venerdì 12 marzo 2010

Parole dolci

Sarebbero tante le espressioni buffe e gli strafalcioni di Gabo da appuntare a futura memoria... Su certe parole proprio non ne vuole sapere di correggersi. Ad esempio, da mesi insiste a dire "roffe" e ci abbiamo messo un po' a capire che vuol dire "forse". Così come insiste a volere la "camolilla" al posto della camomilla.

Poi, a volte se ne viene fuori con delle descrizioni che rasentano la genialità. Qualche mattina fa, a colazione, mi ha chiesto "un grissino in forma quadrata". Chiedere una fetta biscottata sarebbe stato troppo banale, no?

Ma martedì mattina ha pronunciato delle parole così dolci che non le scorderò mai. Nella notte aveva nevicato tantissimo, impossibile uscire di casa, così sono stata costretta a prendere un giorno di ferie perché la scuola e il mio luogo di lavoro sarebbero stati irraggiungibili. E mentre lo vestivo, in bagno, Gabo mi prende il volto tra le mani e mi guarda quasi innamorato. "Fammi vedere i tuoi occhi. Come sono belli... Sono un po' azzurri e un po' verdi dentro".

Ecco, mi sono sciolta... e ora capisco perché le mie amiche che hanno due figli, maschio e femmina, mi avevano sempre detto che col maschietto il rapporto è davvero speciale. Ed anche per questo, lo ammetto, desideravo un maschio più che una femmina. Mi ricordo in particolare un'amica che mi disse, tanti anni fa: "Sai, in fondo è bello avere un uomo adorante ai tuoi piedi...".

Intanto, tra qualche giorno saremo nella casa nuova. Se non ho sbagliato i calcoli in base al ticker, proprio il giorno del trasloco Gabo avrà 3 anni, 3 mesi, 3 settimane e 3 giorni. E non l'abbiamo mica fatto apposta, eh!

3 commenti:

  1. Baciottolosi! Vi stringo forte!

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  2. ma che belle parole!
    il massimo della gaia è: mamma, i tuoi capelli sono bellissimi, come una pecora ma di più :-/

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  3. che carini che siete! scopro oggi il tuo blog..che emozione i tuoi racconti!!

    tornerò a trovarvi!!

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