martedì 28 settembre 2010

Yoghi, Bubu e... finalmente mangia!


L'estate che si è appena conclusa è stata segnata da uno sciopero della fame pressoché totale di Gabo. Il mio piccolo Gandhi, vuoi per il caldo, vuoi perché non ha vissuto bene l'esperienza del centro estivo, in luglio ha deciso che mangiare era un'azione inutile e fastidiosa, anche più del suo solito. Assumeva il suo mega-biberon di latte e biscotti a colazione, poi pressoché nient'altro durante la giornata. Eh sì, perché il digiuno non si limitava solo al centro estivo, che ha frequentato per l'intero mese di luglio e per altre due settimane al ritorno dal mare, tra agosto e settembre. Anche a casa, una tragedia. E il weekend che abbiamo trascorso a Pistoia fece un po' detonare la situazione.
Fatto sta che a fine luglio pesava quasi un chilo in meno rispetto all'inizio del mese. Era arrivato a sfiorare i 14 chili, quando aveva quasi raggiunto (ma mai superato) i 15.

Così mi sono decisa a chiedere aiuto, più che altro perché eravamo noi genitori ad essere sull'orlo, anzi, nel pieno di una crisi di nervi...
E una specialista consigliatami dal pediatra, in un colloquio di mezz'ora al telefono, mi ha aperto gli occhi. In sostanza, ha detto: "Vostro figlio non è in pericolo di vita, ci sono milioni di persone al mondo che sopravvivono con molto meno, gli avete messo una pressione addosso sul cibo che dovete assolutamente alleggerire. Dimenticatevi di quanto, cosa, dove mangia e dategli quello che chiede, quando vuole".

E' stata durissima, ma ce l'abbiamo fatta. Nel mese di agosto praticamente si è alimentato solo di brioche (mezza alla volta, mica intera, eh!), biscotti al cioccolato, succhi di frutta e cotolette/spinacine. Però quantomeno ha ripreso un po' di peso e gli si è "allargato lo stomaco". Il digiuno, infatti, è anoressizzante: meno si mangia, meno si ha fame.

Tornati a casa, noi al lavoro e lui al centro estivo, però è tornato un po' di stress. Non è facile mettersi a tavola sapendo che mangerà poco o niente, e magari con proteste...
Allora - non so bene come è nata - ho cominciato a raccontargli delle storie. Avevo già cominciato al mare ad inventare dei sequel di film, ma ora a cena, da un mese ormai, i protagonisti sono Yoghi e Bubu. Gabo si siede a tavola, mi dice "Yoghi, Bubu e..." poi aggiunge un elemento, un personaggio o un oggetto, e dice: "Inventa".
E io - non so bene nemmeno come - improvviso.
Lo ammetto: mi diverto un mondo!

Certo, alcune sere sono molto stanca e faccio molta fatica a inventare una storia nuova. Anche perché gli ingredienti che Gabo aggiunge sono stati, così a caso tra gli ultimi, una medusa,  un pupazzo di neve, un pescecane e, new entry molto gettonata e con diverse variazioni, la salsa che cammina (sic!). Stasera, per esempio, il titolo datomi da Gabo era "Yoghi, Bubu e una salsa saporita che cammina", così ho inventato la storia di Yoghi e Bubu che rubano gli hamburger dai cestini dei turisti nel parco di Jellystone, ma Yoghi vuole anche il ketchup e lo vanno a cercare nella casa del signor ranger ecc.ecc.

E ora mi spiace non ricordare praticamente nessuna di queste storie.
Dovrei registrarmi.
Anche perché ogni tanto la sera, prima di dormire, Gabo mi chiede una replica di una storia di qualche sera prima, e regolarmente cado dalle nuvole perché l'ho completamente dimenticata...

Però, così, mangia. Quasi volentieri. Ed è bellissimo.

4 commenti:


  1. No, michy, per ora sono rimasta a quella telefonata. Volevo aspettare che finisse il caldo e che Gabo riprendesse la materna, per vedere il suo comportamento in una situazione di "normalità".
    E anche a scuola va molto meglio, anzi, mai così bene! Negli ultimi due giorni ha mangiato tutto, da solo (spesso lo imboccano), con applauso finale di maestre e compagni! Pensa che alcune mamme mi fermano per dirmi che i loro figli gli raccontano cosa, quanto e come ha mangiato Gabo a scuola...

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  2. Sono contenta! Bravo Gabo e bravi voi! :)

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  3. anche a me capitava l'anno scorso di venir avvicinata ogni giorno da un compagno di classe di simo, che mi diceva " oggi simone non ha mangiato niente!" ...finchè ho scoperto...che lui era il suo compagno di niente, nel senso che in due se mangiavano due spaghetti era tanto!
    quest'anno il giochino non succede...simone solitamente mi dice che ha mangiato tutto il primo, un po' del secondo e niente verdura, salvo casi isolati, tipo ieri che PARE abbia mangiato dei pomodori gratin...boh...
    e bravo gabriele che mangia anche a scuola!!!
    gli ci voleva solo del tempo!!!!

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  4. Credo effettivamente nel fatto che bisogni riuscire (e non è facile) ad affrontare il momento del pasto con serenità. Nessuna pressione insomma...ma certo non basta. Cibi accattivanti...ok, ed è geniale l'idea della storia anche se nasconde una sorta di ricatto (nel senso buono del termine) che il bambino fa al genitore...se vuoi che io mangi tu racconti e così l'attenzione è di nuovo li, sul cibo, sulla cena. Inoltre alla fine ha ragione lo specialista a dire che non morirà certo di fame, ci vuole ben altro!
    Noi a tavola abbiamo una situazione tipo: "un schiaffo alla prima per smettere e uno alla seconda per iniziare" (ovviamente figurativo)
    Tant'è....la prima la devi fermare altrimenti non lascia nemmeno la sedia, la seconda la devi incalzare...
    Alla fine abbiamo stabilito la tecnica del "ti ignoro", trasmetto la "non importanza del tuo pasto"...e lei ora mangia, seppure lentamente...
    Ovviamente era un atteggiamento dedicato solo a noi. A scuola mangiava tutto e anche se a volte dice di non aver mangiato poi scoprivi dalla maestra che non era nemmeno vero...vai a capirli sti nani dittatori!
    Comunque, dai, rincuorati, pensa...lei ora, ha quasi 3 anni di vita e  pesa quanto il fratello di 11 mesi! eh eh! Che dici mi devo preoccupare? ah ah ah!

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