sabato 3 febbraio 2007

Allattare stanca

Sono ormai quattro notti consecutive che Lenticchia osserva il nuovo orario, con dieci ore di distanza tra l'ultima poppata serale e la prima mattutina: cena tra le 19 e le 20, nanna dopo un'oretta, sveglia tra le 5 e le 6, colazione e di nuovo nanna fino alle 8-9.
In questo modo salta un'aggiunta di latte artificiale (LA): infatti prima, quando la poppata notturna era alle 2.30, dopo una ciucciatina di 5-10 minuti per seno gli davo un biberon da 120 ml. Ora alle 5 sono abbastanza in forze per allattarlo esclusivamente al seno.

Siamo quindi sulle cinque poppate al giorno. A volte sei: ad esempio, quando mi capita di dargli una "merendina", di pomeriggio, a casa di un'amica o di mia madre.
In ogni caso, di solito ora mi limito ad un'aggiunta di LA una sola volta: la sera.

Sono molto contenta, ma anche più stanca di prima, paradossalmente. Il fatto è che allattare al seno è davvero defatigante: assieme al latte, infatti, è come se Lenticchia succhiasse le mie forze. Il risultato è che se prima crollavo addormentata sul divano verso le 22, e almeno un episodio di "CSI" o mezzo film riuscivo a vederlo, adesso svengo già verso le 20.30, durante "Will and Grace".
Così il papà spesso si trova il cucciolo addormentato su una spalla e la mamma sull'altra.


Non ho mai dormito tanto in vita mia come negli ultimi giorni...
Il mio obiettivo è di riuscire a stare sveglia un po' più a lungo.
Un po' per volta, ce la farò.
Spero prima della fine dell'allattamento!

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