martedì 9 dicembre 2008

A cavallo dei due anni

Appunti sparsi e disordinati su quanto avvenuto nell'ultimo mese.

- Da qualche settimana Gabo ha finalmente imparato a dire sì, e non soltanto no. All'inizio era un bolognesissimo scì, poi mutato in un più tenero , e ora decisamente sì.

- Venerdì scorso, invece, è tornato a casa dal nido dicendo grazie. A volte pronuncia benissimo la zeta, a volte è un più infantile accie. Lo dice ogni volta che gli si dà un oggetto, ma anche quando è lui a porgerlo.
Il risultato è un bimbo, a parole, educatissimo. Nei fatti un po' meno, soprattutto perché gli oggetti (in particolare i giochi tipo costruzioni, ma anche cuscini, ciabatte, coperte ecc.ecc.) si diverte ancora molto a tirarli in giro.
E ogni tanto scatta il castigo, ovvero dieci secondi in un angolino della sala. La cui efficacia è ancora da verificare: per il momento, si traduce in un pianto disperato con conseguente richiesta di ciuccio. Però ha capito che dopo il castigo deve chiedere scusa, con un abbraccione a mamma o papà (a seconda di chi ce l'ha mandato).

- Se il capitolo pappa è più o meno stabile (al momento va molto forte il pandoro e tiene la cotoletta, mentre la banana e lo yogurt sono in ribasso: il menù è piuttosto fisso, insomma), la nanna è diventata molto tormentata.
Nessun problema nell'addormentamento, con la nostra solita routine e dopo la lettura di diversi libri.
Il problema è quello dei risvegli notturni: a volte si sveglia all'una, a volte alle quattro, a volte alle due, non c'è un orario fisso. A volte chiama mammaaa!, a volte accende direttamente la luce della camera (sporgendosi dal lettino arriva a ben due interruttori), a volte piange, si lamenta, mugola. Vado e generalmente lo trovo in piedi che protende le braccine verso di me. Io sono barcollante dal sonno e tremante dal freddo (stanotte c'erano 16 gradi nelle nostre camere), quindi come una sonnambula lo porto nel lettone. E lì comincia il delirio... 
Perché può andare avanti ore a girarsi, rigirarsi, dare testate a suo padre e calci a me. Poi magari verso le 6 si riaddormenta. Ma sempre con un sonno agitato.
Va avanti così da qualche settimana, quindi non è un raffreddore, un mal di pancia, un dentino in arrivo. Non c'entra se è andato al nido o se è stato a casa con noi: succede sia nei giorni feriali che nel weekend. Da tre giorni ho cominciato ad applicare un nuovo metodo (ma con grandissima fatica, perché nel cuore della notte, e con una stanchezza ormai cronica addosso, è difficile ragionare): mi alzo, lo abbraccio, lo rassicuro, gli dico che non può venire nel lettone perché se no papà si sveglia e si arrabbia ed è meglio per tutti che dorma nel suo lettino. Gli ripeto la tiritera finale della nostra routine e lo rimetto giù. E' andata bene due volte su tre: una notte, infatti, il risveglio è avvenuto poco prima delle 5 e ormai non aveva più sonno. Quindi l'abbiamo preso nel lettone, con calci per tre ore...
L'importante (e il difficile) è trovare la forza di tenere duro.
Prima o poi gli passerà.
Speriamo.

- Gabo chiede sempre più spesso di fare pp nel vasino. A volte la fa (seguono applausi, felicitazioni e svuotamento nel w.c. con saluti festosi), a volte no: resta seduto un po', si concentra, si alza, controlla, si risiede, spinge il vasino da seduto in giro per il bagno, come fosse una macchinina a spinta, e riprova così due o tre volte. E' buffissimo. L'obiettivo resta comunque quello di spannolinarlo a due anni e mezzo, in estate. Stamattina poi è stato un fenomeno: messo sul fasciatoio per cambiarlo, ha annunciato "pp" e quindi l'ho messo sul vasino. L'ha fatta subito, poi si è alzato, ha strappato un pezzetto di carta igienica e si è pulito. Mi ha regalato una risata di prima mattina, ed è raro, in questo periodo.

2 commenti:

  1. A me sembra che il metodo che tu stai usando per riaddormentarlo sia il migliore, anche se per noi è durissima!! Non sono molto d'accordo sul dirgli che il papà si arrabbia perchè cosi ti pregiudichi la possibilità che una volta si alzi lui...dirà papà cattivo e pretenderà di avere te...ma io penso al comodo mio....:D

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  2. Michy, hai ragione sul papà, ma lui quando si sveglia chiama me (e il papà qualche notte fa si è arrabbiato sul serio, urlandogli "basta!" mentre si rigirava nel letto... e lui si è calmato dopo l'urlaccio, in effetti). A me non costa alzarmi, e poi ci sto così poco con lui che almeno la notte ho piacere di fargli sentire la mia presenza...

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