sabato 29 settembre 2007

Bds (con rivolta del fasciatoio)

Ieri "Bilancio della salute" a 10 mesi.













































































  Peso (gr) Lunghezza (cm) Circ. cranica (cm)
21/11 (nascita) 2.735 49 35,5
24/11 (dimissione) 2.485    
30/11 (prima visita - 10 giorni) 2.650    
15/12 (seconda visita - 3 settimane) 3.180   37
7/1 (terza visita - 1 mese e 1/2) 4.250 55 39
8/2 (quarta visita - 2 mesi e 1/2)
5.120
59
40
14/3 (3 mesi e 3 settimane) 5.800 61 42
3/5 (5 mesi e mezzo) 6.900 67 44
30/5 (6 mesi e 10 giorni) 7.500    
23/7 (8 mesi) 7.850 69 46
28/9 (10 mesi) 8.660 75 47


Lenticchia ha recuperato un po' ed è tornato sulla sua curva di crescita, tra il 25° e il 50° percentile all'incirca. Il pediatra ci ha detto che il peso in questo periodo dovrebbe aumentare di circa 400 grammi al mese, e infatti così è stato in agosto e settembre (mentre in giugno e luglio, con il rifiuto della pappa, la crescita si era quasi bloccata). Ma ora potrebbe rimanere anche fermo per mesi al peso attuale: non ci sarebbe nulla di strano se arrivasse a pesare 10 chili soltanto a due anni di età.

Per la prima volta, durante la visita Lenticchia ha pianto, per protesta. Il problema è che non ne vuole più sapere di stare sdraiato sul fasciatoio, e quindi anche sul lettino del pediatra. Si rigira subito a pancia in giù, cerca di mettersi in piedi e persino di tuffarsi a terra.

Così cambiarlo è diventata una lotta. Non a caso ieri una dada al nido mi ha detto: "Oggi abbiamo dovuto tenerlo in tre, non so come fai tu da sola...". Anche noi fatichiamo a tenerlo a bada in due. Mettergli il pannolino è una tragedia, per il resto lo vesto dentro al lettino, perché vuole stare sempre e soltanto in piedi.

Voi mamme che magari siete già passate da questa fase di rivolta del fasciatoio, avete suggerimenti? Altrimenti dovrò brevettarne uno con cinghie di contenzione...

Aggiornamento
Dai commenti a questo post si evince che la rivolta del fasciatoio è una fase passeggera, ma da cui pochi bimbi sono immuni. Questi i metodi consigliati:

- distrarre il pupo con un oggetto da maneggiare: già provato, nell'ordine, con cubi di gomma, crema idratante, scatola di fazzolettini da viaggio, sonagli, pupazzetti di gomma, pannolino, pettine, spazzola. Funzionano un pochino la mattina, poco di pomeriggio, per nulla la sera. E regolarmente finiscono per terra.
Avvertenza ulteriore: ricordarsi di chiudere il coperchio del w.c. per evitare "canestri" indesiderati.

- cantare / contare (nel senso di "fare le conte", tipo ambarabà ciccì cocò): da un paio di giorni provo questo sistema e per ora funziona abbastanza. Il problema è che io sono stonata, per cui il momento del cambio diventa uno strazio... Inoltre sono negata a ricordare le parole e invento sul momento dei deliri senza senso e senza metrica.

- cambio alternativo sul lettone: a casa nostra è impraticabile a causa della forma del letto, che, oltre ad essere molto basso, ha anche una larga cornice di legno che renderebbe doloroso appoggiarci le ginocchia.

- cambio in piedi: da praticare, per i bimbi ancora gattonanti, nel lettino o nel box. Per ora non l'ho ancora provato, quantomeno per quanto riguarda il pannolino (nel caso, sono consigliabili i pannoli tipo mutandina). La vestizione di Lenticchia, invece, ormai avviene solamente con questo sistema.

- coccole (tipo pernacchie sul pancino o solletico): con Lenticchia non funzionano perché non le gradisce un granché. Le uniche coccole che chiede sono le carezzine alle mani in fase pre-sonno.

mercoledì 26 settembre 2007

Nannina

Prosegue il leeeento inserimento di Lenticchia al nido. Ieri, terza settimana, è stato il primo a fermarsi dopo la pappa. La tabella, a regime, prevede il pisolino alle 12.30, visto che il pranzo è alle 11.15. Vige uno strano fuso orario, al nido, eh?

Comunque, già da qualche tempo avevo anticipato la nanna post-prandiale anche a casa, spostandola lentamente indietro dalle 14 alle 13. E infatti ieri Lenticchia si è addormentato verso le 13, per un'oretta. Non male come prima volta, visto che comunque anche a casa, nel silenzio della sua cameretta, dorme al massimo un'ora e mezza.

E' stato molto tenero, quando sono andata a prenderlo. Era in braccio a una dada, ancora assonnato e col ciuccio della nanna in bocca. E appena mi ha visto ha scoccato un sorrisone dolcissimo.

"Certo che ha il sonno leggero...", mi hanno detto; "è bastato un piccolo rumore in cucina per farlo sobbalzare". Eh, lo sappiamo: la sera, quando lui dorme nel lettino, in casa dobbiamo camminare a piedi scalzi perché persino il rumore delle ciabatte lo sveglia!

L'assurdo è che le dade, durante l'inserimento, ti chiamano non appena il bimbo si sveglia, e tu devi correre a prenderlo. Ieri sono rimasta praticamente sui blocchi di partenza per un'ora... e così mi sento anche oggi. Con un pensiero in più: infatti oggi a fare la nanna saranno in due, e di fianco a Lenticchia ci sarà Ric, il suo compagnuccio che da qualche giorno è in crisi nera e piange di continuo. Speriamo bene...

Intanto, una buona notizia: Lenticchia mooolto lentamente aumenta di peso (dovrebbe essere sugli 8 chili e 700 grammi) e io mooolto lentamente calo (58 chili abbondanti, contro i 54 di partenza). La vera notizia è che oggi mi sono rimessa i jeans che portavo oltre due anni fa, e che nella scorsa primavera mi restavano inesorabilmente bloccati a metà coscia. Insomma, è proprio vero che non bisogna avere fretta, e che ci vuole almeno un anno dopo il parto per ritrovare la forma perduta.

Scommetto che lo stress del rientro al lavoro mi farà presto calare buona parte dei 4 chili rimanenti. A meno che io non mi butti su brioches e cioccolatini per compensare la mancanza di dolcezza per la lontananza dal mio cucciolotto...

martedì 25 settembre 2007

Superpapi

Diamo al papà quel che è del papà.
Il papà di Lenticchia è un bravissimo papà (se no, mi viene da dire, io che sono una perfezionista non ci avrei fatto un figlio assieme, no?).
Il papà è da me anche detto "papi" per non confonderlo con la pappa, che notoriamente non è molto amata da Lenticchia. Il quale, invece, ama moltissimo il papà e gli riserva delle feste commoventi ogni volta che lo vede.

Il papi, dicevo, è bravissimo e ormai ha acquisito tutte le competenze della mamma. E ne ho avuto la prova domenica sera, quando sono uscita per un aperitivo di compleanno di una mia amica. In pieno orario pappa-nanna, dunque.

Orbene, negli ultimi giorni il papi è stato velocemente addestrato dalla sottoscritta a preparare la pappa-base secondo la seguente ricetta, che qui riporto a futura memoria: brodo di verdure preso dal freezer e scaldato in microonde per un paio di minuti + alcuni cucchiaini di farina (a scelta tra riso, mais e tapioca, semolino e multicereali) da sbattere con forchettina fino a raggiungere la consistenza del purè, indi 2 cucchiaini di parmigiano, 2 di olio e un omogeneizzato (a scelta tra carne, prosciutto e formaggino) precedentemente scaldato per 30 secondi nel microonde.

Dopodiché, sintonizzarsi sul canale 602 di Sky se l'orario coincide con la messa in onda dei Teletubbies (in alternativa, infilare nel lettore il dvd "Arrivano i Teletubbies") e imboccare velocemente Lenticchia fino a che compare la rubrica con i bimbi umani, che interrompe la magia (colgo l'occasione per consigliare a tutti i genitori dei bimbi inappetenti la visione del suddetto programma: so che è sbagliatissimo far mangiare i bimbi davanti alla tv, ma grazie ai Teletubi Lenticchia ha preso finalmente un paio d'etti...).

Quando domenica sera sono uscita, erano circa le 19.30: Lenticchia era in piena estasi da visione del sole dei Teletubbies e circa a metà pappa. Sono tornata poco prima delle 21.30 e Lenticchia era già a nanna da un'oretta.

Grazie, superpapi
. Anche perché tra pochi giorni la routine pappa-nanna sarà tutta tua. Io e Lenticchia siamo proprio fortunati ad averti.

Certo, se io riuscissi a cambiare lavoro, e ad avere un orario più a misura di bambino, saremmo tutti ancora più contenti...

venerdì 21 settembre 2007

Dieci

Figlio mio, oggi compi 10 mesi. Sei un ometto, ormai. E sei tutta la mia vita.

In questi giorni cerchi sempre più spesso la mia mano. La stringi forte e non la vuoi lasciare andare. E sei diventato tanto dolce...

Non lo vuoi dare a vedere, perché di carattere sei così, indipendente come un gattino. Però forse, andando al nido, anche se per tre ore al giorno appena, ti sei reso conto che la mamma può anche non esserci...


Figlio mio, tra 10 giorni la mamma tornerà a lavorare, dopo oltre un anno dedicato interamente a te.

Ci vedremo meno. Sempre meno.

Ma ricordati che la mamma c'è e ci sarà sempre.
Al tuo fianco, anche se non la vedi.

mercoledì 19 settembre 2007

Ma il seggiolone no (2)

Determinato sin da piccolo, eh.

Il seggiolone di casa è già finito in cantina. E anche al nido, dopo nemmeno una settimana, stanno testando nuovi posti per dare la pappa a Lenticchia...

Ieri le dade hanno sperimentato il pranzo itinerante in braccio, con mio grande disappunto. Oggi sono riuscite a dargli mezza razione di sbobba sistemandolo su una seggiolina a metà via tra il seggiolone e il panchetto.

Spero di non trovarlo presto seduto per terra in stile giapponese...

Ah, la tata che avevo trovato mi ha già abbandonata. A questo punto mi sembra quasi più facile vincere al superenalotto. O trovare un lavoro diverso, che più o meno è la stessa cosa.

martedì 18 settembre 2007

Inserimento lento

Oggi Lenticchia ha compiuto la prima settimana di nido. Tutto ok, e per forza... l'inserimento procede così lentamente che si concluderà ai primi di novembre! Dico sul serio: solo allora pare che tutti potranno restare fino alle 16/16,30. Dicono però che così tutto filerà liscio fino alla fine dell'anno, mentre con un inserimento meno graduale ci può essere il rifiuto dopo un paio di settimane. Be', vedremo.
Intanto mi appunto qui come è andata la prima settimana, anche a beneficio di chi l'inserimento lo deve ancora cominciare.

Primo giorno, martedì 11/9
Arriviamo alle 9.30, due bimbi e due mamme (manca la terza bimba), e restiamo tutti assieme per un'oretta, a giocare assieme. La prima mezz'ora trascorre nella vasca delle palline, ma Lenticchia mostra presto segni di insofferenza e viene "liberato", mostrando subito la sua indole da esploratore.

Secondo giorno, mercoledì
Si comincia sempre alle 9.30 per un'ora in tutto, ma lo schema oggi prevede il primo allontanamento della mamma per una mezz'oretta. Mi dicono di salutare Lenticchia ma lui o non capisce o semplicemente se ne frega: l'unico suo obiettivo è di evadere dalla vasca delle palline. Quando torno lo trovo che gioca con Ricky, suo coetaneo (ha pochi giorni di più): in pratica si litigano un giochino. Non mi fa nessuna festa quando mi vede e viene via tranquillo così come è arrivato. La dada-capa mi fa notare che dovranno legare due cassetti perché Lenticchia li apre nonostante la pesantezza.

Terzo giorno, giovedì
C'è una dada che nei primi due giorni era assente e mi accoglie così: "Mi hanno detto che Lenticchia è l'unico del gruppo da guardare a vista perché è una molla: non sta mai fermo, lo metti lì e un attimo dopo è dall'altra parte". Ecco, si è già fatto notare, il casinista... Oggi si raddoppia l'orario: due ore, dalle 9 alle 11. Ho portato un omogeneizzato di frutta per la merenda, che viene servita tra le 9.30 e le 10 (la cucina non è ancora attrezzata). Adagio Lenticchia tra le palline e una dada corre a prendere un materasso: lo devono appoggiare fuori della vasca perché lui tende a tuffarsi fuori...
Lo lascio solo per quasi un'ora e mezza e quando torno lo trovo un po' rinco nel passeggino. "E' imbambolato dal sonno", mi fanno notare le dade. Etticredo, il casinista ormai si sveglia puntuale alle 6...

Quarto giorno, venerdì
Oggi si replica il programma di ieri. Ormai la classe è al completo: per settembre ci sono in tutto sei bimbi, gli altri sei cominceranno l'inserimento a ottobre. La più grande è la Tilde, 11 mesi e un sorriso perenne da bimba quieta; poi c'è Ricky, coetaneo di Lenticchia, suo compagnuccio di giochi e di esplorazioni; Pippo, pacioccone di 7 mesi e mezzo, dove lo metti sta; Lalla, 4 mesi e mezzo, e Tino, 3 mesi: non pervenuti (nel senso che be', sono neonati, difficile giudicarne il carattere: mangiano, dormono e piangono, al massimo guardano incantati le apine...).
Trovo Lenticchia gattonante come al solito e sudato fradicio: ha fatto la molla tutto il tempo. Appena lo appoggio in auto si addormenta e tira dritto per un'ora e mezza, senza curarsi dei traslochi al passeggino e al lettino. Mi sa che il nido li stende, 'sti bimbini.

Seconda settimana, quinto giorno, lunedì
Dopo il weekend non si fa mai nulla di nuovo al nido, quindi oggi altra replica: due ore, quasi per intero da solo, con merendina di frutta. Quando arrivo alle 11 è nella stanza della nanna, addormentato nel passeggino da quasi un'ora. Etticredo... sveglio dalle 6, avrebbe voluto fare il riposino già alle 8.30! Prima o poi dovrò trovare una soluzione anche a questi risvegli precoci, ma la mitica Tracy Hogg non ha dedicato nessun paragrafo a questo tipo di problema.
L'unico inconveniente, dopo una settimana di nido, è che Lenticchia, a casa, è più gnolino del solito, ed è diventato del tutto insofferente al box: vuole solo stare a terra per gattonare e, possibilmente, farsi male, schiacciandosi le dita nelle porte, tirandosi addosso un tavolino, sbattendo la testa contro uno spigolo. Per ora non abbiamo fatto modifiche in casa, ma mi sa che dovremo presto apportarle, vista l'attitudine esplorativa del casinista...

Sesto giorno, martedì (oggi)
Primo "salto" notevole nel programma: oggi tre ore, dalle 9 alle 12, con merenda, nanna e pappa. Sulla carta la tabella è stata rispettata: alle 9.30 ha mangiato l'omo di frutta, poi ha fatto un pisolo nel passeggino e ha mangiato una razione discreta, almeno per i suoi standard. Ma sono rimasta basita quando, alle 11.15, sono arrivata per "spiare" proprio il momento della pappa (erano state le dade ad invitarmi ad assistere, avvertite dello scarso appetito di Lenticchia). Infatti mio figlio era in braccio a una dada, che camminava in giro per l'aula e... lo imboccava! Così, in piedi. "Sul seggiolone non ci voleva stare, e in qualche modo dobbiamo farlo mangiare". Ma come, io ho fatto di tutto per abituarlo a NON stare in braccio, visti i miei problemi di schiena! E se ora prende il vizio e vuole mangiare solo così??? Oggi non ho detto nulla, ma domani vedo come va. Sinceramente, preferisco che mangi poco piuttosto che prenda un vizio così brutto...
In ogni caso, mi ha ignorata anche oggi, al mio arrivo. E non dà cenni di sofferenza quando lo saluto e me ne vado. Lo so, è sempre stato così, zero mammone (al limite un po' babbone), e dovrei esserne fiera. Insomma... Però quando l'ho preso in braccio ha fatto i salti, che è la sua manifestazione di felicità.
Cogli l'attimo.

mercoledì 12 settembre 2007

Tutto ok (circa)

Le ultime 36 ore sono state così intense e piene di eventi che non so bene come riepilogarle...
Provo con qualche appunto.

La notte prima
Lenticchia va a nanna tranquillo prima delle 21, come sempre.
Alle 22, dalla cameretta si leva un pianto mai sentito. Corriamo trafelati e lo troviamo in preda a una crisi strana: non si calma neanche in braccio e sembra che pianga nel sonno. Supponiamo che sia un incubo, perché dopo 5 minuti ricrolla a dormire.
Alle 23 la scena si ripete: pianto, urla, e dopo pochi minuti di nuovo nanna.
A mezzanotte idem, ma cominciamo a temere che sia un pianto di dolore. Mal di pancia? Un nuovo dentino in arrivo? Gli do un po' di camomilla e una fialetta di Camilia, rimedio omeopatico per la dentizione.
Alle 2 nuovo risveglio e rivelazione: Lenticchia non respira bene. Comincia a colargli il naso, e fa anche qualche colpo di tosse. Sospiro di sollievo: è un brutto raffreddore, come quello che ho avuto io una settimana fa.
Alle 4 ancora pianti, poi alle 5 è definitivamente sveglio. Lo prendiamo nel lettone per farlo stare seduto, visto che da sdraiato non riesce a respirare. Lui è piuttosto arzillo, noi siamo distrutti.
Alle 7 riesco a farlo addormentare seduto nel passeggino per un'oretta.
Alle 8 chiamo il pediatra: che faccio? Lo porto al nido? "Lo porti tranquillamente", sentenzia lui serafico, consigliandomi di fargli poi l'aerosol con soluzione fisiologica e un cortisonico.
E io al nido lo porto.

Primo giorno di scuola
Io e Lenticchia arriviamo con una decina di minuti di anticipo e siamo i primi della nostra classe. Una delle educatrici agguanta una macchinetta fotografica old-style e mi dice: "Un ricordo del primo giorno!". Ma la macchinetta non scatta...
Intanto a me era scesa una mezza lacrimuccia, subito stoppata dall'inconveniente.
Mi fanno tornare indietro con Lenticchia in braccio per simulare l'ingresso in aula e, ovviamente, il cucciolo si ribella alla foto finta, voltandosi di schiena.
Entro, mi doto anch'io - come lui - di calzettoni anti-scivolo e lo adagio nella vasca piena di palline, ma lui di quella vasca lì ne ha già le palline piene. Si mette in piedi appoggiato al bordo e per mezz'ora studia il modo di evadere, finché non commuove un'altra dada che lo porta a fare un sopralluogo. Intanto arriva il primo compagnuccio, Filippo, di sette mesi e mezzo, che sta a malapena seduto. Lenticchia, giustamente, lo ignora.
Quindi la dada declama: "E ora andiamo sul tappeto dei giochi!". Come se Lenticchia ci stesse, sul tappeto... Subito comincia a gattonare spedito in giro per l'aula, scoprendo tutti gli anfratti più angusti e le vie di fuga. Ha un futuro come collaudatore di nidi: in meno di 10 minuti impone un paio di variazioni nell'arredamento.
L'ora è volata. Cominciano ad arrivare i bimbi del turno successivo: oggi ci sono due turni di tre bimbi, ma nel nostro c'erano solo Lenticchia e Pippo.
Salutiamo e andiamo di corsa in farmacia a prendere il cortisonico per l'aerosol.

E ora arriva il bello...
A casa ci aspetta il papà, che dopo la nottata insonne si è preso un giorno di riposo.
Facciamo l'aerosol, e per fortuna ci sono i Teletubbies che ci aiutano a distrarre Lenticchia. L'avevamo già sottoposto a questa tortura in giugno, in occasione del suo primo raffreddorone, e bisognava tenerlo fermo in due, legato sul passeggino. Ma con Trinkywinky o comecavolosichiama e i suoi amici Teletubi l'aerosol fila via liscio.
Va meno liscia la pappa: con il naso chiuso non ne vuole proprio sapere di mangiare. Così preparo il latte e, con un po' di fatica, riesco a fargli bere un biberon da 200.
Intanto lo sento sempre più caldo e provo a misurargli la febbre: dopo pochi secondi il termomestro sotto l'ascella arriva a 37,7 e non insisto oltre. Chiamo il pediatra: "25 gocce di tachipirina". Lenticchia è in piedi sul divano con il papà: resta così, da solo, senza appoggi, per un paio di secondi. Anche al nido hanno detto che si staccherà presto...
Mi avvicino con il cucchiaino. Non faccio in tempo a metterglielo in bocca che va in scena l'esorcista: vomito a fiotti dalla bocca e dal naso, con divano e papà presi in pieno. Evvai!!!
Prendi il pupo, portalo in bagno, caccialo in vasca, asciugalo, vestilo, cerca l'Efferalgan in supposte che tanto sempre paracetamolo è, e intanto il papà sfodera il divano e lo caccia in lavatrice.
Lenticchia si addormenta esausto, noi esausti ci accasciamo sul divano nudo.
Il pomeriggio prosegue con aerosol - supposta - coccole varie.
Ad un certo punto la fodera del divano, nel frattempo stesa sul balcone, vola in strada per una folata improvvisa di vento.
Comincio a pensare che qualcuno ce l'abbia tirata...

Però Lenticchia comincia a stare meglio.
La notte si sveglia solo una volta: alle 2 si lamenta, ha 38.2. Cambialo, mettigli la suppostina, dagli la camomilla, rimettilo giù.
Dorme fino alle 7 meno dieci e si sveglia bello fresco.
Be', sapete cosa ho fatto? Io stamattina al nido ce l'ho portato. Tanto, si tratta di un'ora appena...
Ed è rimasto già da solo una mezz'ora. Non si è nemmeno accorto della mia assenza, né del mio ritorno: era troppo impegnato a esplorare!

Ah, oggi forse ho trovato la tata.

Incrociamo le dita.

Pare che la ruota stia girando per il verso giusto...

Già che ci siamo, non è che qualcuno ha da offrirmi un lavoro con un orario umano?

venerdì 7 settembre 2007

Verso il nido

Premetto subito: anche stamattina una "zigatina" (piantino, in bolognese) me la sono fatta.
Comunque, oggi abbiamo "passato" anche il colloquio individuale al nido con le tre "dade" di Lenticchia. Un'ora di domande e risposte, da "come è andata la gravidanza?" ("il periodo più bello della mia vita", ed è qui che ho pianto...) a "chi verrà a prenderlo?". E qui non ho potuto rispondere, visto che siamo in cerca semi-disperata di una tata auto-munita.

(A proposito: conoscete siti dove mettere annunci per la ricerca di una baby sitter?)

Lenticchia, intanto, familiarizzava con il luogo. La prima mezz'ora è stato confinato nella vasca con le palline: per lui un'esperienza nuova ma che non lo ha particolarmente emozionato. Si è limitato a ciucciare le palline, con preferenza per quelle lilla.
Poi, verso la fine del colloquio, l'ho liberato, e lì si è scatenato: è corso (a gattoni) verso un grande specchio, si è subito messo in piedi e ha cominciato a battere furiosamente le mani contro la propria immagine. E senza farsi tanto notare, ad un certo punto è "evaso" dal tappetone della zona giochi, mostrando così subito alle dade una falla nell'allestimento del nido. "Metteremo un leone di pezza per chiudere quel buco", si è giustificata una. Ma temo che un peluche non fermerà Lenticchia.
Quindi è andato nella zona pappa e ha spostato i seggioloni a suo piacimento. "Da grande farà l'arredatore", ha commentato una dada in vena di spiritosaggini; "però, che forza che ha...", ha aggiunto con tono vagamente sconsolato un'altra; "be', mangerà poco ma le energie non gli mancano", ha detto l'ultima, leggermente preoccupata. C'è da segnalare che alla riunione informativa una bidella, dopo avere osservato il comportamento di Lenticchia, mi aveva sorriso dicendo: "Ce ne vogliono due di dade solo per lui". Insomma, il ragazzo si è già fatto una certa fama...

Ora l'appuntamento è per martedì mattina alle 9.30. Si comincia con un'ora appena, assieme ad altri cinque bimbi, con le mamme tutte presenti. Poi, non si sa: si vedrà giorno per giorno, a seconda delle reazioni dei bambini.

Tra i tanti timori che ho, uno riguarda il rumore: Lenticchia è abituato a stare nel silenzio, e il pianto dei bimbi lo impressiona molto. Dicono che poi si abituano anche a quello. Chissà quanto ci metterà per riuscire a fare la nanna!

E che tristezza, guardare tre volte a settimana le estrazioni del superenalotto, come unica speranza di una via d'uscita...

giovedì 6 settembre 2007

Riunione informativa

Ieri sono stato in un posto nuovo.
C'erano tante tante mamme, un paio di papà e qualche bimbo ma più grande di me perché stavano già in piedi e camminavano.
Io mi sono messo a giocare sul tappeto di fianco al papà e mi sono divertito tanto a fare rumore con due cose che si chiamano pianola e xilofono.
Però c'erano delle signore che parlavano e delle mamme che ascoltavano e allora pare che io facevo troppo rumore, così il mio papà mi ha portato a fare un giro in questo posto nuovo.
Attaccate al soffitto c'erano delle figure di carta colorata e a me piaceva tanto guardarle.
Poi ci hanno diviso in gruppi più piccoli e siamo andati in un'altra stanza. Qui ero l'unico bimbo. Ma ero stanco perché avevo giocato tanto, così il papà mi ha tenuto un po' in braccio e mi ha dato il ciuccio.
La mia mamma ascoltava una signora parlare.
Poi, non so perché, ma la mia mamma è scoppiata a piangere. Ha detto qualcosa tipo "senso di colpa", "mi perderò i suoi primi passettini", cose così. Delle signore però l'hanno rassicurata e le hanno detto che sarà contenta.
Io avevo tanto sonno allora papà mi ha messo nel passeggino e mi sono fatto un pisolino.
Poi siamo tornati a casa perché era ora di pappa.
Però io quasi quasi in quel posto lì ci torno.
Se mi danno quelle cose che fanno rumore, io ci torno.

martedì 4 settembre 2007

Parliamo di tv

Premetto che in casa nostra il televisore ha una posizione piuttosto predominante: 42 pollici, lcd, al centro della sala. Con impianto speciale audio (non chiedetemi oltre: io non ne so mezza, l'hi-fi è la passione del papà... so solo che ci sono 5 casse e due amplificatori). Insomma, Lenticchia la tv la "vede" (accesa o spenta) da quando è nato. E da quando è nato, la sua prima poppata la fa seguendo le quotazioni dell'euro e la rassegna stampa del Tg5 della mattina. Quando poi c'è l'oroscopo, è concentratissimo e guai a distrarlo.

No, non vado fiera di tutto questo. Semplicemente, capita che in casa nostra i telegiornali siano molto seguiti. E così la sera il jingle di Sky Tg accompagna la cena e i giochi di Lenticchia...

Il pupo, però, cresce. E temo che il giallo di Garlasco o la faida di San Luca non siano informazioni adatte a lui. Per non parlare poi delle repliche di Er o di Csi che vanno in onda quando è il momento del relax prima del pisolino pomeridiano.

Perciò qualche giorno fa mi è capitato di scorrere i programmi per bambini del palinsesto di Sky. E mi sono trovata su RaiSat Yoyo (602), un canale dedicato proprio ai più piccini. C'era Pingu, un cartone che - ehm ehm - è la mia passione. Così mi sono soffermata un po' di tempo.

Ed ecco la rivelazione: i Teletubbies. Li conoscevo solo per sentito dire e non li avevo mai guardati. Be', è un programma piuttosto inquietante.
Ma ciò che è più inquietante è che Lenticchia subito si è appassionato, mentre tutti gli altri cartoni che mi è capitato di "fargli vedere" (nel senso che la tv era accesa con lui nei paraggi) non avevano assolutamente attratto la sua attenzione. Ora, invece, dopo appena 3 o 4 puntate "sbirciate", dei Teletubbies riconosce persino la sigla.


E se presto Lenticchia finalmente farà ciao ciao con la manina, non sarà perché lo stresso da un paio di mesi. Ma perché lo fanno quegli pseudo-gabibbi in tv.

lunedì 3 settembre 2007

Risvegli

Ok, ormai è assodato. Da circa una settimana Lenticchia si sveglia due o tre volte per notte, a notti alterne. Non c'entra se la sera prima ha mangiato di più o di meno, se ha bevuto il latte o no, se ci ha messo molto o poco tempo per addormentarsi, se fa caldo o se fa freddo.

Certe notti si sveglia, piagnucolando, e bastano 5 minuti di coccole per farlo riaddormentare.

Ansia di separazione? Se avesse cominciato ad andare al nido, o se io avessi ripreso il lavoro, avrei una spiegazione plausibile. Invece no.

I denti? Chissà. Però i primi (e unici) due che gli sono spuntati un mesetto fa non gli hanno provocato risvegli notturni.

Oltretutto, Lenticchia non si svegliava di notte da quando aveva 3 mesi. E anche prima, quando si svegliava  per la poppata notturna, non piangeva.

Come vorrei il manuale di istruzioni...

Aggiornamento
Il manuale di istruzioni specifico per Lenticchia non ce l'ho, però è sempre utile tenere in considerazione gli insegnamenti della mia guru Tracy Hogg.

Credo che il problema sia che da qualche settimana Lenticchia si addormenta in braccio. Abbiamo dovuto cominciare a fare così da quando si mette in piedi da solo. Infatti, anche se crollava dal sonno, appena appoggiato nel lettino si tirava su e addio sonno. Tenendolo in braccio, invece, ovviamente non riesce ad alzarsi e dopo pochi minuti crolla.
E poi, ammettiamolo: è dolcissimo sentire un bimbo che si rilassa nelle nostre braccia... Lenticchia, tra l'altro, adora accarezzare le nostre mani prima di addormentarsi, ed è una sensazione che mi riempie di tenerezza.

Ora, però, evidentemente succede che di notte si sveglia, come succede a tutti i bambini. Ma se nei primi sei mesi della sua vita era abituato ad addormentarsi da solo, e quindi anche a riaddormentarsi da solo, ora ha bisogno del contatto fisico con mamma o papà.

Lenticchia, quindi, va ri-programmato. Deve ri-imparare ad addormentarsi da solo, come quando era un bebè e dormiva a pancia in su nella sua culletta.

Bene. Ma... come si fa???

Oggi pomeriggio ci ho provato e, in effetti, si è addormentato quasi da solo, dopo tre quarti d'ora di lotta (mettilo giù, prendilo in braccio, rimettilo giù, dagli il lenzuolino da stropicciare, la manina qualche secondo poi via la manina, ecc.ecc.) contro i due minuti che ci avrebbe messo in braccio con le solite carezzine. Sarà difficilissimo, però, tenere duro di sera, e soprattutto di notte.
Spero di farcela.
Sempre ammesso che il problema sia questo...

sabato 1 settembre 2007

Bye bye aspettativa

Ieri, 31 agosto, è stato il mio ultimo giorno di congedo parentale facoltativo. La cosiddetta "aspettativa al 30%".

Da oggi, dunque, sarei dovuta tornare a lavorare, ma sono in ferie più o meno fino alla fine del mese. Per fortuna avevo una ventina di giorni residui, altrimenti non so come avrei potuto fare, visto che l'inserimento al nido comincerà l'11 settembre e si concluderà... boh? Spero il prima possibile.

Sto cominciano a soffrire molto all'idea di lasciare il mio cucciolo per tante ore in mani estranee. D'altra parte, non ho alternative.

Oggi pomeriggio Lenticchia si è svegliato dopo un'ora di riposino, ma si capiva - io ho capito; io posso capire - che aveva ancora voglia di dormire. Così mi sono seduta in poltrona con lui, nella semi-oscurità della sua cameretta, e pochi minuti dopo si è riaddormentato.
Ho pensato: ma al nido come avrebbero fatto? E come farà a fare i suoi pisolini, lui che è così abituato al silenzio? Piangerà? Lo consoleranno?

E ho cominciato a piangere. E piango tuttora.