martedì 18 settembre 2007

Inserimento lento

Oggi Lenticchia ha compiuto la prima settimana di nido. Tutto ok, e per forza... l'inserimento procede così lentamente che si concluderà ai primi di novembre! Dico sul serio: solo allora pare che tutti potranno restare fino alle 16/16,30. Dicono però che così tutto filerà liscio fino alla fine dell'anno, mentre con un inserimento meno graduale ci può essere il rifiuto dopo un paio di settimane. Be', vedremo.
Intanto mi appunto qui come è andata la prima settimana, anche a beneficio di chi l'inserimento lo deve ancora cominciare.

Primo giorno, martedì 11/9
Arriviamo alle 9.30, due bimbi e due mamme (manca la terza bimba), e restiamo tutti assieme per un'oretta, a giocare assieme. La prima mezz'ora trascorre nella vasca delle palline, ma Lenticchia mostra presto segni di insofferenza e viene "liberato", mostrando subito la sua indole da esploratore.

Secondo giorno, mercoledì
Si comincia sempre alle 9.30 per un'ora in tutto, ma lo schema oggi prevede il primo allontanamento della mamma per una mezz'oretta. Mi dicono di salutare Lenticchia ma lui o non capisce o semplicemente se ne frega: l'unico suo obiettivo è di evadere dalla vasca delle palline. Quando torno lo trovo che gioca con Ricky, suo coetaneo (ha pochi giorni di più): in pratica si litigano un giochino. Non mi fa nessuna festa quando mi vede e viene via tranquillo così come è arrivato. La dada-capa mi fa notare che dovranno legare due cassetti perché Lenticchia li apre nonostante la pesantezza.

Terzo giorno, giovedì
C'è una dada che nei primi due giorni era assente e mi accoglie così: "Mi hanno detto che Lenticchia è l'unico del gruppo da guardare a vista perché è una molla: non sta mai fermo, lo metti lì e un attimo dopo è dall'altra parte". Ecco, si è già fatto notare, il casinista... Oggi si raddoppia l'orario: due ore, dalle 9 alle 11. Ho portato un omogeneizzato di frutta per la merenda, che viene servita tra le 9.30 e le 10 (la cucina non è ancora attrezzata). Adagio Lenticchia tra le palline e una dada corre a prendere un materasso: lo devono appoggiare fuori della vasca perché lui tende a tuffarsi fuori...
Lo lascio solo per quasi un'ora e mezza e quando torno lo trovo un po' rinco nel passeggino. "E' imbambolato dal sonno", mi fanno notare le dade. Etticredo, il casinista ormai si sveglia puntuale alle 6...

Quarto giorno, venerdì
Oggi si replica il programma di ieri. Ormai la classe è al completo: per settembre ci sono in tutto sei bimbi, gli altri sei cominceranno l'inserimento a ottobre. La più grande è la Tilde, 11 mesi e un sorriso perenne da bimba quieta; poi c'è Ricky, coetaneo di Lenticchia, suo compagnuccio di giochi e di esplorazioni; Pippo, pacioccone di 7 mesi e mezzo, dove lo metti sta; Lalla, 4 mesi e mezzo, e Tino, 3 mesi: non pervenuti (nel senso che be', sono neonati, difficile giudicarne il carattere: mangiano, dormono e piangono, al massimo guardano incantati le apine...).
Trovo Lenticchia gattonante come al solito e sudato fradicio: ha fatto la molla tutto il tempo. Appena lo appoggio in auto si addormenta e tira dritto per un'ora e mezza, senza curarsi dei traslochi al passeggino e al lettino. Mi sa che il nido li stende, 'sti bimbini.

Seconda settimana, quinto giorno, lunedì
Dopo il weekend non si fa mai nulla di nuovo al nido, quindi oggi altra replica: due ore, quasi per intero da solo, con merendina di frutta. Quando arrivo alle 11 è nella stanza della nanna, addormentato nel passeggino da quasi un'ora. Etticredo... sveglio dalle 6, avrebbe voluto fare il riposino già alle 8.30! Prima o poi dovrò trovare una soluzione anche a questi risvegli precoci, ma la mitica Tracy Hogg non ha dedicato nessun paragrafo a questo tipo di problema.
L'unico inconveniente, dopo una settimana di nido, è che Lenticchia, a casa, è più gnolino del solito, ed è diventato del tutto insofferente al box: vuole solo stare a terra per gattonare e, possibilmente, farsi male, schiacciandosi le dita nelle porte, tirandosi addosso un tavolino, sbattendo la testa contro uno spigolo. Per ora non abbiamo fatto modifiche in casa, ma mi sa che dovremo presto apportarle, vista l'attitudine esplorativa del casinista...

Sesto giorno, martedì (oggi)
Primo "salto" notevole nel programma: oggi tre ore, dalle 9 alle 12, con merenda, nanna e pappa. Sulla carta la tabella è stata rispettata: alle 9.30 ha mangiato l'omo di frutta, poi ha fatto un pisolo nel passeggino e ha mangiato una razione discreta, almeno per i suoi standard. Ma sono rimasta basita quando, alle 11.15, sono arrivata per "spiare" proprio il momento della pappa (erano state le dade ad invitarmi ad assistere, avvertite dello scarso appetito di Lenticchia). Infatti mio figlio era in braccio a una dada, che camminava in giro per l'aula e... lo imboccava! Così, in piedi. "Sul seggiolone non ci voleva stare, e in qualche modo dobbiamo farlo mangiare". Ma come, io ho fatto di tutto per abituarlo a NON stare in braccio, visti i miei problemi di schiena! E se ora prende il vizio e vuole mangiare solo così??? Oggi non ho detto nulla, ma domani vedo come va. Sinceramente, preferisco che mangi poco piuttosto che prenda un vizio così brutto...
In ogni caso, mi ha ignorata anche oggi, al mio arrivo. E non dà cenni di sofferenza quando lo saluto e me ne vado. Lo so, è sempre stato così, zero mammone (al limite un po' babbone), e dovrei esserne fiera. Insomma... Però quando l'ho preso in braccio ha fatto i salti, che è la sua manifestazione di felicità.
Cogli l'attimo.

10 commenti:

  1. sulla tempistica dell'inserimento, non dico più nulla, inutile insistere, tutti ritengono sia meglio una cosa mooolto graduale e noi ci dobbiamo adattare.

    Sul mangiare in braccio, trovo strano che lo abbiano acconsentito, ok che non mangiava seduto nel seggiolone, ma arrendersi subito! te lo dicevo io che avevi una pazienza da santa...

    sul fatto che non sia mammone, molto molto meglio cosi, va là, tanto la sua mamma sei e la sua mamma resti, sempre. E lui lo sa benissimo.

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  2. in effetti questa di tenerlo in braccio e imboccarlo non è proprio una grande idea....poi non so, enrico è esattamente come lenticchia... esplora ovunque e cerca di aprire tutto, ma non credo sia un comportamento tanto strano...

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  3. il fatto che non sia troppo mammone è un bene, per te...pensa se piangesse ogni volta che lo lasci al nido: sarebbe uno strazio per entrambi!!

    per la pappa...se domani vedi che lo tengono di nuovo in braccio, sarebbe meglio che parlassi alle dade...insomma...non è un buon vizio...bisogna mangiare seduti a tavola...o nel seggiolone, nel suo caso...

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  4. Finalmente qualche bimbo un pò babbone! :-))))))


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  5. sii felice che non urli quando lo lasci, credo che sarebbe una soddisfazione macabra quella di vederlo piangere perchè si sente da te abbandonato!

    Per il vizio, son basita, invece di educarli al nido gli fanno prendere dei vizi...io a Pulcetta non do da mangiare se non è seduta sul seggiolone. Se fa capricci salta la pappa! Ma io sono severa...

    Un abbraccio, Lillibeth

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  6. comunque, questa cosa del tempo degli inserimenti è strano...cioè lì vi fanno fare degli inserimenti lunghissimi però il 2 giorno già vi mandano via, qui l'inserimento dura meno, ma i genitori escono (10 minuti stando appena fuori dal nido) non prima del 3/4 giorno..bah

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  7. Lenticchia incontrasse Edipo lo ucciderebbe:)


    Complimenti Roby! Mi pare stia crescendo benone (ed è bellissimo:)****

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  8. Mio nipote = zero mammone..ma quando è arrivato il fratellino..è diventato una piattola sulla mamma :/

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  9. Devo dire che al momento sono contenta di questo tipo di inserimento. E poi mi sembra anche che lo facciano "personalizzato" a seconda del carattere e delle reazioni del bimbo.


    Vedremo se anche Lenticchia avrà la crisi della terza settimana. Pare infatti che dopo 2 settimane i bimbi si rendano conto che il nido non è solo un allegro diversivo dove si va a giocare ogni tanto, ma che diventerà la loro "casa" per la maggior parte del tempo. E quindi si ribellano.

    Incrociamo le dita...

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  10. Anche a me questo inserimento sembra un pò troppo lungo , ma se loro ritengano sia giusto cosi'...


    Per la pappa, io glie lo direi subito. Logicamente le educatrici preferiscono finire un "lavoro" il più velocemente possibile ma poi chi ne paga le conseguenze sei tu.


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