Lunedì ho avuto un colloquio con le dade del nido. L'ho chiesto io, per sapere come va con la pappa (sempre uguale: non mangia praticamente nulla di quel che gli propongono e poi beve il suo biberon di latte e biscotti) e per parlare un po' in generale del comportamento di Gabo. Be', pare che abbiamo già un problema di "disciplina" o giù di lì... Non a caso, io sin dalla prima elementare sono stata bollata come "chiacchierona" e al liceo non ho mai avuto più di 8 in condotta (rischiando pure un 7), quindi non ne sono sorpresa.
Pare che Gabo abbia più che altro un problema di "attenzione". Nel senso che quando fanno delle attività che richiedono ai bimbi di restare seduti per un po', ad esempio quando l'educatrice legge un libro, o quando fanno delle canzoncine, lui si alza e se ne va a giocare per conto suo. Mi dissero la stessa cosa l'anno scorso, nell'altro nido. Didò? Travasi? Che noia... meglio giocare a correre e arrampicarsi, no?
E infatti anche questa volta mi hanno detto: "Suo figlio è decisamente motorio". Ma va'? E' da quando aveva tre mesi che lo chiamo "yurichechi", a vedere le sue perfomances ginniche! Ora però si sta esercitando per brevettare un "cassina3", visto come penzola e si dondola da qualsiasi oggetto che possa fungere da sbarra... e quando si attacca agli anelli al parco, fa gli addominali tirando su le gambe quasi fino al viso. E lo fa da prima dell'estate.
Questa scarsa attenzione, secondo me, si appalesa quando ci sono attività che semplicemente non lo interessano. D'altra parte, proprio pochi giorni fa raccontavo di come è stato concentrato a seguire il primo spettacolo teatrale della sua vita, e domenica era molto attirato da uno spettacolo di burattini (ma abbiamo dato forfait noi, perché bisognava stare in piedi con lui in braccio: i posti a sedere per terra erano esauriti).
E non sarebbe un problema in sè, se avesse un altro anno di nido. Il fatto è che a settembre, invece, andrà già alla scuola materna. Dove sarà sicuramente uno dei bimbi più piccoli. E quindi dobbiamo cominciare a "lavorare sull'attenzione". Come? Le educatrici mi hanno suggerito di leggere libri anche nel pomeriggio, e non solo al momento della nanna, così ho dato il compito alla tata. Oppure provare a cantare assieme, ma questa sembra proprio un'attività che non lo interessa (e io, oltre ad essere negata, proprio non amo cantare).
Infine, ci hanno consigliato di farlo colorare. E questo è il suo passatempo preferito da qualche giorno. Già la mattina appena alzato chiede i pennarelli, riducendo il pigiama in un costume da Arlecchino. E se può afferrare una penna scarabocchia dappertutto.
E qui il problema dell'attenzione è tutto nostro... perché se non facciamo attenzione, ci troveremo presto la casa tutta colorata!
Pare che Gabo abbia più che altro un problema di "attenzione". Nel senso che quando fanno delle attività che richiedono ai bimbi di restare seduti per un po', ad esempio quando l'educatrice legge un libro, o quando fanno delle canzoncine, lui si alza e se ne va a giocare per conto suo. Mi dissero la stessa cosa l'anno scorso, nell'altro nido. Didò? Travasi? Che noia... meglio giocare a correre e arrampicarsi, no?
E infatti anche questa volta mi hanno detto: "Suo figlio è decisamente motorio". Ma va'? E' da quando aveva tre mesi che lo chiamo "yurichechi", a vedere le sue perfomances ginniche! Ora però si sta esercitando per brevettare un "cassina3", visto come penzola e si dondola da qualsiasi oggetto che possa fungere da sbarra... e quando si attacca agli anelli al parco, fa gli addominali tirando su le gambe quasi fino al viso. E lo fa da prima dell'estate.
Questa scarsa attenzione, secondo me, si appalesa quando ci sono attività che semplicemente non lo interessano. D'altra parte, proprio pochi giorni fa raccontavo di come è stato concentrato a seguire il primo spettacolo teatrale della sua vita, e domenica era molto attirato da uno spettacolo di burattini (ma abbiamo dato forfait noi, perché bisognava stare in piedi con lui in braccio: i posti a sedere per terra erano esauriti).
E non sarebbe un problema in sè, se avesse un altro anno di nido. Il fatto è che a settembre, invece, andrà già alla scuola materna. Dove sarà sicuramente uno dei bimbi più piccoli. E quindi dobbiamo cominciare a "lavorare sull'attenzione". Come? Le educatrici mi hanno suggerito di leggere libri anche nel pomeriggio, e non solo al momento della nanna, così ho dato il compito alla tata. Oppure provare a cantare assieme, ma questa sembra proprio un'attività che non lo interessa (e io, oltre ad essere negata, proprio non amo cantare).

E qui il problema dell'attenzione è tutto nostro... perché se non facciamo attenzione, ci troveremo presto la casa tutta colorata!