, in effetti non fa una piega...

Be', speriamo che la progressione sui verbi e sulle preposizioni articolate arrivi in tempo per l'inizio della scuola primaria!
(Ma si potrà continuare a chiamarla 'elementare'??)

AGGIORNAMENTO
La gentilissima Mamma Logopedista mi ha dedicato una lunga e articolata risposta sul suo blog in cui analizza gli 'ipercorrettismi' di Gabo (ho scoperto che questa è la definizione del suo uso dei verbi irregolari in modo regolare: aspetto comunissimo alla sua età) e il 'segnaposto' (come in gergo si indica, nel nostro caso, la lettera 'n' in mezzo a 'su' e 'il').

Tra l'altro, al mare Gabo ha smesso di dire "sunil" (al massimo gliene scappa uno ogni tanto). In compenso ha cominciato a parlare con la 'zeppola', non solo storpiando la zeta ma anche altre lettere come se fossero 'aspirate', non so come spiegarmi... Poi dopo qualche giorno c'è venuto il dubbio che parlasse così perché una bimba che gli piaceva molto aveva quel difetto di pronuncia!!! Tornati a casa, ha ricominciato a parlare come prima. Che pazienza!!

lunedì 30 luglio 2012

Caccia al blog-tesoro: Dubai days

Noi abbiamo sempre un po' vagheggiato di andare a vivere all'estero. E ultimamente ci pensiamo anche più spesso... Ci era persino capitata un'offerta allettante, che poi purtroppo non è andata in porto: la scorsa primavera avremmo potuto espatriare per qualche mese a Dubai, negli Emirati Arabi. Era il momento ideale per vivere un'esperienza simile: io non lavoro e Gabo era ancora alla scuola dell'infanzia. Così cominciai a cercare notizie su questa stranissima città, perché il trasferimento sembrava imminente. Come sempre, una fondamentale fonte d'informazione viene dai blog, e ne ho trovata una piattaforma intera! E c'è addirittura un portale di blog dedicato a tutti i Paesi in cui ci si può trovare a vivere, per scelta o per necessità, come 'expat', ovvero espatriati.

Non ho dunque dubbi a segnalare un blog di una coppia di espatriati a Dubai per l'ultima puntata della "Caccia al tesoro" lanciata da Mamma Felice, che ha chiesto a tutte le partecipanti di segnalare un blog straniero, scritto in qualsiasi lingua tranne l'italiano. Ecco dunque "Dubai days", ovvero la vita a Dubai di una britannica e uno svedese, blog scritto in inglese. Come spiegano nella loro presentazione sul portale di "expat blog" a Dubai, il loro blog è incentrato sui giorni e le notti a Dubai, ma anche sull'esplorazione del Medio Oriente (segnalo in particolare un viaggio a Petra, Giordania). Viaggi, cibo, sport e suggerimenti vari, il tutto corredato da molte fotografie. Inoltre fornisce informazioni utili o divertenti a coloro che già vivono a Dubai, o che pensano di trasferirvisi.

E a noi l'idea di un trasloco, lì o altrove, non è mica passata del tutto...

venerdì 27 luglio 2012

Ma dai, altri due premi! - Seconda puntata

Riassunto della (lunghissima) puntata precedente: Paola alias The Mora Smoothie... with green eyes mi ha assegnato ben due blog-premi. Devo scrivere  7 cose su di me, rispondere a 16 domande e indicare 15 blog che mi piacciono.

1. Ho fatto la baby-sitter.
2. Ho creato e venduto orecchini di bigiotteria.
3. Ho dato ripetizioni di inglese e francese.
4. Ho fatto la cassiera all'Ippodromo.
5. Ho insegnato italiano negli Stati Uniti.
6. Ho insegnato danza.
7. Ho lavorato come giornalista per 20 anni e ora sono disoccupata (o meglio, mamma full-time).

1) Qual è l’ultimo acquisto fatto?  Uno smalto viola.
2) Quale sarà il tuo “must/have”primavera estate? Un paio di sandali con tacco basso e cinturino alla caviglia, che non ho ancora trovato...
3) Unghie lunghe o corte? Lunghe, finché non si rompono.
4) Rossetto o gloss? Posso essere completamente struccata, ma il rossetto è d'obbligo!
5) Stivali o sandali?  Stivali d'inverno e sandali d'estate. Oh, c'è anche chi fa il contrario...
6) Abbronzatura si o no?  Uso la protezione 15 d'inverno e la 50 d'estate, ma un po' mi abbronzo lo stesso.
7) Profumo o acqua profumata? Profumo solido dell'Erbolario, all'Iris.
8) Hai fatto programmi per l’estate?  Di sicuro tre settimane al mare, forse qualche giorno all'estero se troviamo un last minute abbordabile (tipo Parigi o Barcellona).
9) Occhi o labbra in primo piano? Dovrei forse far risaltare gli occhi, ma il make up non è il mio forte.
10) Terra o blush? Nulla di nulla (vedi risposta 9).
11) Palestra o dolce far niente?  Ora che ho tempo, palestra due volte a settimana (ma discipline 'dolci').
12) Short o mini? Non ho più né l'età né il fisico per entrambi.
13) Capelli lisci o ricci?  Lisci per forza di cose: sono resistenti a qualsiasi tipo di piega...
14) Il tuo colore per l’estate? Beige, come sempre. Un po' d'antan, eh?
15) Giornata al mare o in montagna?  Mare, ma non è più come una volta quando stavo ore sul lettino a leggere...
16) Fondotinta d’estate? Nemmeno d'inverno!

E ora, dovrei nominare 15 blog. Però ho paura di disturbare, un po' come le catene di Sant'Antonio...
Ok, ora butto là una dozzina di link (la maggiro parte dei blog che seguo ha già ricevuto questi premi!) e se volte continuate la 'catena', altrimenti... fa lo stesso :-)
E' anche un modo per far sapere a qualche blogger che la seguo (magari in silenzio) e l'apprezzo!

La mia doppia nomination (Versatile blogger + The Red Carpet) va dunque a:

Così fan tutte... tutto! http://cosifantuttetutto.blogspot.it/
Il blog di una mamma manager http://mammamanager.altervista.org/
Il sorriso dei miei bambini http://ilsorrisodeimieibambini.blogspot.it/

giovedì 26 luglio 2012

Ma dai, altri due premi!

Ho ripreso da pochissimo tempo ad aggiornare questo mio diario e fioccano i premi... Quando mi affacciai al mondo-blog, nel 2004, non erano così di moda, mi pare. Comunque, ringrazio Paola alias The Mora Smoothie... with green eyes per avermi assegnato ben due riconoscimenti in una volta sola!

Se ho ben capito, devo scrivere  7 cose su di me, rispondere a 16 domande e indicare 15 blog che mi piacciono. Provo a fare i compiti, allora, però li divido in due puntate perché sono prolissa.... 

Sette cose su di me, ovvero riassunto di 40 anni di vita

1. Il mio primo lavoretto è stato fare la baby-sitter: non ricordo nemmeno se andavo alle medie o alle superiori, ma mi trovai a badare, per qualche pomeriggio, due fratellini terribili, in età da elementari, che abitavano vicino a casa mia. Ricordo soprattutto la merenda che dovevo preparare: pane, burro e zucchero.

2. Alle medie, avviai un 'business' da creatrice di bigiotteria: confezionavo orecchini di mia invenzione e li vendevo a scuola, con tanto di catalogo. Il ricarico arrivava al massimo a 50 lire al paio, per i lavori più impegnativi.

3. Alle superiori cominciai a dare ripetizioni di inglese e francese ad una ragazza delle medie, vicina di casa, cui mia madre dava lezioni in tutte le altre materie. La seguimmo per qualche anno, e se ho preso 60/60 alla maturità lo devo anche a questo impegno: non a caso, all'orale portai italiano, inglese e francese!

4. Il primo anno di università (ero iscritta a Lingue straniere, guarda caso) mi trovai a fare la cassiera all'ippodromo. Staccavo i biglietti all'ingresso e stavo in un gabbiotto angusto per ore. Ho odiato quel lavoro, che mi faceva anche perdere lezioni importanti. Però proprio oggi ho scoperto di avere persino qualche giorno versato di contributi. Sta a vedere che riscattandoli maturerò il diritto alla pensione!

5. Il secondo anno di università... non l'ho fatto: me ne sono andata a studiare negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio. E là, oltre a frequentare un college, lavoravo pure, come 'tutor' di italiano. Un impiego che mi aveva fornito il college stesso, senza che io lo chiedessi, con regolare 'paghetta'. Davvero un altro mondo.

6. Al ritorno dagli Usa, cambiai Facoltà (Scienze politiche) e cominciai ad insegnare danza, classica (per bambine) e jazz (per adolescenti e adulti). Un periodo indimenticabile.

7. Infine, ho cambiato di nuovo indirizzo di studi e ho cominciato il mestiere meravigliso ma durissimo di giornalista. E dopo 20 anni di professionismo, un anno fa mi sono ritrovata disoccupata...

(segue, prossimamente)

mercoledì 25 luglio 2012

Pinocchio integrale in 5 ore e un quarto: ascolto completato!

Gabo è abituato sin da piccolissimo ad ascoltare favole in macchina. Niente musica, tantomeno canzoncine per bambini: anche per un tragitto di due minuti, chiede (esige...) "la storia". E io lo accontento volentieri. 

Abbiamo cominciato con dei cd di fiabe tratte dai film di Walt Disney, una raccolta che ho fatto in edicola (librpo+cd+puzzle di cubetti a cura della De Agostini) sin da quando Gabo aveva due anni. Così ho scoperto che le storie disneyane sono per lo più terrificanti (non nel senso della paura, ma proprio per la qualità...) e la loro riduzione è ancora peggiore. Ma tant'è, sono dei classici...

Poi siamo passati a un'edizione decisamente migliore di favole: quella curata da Rcs, disponibile anche in libreria, ma che io ho collezionato l'anno scorso sempre in edicola (libri e cd come allegati al Corriere della Sera), con classici di Andersen, Fratelli Grimm, Perrault e così via.

Insomma, in questi anni ci siamo allenati ad ascoltare storie in macchina...

Ma quella che abbiamo finito di ascoltare un paio di giorni fa è una storia davvero speciale: "Le avventure di Pinocchio", versione integrale e originale letta da Paolo Poli. Ben cinque ore e un quarto! Un'opera meritoria di Radiotre Rai che la trasmise a puntate nel 2006-2007, data poi alle stampe da Giunti (il cofanetto con il cd audio mp3 e il libro nell'edizione originale con le illustrazioni di Enrico Mazzanti costa 12 euro). 

Certo, abbiamo diluito l'ascolto in un paio di mesi, alternandolo ad altre fiabe... e anche a un po' di radio (ogni tanto 'costringo' Gabo a sopportarla). Ma nelle ultime due settimane ci siamo dedicati solo a questa "Storia di un burattino". E non pensavo che saremmo arrivati in fondo, visto che si tratta di una lettura "pura", senza canzoncine, musichette e orpelli vari. Oltretutto nella lingua toscana arcaica di Collodi. Ma Poli è bravissimo a rendere tutti i personaggi, semplicemente con qualche leggera variazione della voce. 

Certo, Gabo conosceva già la storia di Pinocchio, più che altro nell'orribile versione di Disney. Ma si vede che le vicende del burattino sono proprio nelle sue 'corde', visto che fu entusiasta della visita al parco di Pinocchio a Collodi, che abbiamo fatto un paio d'anni fa. Tanto che, al ritorno, gli facemmo anche vedere un'edizione ridotta dello storico sceneggiato televisivo di Comencini.

E poi, ahem, chi di voi conosce mio figlio, potrà notare anche una certa somiglianza con l'attore che impersonava Pinocchio, Andrea Balestri... Senza omettere che l'impertinenza e la disobbedienza sono due caratteristiche della nostra amatissima peste!

martedì 24 luglio 2012

Caccia al blog-tesoro: le storie di viaggio di Daniela

Prosegue la "caccia al blog-tesoro" lanciata da Mamma Felice. Purtroppo io sono mooolto lenta e arrivo con due settimane di ritardo a completare la seconda tappa: presentare un blog di viaggio. E non ho avuto esitazioni nello scegliere "Storie di viaggio - il blog", di cui è autrice una mia amica, Daniela Patanè. 

Lei, sul sito "Storie di viaggio" di cui il blog rappresenta una costola, si presenta così: "Turista professionista, giornalista per caso, blogger umorale e incostante". In effetti, da quando la conosco, di blog ne ha aperti e chiusi parecchi, più o meno quanto me... Ma di costante ha la passione per i viaggi, e io nel leggerla viaggio un po' con la mente, visto che da quando sono mamma mi trovo a fare solo vacanze... Una settimana bianca d'inverno, tre settimane al mare in agosto, un paio di weekend in città d'arte. Un 'vero' viaggio, per noi, al momento è una chimera.

Perché vale la pena leggere questo blog? Perché Daniela scrive molto bene, con uno stile a volte caustico. E lo consiglio soprattutto a chi cerca informazioni sulla Turchia e in particolare su Istanbul, città alla quale Dany ha dedicato anche una mostra fotografica

Tra i miei post preferiti, segnalo uno dei più recenti perché offre consigli per gli acquisti che cercherò di seguire anch'io, nel caso ci scappi un simil-viaggetto in un prossimo futuro: "Organizzare una vacanza on line in meno di mezz'ora".

Il 'suo' viaggio che farei io? Decisamente le Hawaii. Ma la vedo durissima...

Per seguire gli aggiornamenti di "Storie di viaggio", ecco il link dei feed

lunedì 23 luglio 2012

Un'ora al giorno leva il bimbo di torno

Menù settimanale di sopravvivenza per mamma full-time (a Bologna e provincia, ma facilmente replicabile altrove).

Lunedì: spazio giochi dell'Ikea (un oggettino da portare a casa lo trovo sempre)
Martedì: spazio bimbi dell'Esselunga (e puoi girare nell'intero centro commerciale)
Mercoledì: baby parking al Carrefour (con due piani di negozi, il tempo vola)
Giovedì: centro giochi dell'Ipercoop (la spesa la devo pur fare, no?)
Venerdì: se non viene la zia a giocare a casa nostra, ci resta sempre l'altra Ipercoop...

Al massimo lo lascio un'ora e mezza, sempre di pomeriggio: lui si diverte perché gioca con altri bambini e fa lavoretti, adora le vasche con le palline e in qualche modo si sfoga in un'area 'protetta'.

Aggiungo un paio di mattine a settimana la "Kidsville", spazio bimbi della palestra Virgin a cui ho iscritto Gabo per il solo mese di luglio (tariffa mensile ottima: 23 euro!). Così mi concedo pure una nuotata (al martedì) e un'ora di cardio-dance (al venerdì).

Il traguardo di metà settembre, con questa strategia, mi sembra più facilmente raggiungibile...

venerdì 20 luglio 2012

Ma tu pensa, un premio!

Sono stata lontana troppo tempo dal mondo-blog per conoscere questi meccanismi (ai miei blog-tempi, per dire, non esistevano i giveaway o i contest). Comunque pare che sono stata citata in una specie di blog-premio e spero di aver capito bene come e cosa fare. Nel caso, perdonatemi: con l'età (e il poco tempo per dedicarmi a queste faccende, nonostante la disoccupazione) i neuroni e le sinapsi decisamente perdono colpi... E poi, dai, ammettiamolo, mi sono emozionata a scoprirmi letta!



Le regole da rispettare per accettare il premio sono: 
segnalare sul proprio sito 5 blog con meno di 200 lettori, evidenziando i rispettivi link; 
lasciare un commento su questi blog per avvisarli del premio; 
ringraziare chi vi ha assegnato il premio; 
condividere con i lettori 5 cose su di sè che le persone non conoscono.

Allora, cominciamo.

Innanzitutto, ringrazio mammamanager per avermi assegnato questo premio

Passo quindi la palla (se ho capito bene, vuol dire che li premio...) a questi blog che apprezzo e seguo:

Cinque cose su di me? Uhm, proviamo:

1. non sono laureata e me ne dispiaccio (un anno di lingue straniere, poi un anno negli Usa, quindi iscritta a Scienze Politiche, dieci esami dati con media del 29, ma uscì il bando per la scuola di giornalismo che ammetteva anche diplomati... Laurea addio!);

2. non ho tatuaggi e, se mi guardo in giro (soprattutto in palestra), mi sento ormai una rarità;

3. non sopporto le cose di consistenza gelatinosa, soprattutto i cibi;

4. mi piacciono molto i serpenti (accarezzarli è un'esperienza terapeutica, e non sono mollicci come si pensa: vedi punto 3) tanto che avevo pensato di farmene tatuare uno sulla caviglia, ma ho desistito (vedi punto 2); 

5. adoro bere liquore d'anice, come il Ricard o il Pastis, con acqua e ghiaccio: sarebbe un aperitivo, ma io lo prendo volentieri come digestivo. 

E ora, avanti voialtre!

mercoledì 18 luglio 2012

La fatica di essere mamma full-time d'estate

Ometto tutte le incombenze tipiche della mattina, come preparare la colazione, tirare su i letti, lavarsi-lavarlo, vestirsi-vestirlo ecc. (routine già faticosa di per sé).
Ma la giornata di ieri è stata a dir poco massacrante, anche se in fondo divertente sia per me sia per Gabo.

Avevo deciso di fare un giro in città per riportare i libri alla biblioteca centrale, ma con una variante: il viaggio non in auto bensì con il treno locale. Un percorso di soli 15 minuti che con mio figlio non ho mai fatto, e la proposta gli è piaciuta così tanto da fargli venire in mente, di prima mattina, di giocare con un trenino avuto in regalo più di tre anni fa e un po' male in arnese. 
Ma la camera era occupata dalla pista di Cars, quindi occorreva smontarla. 
"Mamma, io non sono capace...".
Va bene, dai, vieni qui che ti aiuto. 

Non avevo mai smontato la pista né l'ho mai montata (e mai lo farò!): certe incombenze sono del papà. E se già mi stava poco simpatica, dopo aver smadonnato per mezz'ora appollaiata per terra a sganciare fermi e fascette con le unghie (addio smalto...), ho affettuosamente mandato qualche accidente a Babbo Natale per aver deciso di fargli quel regalo a sorpresa, oltretutto nemmeno richiesto... Colpa dei punti dell'Esselunga (la prossima volta ci prendiamo tre bottiglie di vino, va').

Archiviata la pista nell'armadio, un papà a questo cosa farebbe? 
Aiuterebbe il proprio figlio a montare il trenino e magari ci giocherebbe un po'.

E invece una mamma cosa fa? 
Oh finalmente il tappeto è libero, allora lo sbatto, poi penso che è l'occasione giusta per metterlo in lavatrice... Orpo, per liberare lo stenditoio bisogna ripiegare la biancheria asciutta e riporla. Be', certo, ora che il pavimento è libero, magari un giro di aspirapolvere... Già che ci siamo, e che dobbiamo montare la spazzola per il parquet, meglio pulire tutta la zona notte, no? 

Finalmente Gabo può montare il trenino. Oh, forse ho dieci minuti per lavarmi (il che vuol dire anche lavare il bagno, ovviamente). Ma dalla cameretta sento versi rabbiosi. Non faccio in tempo ad affacciarmi che il trenino è già smontato: "Non va più... Si è rotto". Mi riprometto di guardarci, magari era solo montato male (aveva fatto tutto da solo) oppure le pile della locomotiva scariche.

Vabbe', ci prepariamo per uscire (prendi i libri da riportare in biblioteca, la bottiglietta dell'acqua, un succo in brick, "e posso portarmi un gioco?". Sì va bene, scegli un gioco, manco dovessimo fare un viaggio di sei ore...). Sono le dieci di mattina e tornerei già a letto.

Il treno è puntuale e sono curiosa di vedere la reazione di Gabo: ha fatto solo una volta un viaggio in Frecciarossa, per una vacanza a Roma, ma aveva due anni e mezzo e non ricorda nulla. E lui cosa fa? Appena salito, si appoggia a me e chiude gli occhi mezzo assonnato... No comment.

Comunque, arrivati in città, prendiamo un bus e arriviamo in biblioteca. Lui prima gioca un po' con il computer a disposizione dei bambini (connesso alla pagina internet della Pimpa), poi sceglie un libro a caso e mi chiede di leggerglielo. In quel momento arriva un gruppo di una ventina di bimbi in età da materna che fanno un caos pazzesco, così improvviso una lettura collettiva e attiro l'attenzione di cinque o sei bimbi. Educatrici contentissime, Gabo un po' meno. Cambiamo stanza e passiamo una mezz'oretta a leggere. Un libro di Richard Scarry si conclude con alcuni giochi e indovinelli ma Gabo non riesce a capirli e ci innervosiamo entrambi. 

Ormai si è fatto mezzogiorno, forse ha fame, sicuramente è stanco. Di fronte alla biblioteca c'è un McDonald e ci dirigiamo lì. A lui, ovviamente, non interessa tanto il cibo (e quando mai??), piuttosto il giochino contenuto nell'Happy meal. In questo periodo ci sono dei simil-Zhu Zhu Pets, cricetini semoventi. Ne abbiamo già due 'veri' e uno mcdonaldese, così arricchiamo la collezione.

Finito il pranzo (che per Gabo consiste solo nelle quattro 'nuggets' di pollo e nel succo di pesca, visto che le patatine le schifa e il melone pure...), ci incamminiamo verso la stazione. A metà strada, però, mi viene un'idea (ok, lo ammetto, me le vado un po' a cercare...).
Gabo, vuoi andare subito a prendere il treno per andare a casa oppure ti va di fare un giro in un museo?
"Mu-se-o, mu-se-o!".
Quantomeno l'imprinting culturale sembra funzionare. 

Svoltiamo a sinistra e ci dirigiamo al museo civico medievale: una visita che risulterebbe ostica persino a dei laureati in storia, figuriamoci a un 5enne. Però riesco in qualche modo a rendergliela sopportabile e pure interessante, tra antichi fucili, spade, armature in ferro, codici miniati e un plastico della nostra città nel Duecento.

Finita la visita, affrettiamo il passo verso la stazione e finalmente torniamo a casa. Gabo mi chiede di vedere il dvd del film "La Gabbianella e il gatto", di cui aveva trovato il libro in biblioteca. Così si rilassa un po' e io ne approfitto per farmi una doccia e ridarmi lo smalto (distrutto dalla pista di Cars). Una delle mie rare concessioni alla vanità femminile...

Quel film dura troppo poco e Gabo mi chiede di giocare con i criceti. Va bene, giochiamo... "Mamma, mi è venuto in mente un lavoretto. Facciamo una gabbia per gli Zhu Zhu Pets?". Guardo tra la carta da riciclare, grande fonte di ispirazione, ma non trovo nessun cartone adatto all'uopo, poi mi viene in mente che già una volta avevamo trasformato una scatola in un castello e lo riciclo a sua volta come gabbietta.

Sono ormai le 16 ed è tempo di andare a fare un po' di spesa. Il che corrisponde alla mia "ora d'aria", grazie agli 'spazi bimbi' dei centri commerciali. Li stiamo frequentando un po' tutti, a turno... Gabo si diverte perché gioca con altri bimbi o fa lavoretti con le dade, e io mi godo un minimo di solitudine, seppure in mezzo a centinaia di persone...

Dopo la spesa, dobbiamo anche andare a ritirare la 'cesta' di frutta e verdura bio, impegno settimanale presso un Gruppo d'acquisto solidale. Quindi torniamo a casa, giochiamo un po' con i cricetini, intanto io svuoto la spesa e preparo l'acqua del bagno. Per lui è un altro momento di svago, per me un'altra fatica.

Cavoli, è già ora di cena... Accendo i cartoni e concordo il menù. Siamo solo noi due, il papà è in trasferta fuori città. Poi la solita routine serale: lavaggio denti, lettura e nanna. Quantomeno, alle 21.30 crolla senza troppe storie.

Stanotte alle 2 si sveglia urlando ZA! ZA! ZA! ZA! Forse sognava battaglie ninja... Corro in camera sua per rincuorarlo e lui mi fa: "Mamma, mi hai messo paura...". Barcollando torno in camera e riesco a riprendere sonno grazie ad un aiutino chimico che mi concedo da qualche giorno, dopo le battaglie notturne a casa della nonna in Appennino.

Stamattina alle 6,40 arriva nel lettone, si accomoda di fianco a me nel lettone e mi pone una domandina facile facile.
"Mamma, come si sono create le cose nel mondo?".

E un altro giorno è cominciato.

martedì 10 luglio 2012

Corpo a corpo

Sono in 'vacanza' con Gabo in una 'ridente' località dell'Appennino bolognese, a casa di mia madre, e mi trovo, per la prima volta, a dover dormire stabilmente in un letto matrimoniale con mio figlio. Finora era successo solo in casi di emergenza, come qualche febbrone, o al massimo per un paio d'ore, durante tentativi - fallimentari - di far riaddormentare mio figlio in occasione dei suoi risvegli precoci, tipo alle 5 di domenica mattina. Ma 'dormire' una notte intera, più notti intere, nel lettone con mio figlio, è un'esperienza fisicamente devastante. Nella parte centrale della notte, infatti, mi trovo a ingaggiare una lotta corpo a corpo. Mi dà testate nelle ascelle, calci nelle cosce, manate diffuse... Il tutto dormendo. LUI. Poi, verso l'alba, trova finalmente la pace e fai fatica persino a percepirne il respiro. Saranno incubi? O solamente quell'argento vivo che non lo fa mai stare fermo nemmeno quando guarda la tv?? So soltanto che ieri mattina, appena sveglio, ha annunciato raggiante: "Ho fatto un sogno bellissimo!" (Che picchiavi la mamma tutta notte per caso??) "Che andavamo in edicola e la nonna mi comprava un sacco di giochi!" (Fiu... Allora le testate sotto la mia ascella erano solo manifestazioni di gioia, vah). Pubblicato via iPhone

sabato 7 luglio 2012

Ritratto di buon compleanno

"Mamma, di che colore hai gli occhi? Ah già, azzurri...
E i capelli? Mmm. Gialli.
Non ti voltare.
Non sbirciare, eh!
Ecco mamma.
Auguri!"



giovedì 5 luglio 2012

Giochiamo ai Gormiti

"E adesso, giochiamo ai Gormiti".

Quella che Gabo mi ha fatto appena sveglio non era una richiesta, ma un'affermazione perentoria.
Ora, io il cartone animato dei Gormiti non l'ho mai visto e credo nemmeno mio figlio. Però i suoi compagni di scuola sì, ed evidentemente devono avergli 'insegnato' qualcosa.
E a Pasqua, ahimè, ebbi la bella idea di regalargli un sacchettone di Gormiti (al posto dell'uovo di cioccolato, che tanto avrei dovuto mangiare io perché lui lo snobba): ben 17 personaggi al prezzo-da-urlo di 6 euro, un affarone imperdibile trovato nel negozio di prodotti per l'infanzia usati in conto vendita che frequento ormai da sei anni.

Tra l'altro, quando sono rimasta incinta desideravo proprio un maschietto. Ma, in effetti, per una mamma avere una figlia femmina per certi aspetti può essere più facile. Perché se ti propone "Giochiamo con le Barbie" ti viene naturale, no?
In questi anni ho persino imparato a giocare a Ben 10, a Bakugan, a Beyblade, perché i cartoni animati li ho scientificamente studiati all'uopo...

Ma... come cavolo si gioca ai Gormiti??

martedì 3 luglio 2012

Mi presento (grazie a un'idea di Mamma Felice!)

Per tanti mesi ho abbandonato questo blog al suo destino, complice un periodo non facile della mia vita e - soprattutto - la fine di Splinder, la piattaforma su cui era nato. Traslocato qui su Blogger (grazie alla pazienza e professionalità di NexNova), è rimasto un po' nel limbo. Ma da pochi giorni ho ritrovato la voglia di tenere traccia dei piccoli-grandi avvenimenti della vita mia e di mio figlio. Ed è sicuramente merito anche di Mamma Felice, donna che ha tanto da insegnare e blogger fantastica. Cento ne fa e mille ne pensa, come la "caccia al blog-tesoro" che ha appena lanciato: un'ottima opportunità per presentarsi e per conoscere altre donne-mamme eccezionali. Ecco, dunque, il mio tentativo di presentazione, seguendo la traccia suggerita da Mamma Felice.

Carta di identità: mamma, moglie e giornalista (disoccupata: in cerca di un nuovo lavoro, possibilmente part-time, a partire da settembre 2012). 
Sto per compiere 47 anni e sono madre di un bambino di 5 anni e mezzo. Eh sì, primipara tardiva e molto fortunata, visto che sono rimasta incinta non appena si decise di provarci... Un'avventura raccontata giorno per giorno nel blog Oh oh... sono incinta! 
E il mio nick? Be', "ma dai, non ci credo!" fu la mia esclamazione quando vidi la parola INCINTA sul test di gravidanza, il primo che facevo e senza nemmeno aspettare un giorno di ritardo! Ecco quindi "madainoncicredo", ma le blog-amiche mi chiamano "madai" :-)
Nome del blog e obiettiviOh oh... sono mamma! è la naturale prosecuzione del mio blog sulla gravidanza. L'obiettivo è semplicemente di tenere un diario sulla crescita di mio figlio: "Lenticchia" quando era nella pancia e per i primi mesi di vita, poi "Gabo" quando era ormai diventato un 'lenticchione'.
Quattro anni fa aprii anche la breve parentesi di Oh oh... mi sposo! per raccontare i preparativi del mio matrimonio (ma questo blog l'ho abbandonato al suo destino: insomma, è sparito assieme a Splinder!). 
Da quasi un anno ho pure un altro 'sfogatoio', che ho cancellato e riscritto un paio di volte, sperando che sia un temporary blog: Oh oh... sono disoccupata! Al momento è diventato un raccoglitore dei miei esperimenti culinari, visto che sono sempre stata una frana in cucina. Ma non è mai troppo tardi, e mi sto impegnando a imparare!

Un buon motivo per seguirvi: credo che la condivisione con altre mamme sia utilissima. Finché i figli sono dei pupetti, si va alla ricerca di informazioni, trucchi e strategie per affrontare le grandi tappe, come lo svezzamento e lo spannolinamento. Quando i bambini crescono, il gioco si fa duro e noi mamme abbiamo bisogno di confronto su temi forse meno 'pratici' ma più delicati. Ed è più facile confrontarsi tra 'pari-blogger' che non con altre mamme di compagni di scuola...

Due post che vale la pena leggere: non sono sicuramente i post 'migliori' o i più interessanti, ma sono in qualche modo dedicati alla figura paterna. che forse noi mamme-blogger trascuriamo un po'. 
Diamo dunque al papà quel che è del papà: Superpapi, scritto quando mio figlio non aveva nemmeno un anno.
L'altro invece è uno scritto dedicato A mio padre.

Come seguirvi: da qualche giorno, in pratica da quando ho ripreso ad aggiornare il blog, sono attiva su twitter con l'account @madainoncicredo

Indirizzo RSS feed: ehm... non ne sono sicurissima, ma forse è questo:
http://ohohsonomamma.blogspot.com/feeds/posts/default
(non conosco ancora bene la piattaforma di Blogger!)

lunedì 2 luglio 2012

Mamma full-time: argh!

Venerdì scorso è stato l'ultimo giorno di scuola materna per Gabo. Io mi sono messa avanti coi lavori e ho cominciato a piangere con 24 ore di anticipo, così ho diluito la malinconia. Ricordo i lacrimoni versati anche l'ultimo giorno di nido... E' che in questi passaggi sento non solo il compimento di una tappa importante, ma anche gli anni che passano. Per me e per mio figlio. Essere - a 47 anni - madre di un bambino che affronta l'ingresso della scuola primaria non è facile. Quando entrerà alle medie sarò più che cinquantenne, oh mamma mia... 

Be', ci penseremo allora. Adesso ho altro a cui pensare. Ad esempio, al fatto che da oggi sarò mamma full-time per due mesi e mezzo. E l'idea - lo confesso - mi atterrisce
Perché Gabo ha bisogno di attenzione e stimoli continui.
Perché fa un caldo allucinante e non potremo perdere tempo al parco o in giro.
Perché farò fatica persino a ritagliarmi il tempo per fare una doccia.
Perché tutti i giorni dovrò preparare pranzo e cena, con un menù molto ridotto a causa dei gusti molto definiti - diciamo così - di mio figlio.

Ma in fondo è anche una bella sfida.
Perché l'obiettivo di questi due mesi e mezzo sarà di renderlo più autonomo e meno dipendente da me. 
In fondo, avrei potuto iscriverlo a un centro estivo anche solo per un breve periodo, ma - al di là del risparmio di soldi - considero questo lasso di tempo un'opportunità di investimento. Su mio figlio e sul nostro rapporto.

Intanto, ora l'ho piazzato al tavolo di cucina a colorare. Da solo. 
Ha protestato un po': "Mi aiuti?".
No, Gabo, devo fare un lavoro al computer.
"Ma hai trovato un lavoro?"
Non ancora, tesoro, però devo scrivere proprio per tenermi allenata e per cercare un nuovo lavoro quando tu comincerai la scuola primaria...

E adesso, scusate, ma Gabo mi sta richiamando all'ordine... 
"Mamma, mi scrivi un documento che devo mandarlo al signor Pinguino?". 
Quantomeno, la fantasia non gli manca...