venerdì 18 maggio 2007

Corso intensivo

Mercoledì scorso non sarei mai uscita dalla piscina... Per la prima volta mi sono sentita davvero a mio agio, e Lenticchia con me. Ci siamo divertiti un mondo. Il tutto grazie a due letture fondamentali e ad un allenamento intensivo: in 8 giorni, infatti, l'ho portato in piscina ben quattro volte! Ma è stato un caso eccezionale, non vi preoccupate... non intendo trasformarlo in pesciolino!

Cominciamo dalla teoria. I manuali - che consiglio - sono "Waterbaby - Come un pesce nell'acqua" di Lauren Heston e "Aquananda acquaticità per bambini - Un percorso di sviluppo per i primi anni di vita" di Boris Guinzbourg e Andrea Lucca.
Il primo è forse più "tecnico", con esercizi ben spiegati e illustrati da proporre nell'arco di nove mesi. L'obiettivo è anche di insegnare al bambino a salvarsi in caso di caduta accidentale, dotandolo degli strumenti fisici e psicologici per, ad esempio, aggrapparsi ad un oggetto.
Il secondo, invece, lo potrei definire più "filosofico". Ma anch'esso prevede una parte pratica di esercizi.
Insomma, sono complementari.

E grazie a queste letture ho potuto notare, nel giro di pochi giorni, dei progressi incredibili. Soprattutto per quanto riguarda il piacere di Lenticchia nel giocare e muoversi in acqua.

Cominciamo da mercoledì 9 maggio. Vado nella piscinetta dove tutto è lasciato più all'iniziativa individuale (più che altro le mamme chiacchierano tra loro tenendo i bimbi in braccio). Lenticchia ormai è un mese e mezzo che si deve accontentare di questi superbagnetti e io sono un po' stufa, così decido di fare un tentativo un po' hard: semplicemente, lo tengo di fronte a me, con le mie mani sotto le sue ascelle, conto 1 - 2 - 3 e lo caccio brutalmente sott'acqua, così, in verticale. Appena riemerge scoppia a piangere. Normale, mi dico. Lo distraggo un po' proponendogli diversi giochini (tipo paperelle) ma lui li disdegna con aria di superiorità. Nella mezz'ora successiva gli ripropino la stessa immersione brutale altre quattro volte. Anche i bambini, nel loro piccolo, s'inc@zzano, e Lenticchia a quel punto si è inc@zzato parecchio, con un pianto disperato. Lì ho capito di aver esagerato...

Sabato 12 maggio è la volta dell'altra piscina, più grande, con tanti bimbi (e genitori, quasi tutti in coppia) e diversi istruttori, ma con l'acqua più fredda e soprattutto un rimbombo micidiale. Mi sento un po' in colpa per la brutta esperienza precedente e quindi scelgo un approccio super soft, trascinandolo semplicemente in lungo e in largo per la vasca e proponendogli vari giochini, ma senza un grande successo. Esco prima che comincino le canzoncine, perchè ho capito che l'eccessivo rumore lo disturba.

Domenica 13 maggio
torno nella piscinona per un recupero. Lenticchia sembra aver superato lo choc delle immersioni "a tradimento" e ci riprovo, ma con l'assistenza di un istruttore. La sua tecnica è questa: mi devo immergere due volte prima io con la testa, tenendo il bimbo fuori davanti a me, e la terza si deve andare giù assieme, per tre o quattro secondi. Provo, e Lenticchia piange. Ma si riprende quasi subito, grazie a un giochino che - finalmente - ho scoperto divertirlo tantissimo: lo scolapasta o l'innaffiatoio. Si incanta a guardare l'acqua che scorre a fili, e cerca di catturarla. E' davvero dolcissimo. Così dopo una decina di minuti ci riprovo, e stavolta va ancora meglio: neanche un piantino.

Arriviamo a mercoledì scorso, 16 maggio, nella piscinetta. Lenticchia è allegrissimo, strilla di continuo continuando le prove tecniche di acuti che sta esercitando da domenica. Devo dire che le pernacchie, con cui ci ha deliziato per un mesetto, mi mancano un po'...
Da un paio di giorni ho studiato i due manuali, perché sabato mattina mi è arrivato "Waterbaby" per posta e sabato pomeriggio ho trovato "Aquananda" da Feltrinelli. Applico qualche esercizio: ad esempio, porto Lenticchia al bordo vasca e gli dico "aggrappati!". E lui, incredibile, lo fa! (Naturalmente io continuo a reggerlo sotto le ascelle). Oppure lo metto a sedere sul bordo e lo avverto: "Pronto? Tuffo!". Poi lo immergo in acqua facendogli fare qualche spruzzo, ma lasciando fuori la testa. Ogni esercizio è legato ad un comando ben preciso.
Lo vedo divertito e a suo agio. Così azzardo un'immersione... e lui, quando torna fuori, sbatte un po' gli occhi, fa la faccia schifata per un nanosecondo, poi vai di strillino! Ma niente pianti. Insomma, si diverte!!! Restiamo in acqua quasi tre quarti d'ora, alternando esercizi a giochi con l'innaffiatoio a tuffetti e qualche coccola. Facciamo altre tre o quattro immersioni. Non uscirei mai...

Dopo la doccia gli regalo un bel massaggio completo con l'olio. Te lo sei meritato, pesciolino mio!

11 commenti:

  1. ASPETTO IL SEGUITO

    NON VEDO L'ORA DI LEGGERLO!

    CERTO CHE SEI PROPRIO BRAVA 4 VOLTE IN UNA SETTIMANA IN PISCINA E AUTODIDATTA!!!



    PS VAI ALLA PISCINA CAVINA ORA???

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  2. Io invece divento papa' fra 9 mesi....

    congratulazioni!!

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  3. @gz: esatto, vado ANCHE alla Cavina :-)


    @futuropapi: in bocca al lupo!

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  4. era ora.... peccato che tu abbia dovuto usare due libri e girare un sacco di piscine...ma è uan cosa belissima..anche enrico quando lo butto sotto tira fuori la testa, sgrana gli occhioni e fa bbaaaaa!!!

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  5. ciao sono enrico, volevo chiedere all'amico lenticchia come fa a scrivere qui, perché la mia mamma mi ha invitato nel suo blog, ma quando sono su splinder e clicco su blog non succede niente..io volevo fare gli auguri al mio papà che oggi compie gli anni..

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  6. @enrico: forse ci sono stati problemi tecnici, pare che il mio blog risultasse cancellato!

    Spero che tu ci sia riuscito...

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  7. Ciao Madai,

    ho preso anch'io Waterbaby ed affettivamente, da come lì è suggerito, i tuoi primi tentativi mancavano forse della fase preparatoria "Pronti? Via!".

    Ti invidio molto per i tuoi progressi in acqua e spero di imitarti al più presto. Chissà se nel mare ci si diverte ugualmente. Ce l'ho propro a due passi, ma ancora non ci sono stata con la mia piccolina.

    Tienici aggiornati sugli sviluppi acquatici di Gabriele! :-)

    Baci

    Mariag



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  8. ce l'abbiamo fatta..

    ieri girotondo, tuffi, gattonamento sull'isola e poi tuffo, nuoto da solo con i braccioli e tante immersioni...

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  9. @madai allora hai incontrato tu una mia amica con due gemelli e le hai chiesto se erano i miei???

    è stato troppo forte lei mi ha detto che una le ha chiesto se i suoi due erano gianmarco e marlene e lei ha risposto no ma che ci conosceva


    ho pensato a te

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  10. sì sì, sono io :-)

    Ho visto questi con due gemelli, maschio e femmina, e ho sentito la mamma chiamare Gianmarco... ho pensato foste voi! Sai, in piscina con le cuffie in testa è difficilissimo riconoscere le persone... specie per chi, come me, non è per nulla fisionomista!

    Mi sono iscritta alla Biancolelli proprio dopo il tuo commento al mio vecchio post in cui parlavi della tua amica con i gemelli... manco sapevo che esistesse, quella piscina!!!

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  11. CHE FORTE!

    BENE ALMENO SO CHI SEI!

    LA MIA AMICA CON I GEMELLI SI TROVA DAVVERO BENE!

    BACI :-))

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