martedì 26 maggio 2009

Idee chiare

Domenica mattina ho portato Gabo in piscina.

Visto che il papà non sa nuotare e io ho avuto paura dell'acqua fino a pochissimi anni fa (poi ho imparato a nuotare e sono diventata anche sub...), vorrei tanto che mio figlio crescesse un po' più "acquatico" di noi. Anche per questo, quando aveva quattro mesi, l'ho portato ad un corso di acquaticità. Ed era tranquillo e felice di giocare in acqua, a differenza della maggior parte degli altri bambini. Anche in Tunisia, un anno fa, si divertiva nella piscinetta bassa e facevamo fatica a tenerlo lontano dall'acqua.

Così domenica andiamo in una piscina dove, dalle 10 alle 11.20, c'è l'accesso libero per bimbi da 0 a 6 anni, con tanti giochi e attrezzi adatti a loro.

Appena ha visto la vasca, Gabo ha detto entusiasta: "Bellooo".
Siamo entrati in acqua e ho tentato di mettergli le alette. Niente da fare.
Ho provato a proporgli il salvagente: nisba.
L'ho infilato nel tubo galleggiante: accenno di piantino.
Abbiamo giocato qualche minuto a lanciare le palline, poi è stato perentorio: "Via".
Vuoi andare via?
"Sì".

Nello spogliatoio, dopo la doccia, è stato ancora più netto: "Scina, più" (=in piscina non voglio tornare più).
Che caratterino, figlio mio...

2 commenti:

  1. preferisci fare cambio? mia figlia fa le gare di resistenza contro se stessa. Si siede in acqua, mette la testa sotto e vede quanto resiste senza respirare.

    Mia cognata quando l'ha vista venerdi scorso al mare ha rischiato l'infarto.

    Preferirei non amasse l'acqua così tanto.

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  2. Ma i nostri bimbi vie di mezzo mai???

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