venerdì 27 marzo 2009

I volantini servono

Nell'arcobaleno un po' scarno di Gabo, abbiamo aggiunto un colore: juo.
Però sta cominciando a declinare i plurali e i generi: così i fiori sono sossi e dalli, mentre Barbamamma è nea.
In questi giorni mi sembra un po' più ricettivo, considerato che nel linguaggio è indietro quasi quanto il cibo. Ad esempio, ha imparato a dire latte (anche se ogni tanto gli scappa tatte, perché trova sempre più comodo raddoppiare le sillabe). E l'onomatopea gli piace sempre molto: la sveglia, già da qualche tempo, è diii.

Ancora, però, non riesce a pronunciare la c dura. Infatti stamattina ha per la prima volta detto cane invece di bau, che però è tane. La zeta invece gli viene abbastanza bene, come in zia, ma ogni tanto gli scappa il francesismo jia. Grazie, invece, è decisamente azzie, con la zeta aspra.

I maggiori progressi, comunque, li ha fatti non con i libri o l'osservazione diretta, ma sfogliando assieme a me i volantini pubblicitari dei supermercati, quelli con le offerte speciali. Gli indico dei prodotti a lui noti e lui li ripete tutti, ovviamente solo le ultime due sillabe. E quando vede i detersivi dice "no, mamma!" perché sa che li devo toccare solo io...

Poi gli piace molto distinguere il genere maschile e femminile. Con i pronomi siamo quasi al completo: io, tu, lui, lei, noi gli sono chiari e li usa a proposito. E sa distinguere il sesso delle persone e anche dei personaggi dei cartoni animati, come i bradipi maschi e femmine dell'Era glaciale. Li indica e dice mamma o papà. Anche quando incontriamo degli adulti per strada, non importa se siano con bambini o meno e perfetti estranei: li saluta e dice "tao mamma", "tao papà!". O anche, a seconda dell'età, nonno o nonna.

E' sempre stato molto espansivo, Gabo, e questo ci può far vivere delle esperienze imbarazzanti... Temo infatti che prima o poi apostroferà come nonna qualche madre, magari mia coetanea, che vedo girare dalle mie parti con figli anche piccolissimi...

In compenso, ieri, ad un appuntamento di lavoro mi hanno chiamata signorina. Forse dovrei prenderlo come un complimento. E fortuna che ho la fede al dito, altrimenti giuro che mi sarei sentita un po' zitella!

3 commenti:

  1. Ma sì che sei una signorina!!! XD

    Sono contenta di leggere i progressi di Gabo... vedrai che miglioreranno sempre più. Baciotti a tutti e due.

    RispondiElimina
  2. Io da piccola non pronunciavo neanche una consonante e mi hanno dovuta portare dal logopedista. Ma per Gabo è presto...Credo che dovrai aspettare fino a 4 o 5 anni perchè impari a pronunciare tutto bene.

    Altrimenti ...logopedista! :-)

    (in realtà io me lo ricordo come divertente, per insegnare la pronuncia fanno dei giochi)

    RispondiElimina
  3. @Rossa: guarda caso, un cuginetto di Gabo è andato dalla logopedista a 4 anni... parlava male per pigrizia. Con te comunque hanno fatto un ottimo lavoro... a parte la "r" :-D

    (che così arrotata come la tua, tra parentesi, a me piace tantissimo!)


    @valu: in questi giorni sta facendo davvero tantissimi progressi col linguaggio!

    RispondiElimina